Il derby che fu: l’opinione di Rugby Union Times

Ecco come il sito racconta il derby di venerdì scorso. La firma è quella di Marco Ermocida

Va a Treviso il primo derby italiano della storia Celtica. Pioggia, freddo, campo pesante e un Monigo mezzo vuoto per ovvi motivi – peggior giorno dell’anno, la vigilia di Natale, non poteva essere scelto – caratterizzano un match brutto, noioso e nervoso (2 ammoniti, qualche accenno di rissa) , con ritmi e contenuti tecnici più da Top 10 che da Magners League.

4 pedate di Botes e il solito drop di Burton condannano gli Aironi alla 10a sconfitta in campionato. A poco è servita la meta di carattere segnata da Tebaldi al 20′ su un calcio respinto a Botes: la franchigia mantovana, seppur in continua crescita, paga ancora i lanci persi in touche, le troppe ingenuità disciplinari e un nervosismo tanto inutile quanto deleterio: vedi proteste insensate di Ongaro sul 12-10 Treviso che fanno perdere agli Aironi un piazzato a favore da facile posizione. Il punto di bonus è solo una magra consolazione. Tra i neroargento bene Toniolatti, Favaro e Staibano. Troppo pochi i minuti giocati per giudicare la partita di Buso mentre sempre più priva di valore aggiunto si dimostra la scelta di continuare a puntare su Penney e Pizarro.Gongola invece la Benetton, che sciupa  (con Botes al piede), azzarda troppo (alcune scelte di gioco un pò spavalde per un derby) e concretizza poco palla alla mano, ma è cinica quel che basta per aggiudicarsi il derby e cogliere la 5a vittoria stagionale in Magners. Tra i leoni in evidenza giovani scalpitanti come Sepe e Filippucci, che, viste le qualità e la voglia dimostrata oggi, avranno sicuramente a breve altre possibilità per accomulare minuti importanti e dimostrare ulteriormente il loro valore.

Venerdì prossimo replay della sfida a Viadana.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.