Aironi e Benetton, un sabato da dimenticare

Davide Bighiano, per Eurosport

Altra doppietta negativa per le due franchigie italiane impegnate in Heineken Cup: a Monigo, il Benetton si affloscia al cospetto del Perpignan (44-9), mentre in Inghilterra gli Aironi sono schiantati dal Bath (16-55)

Treviso-Perpignan 9-44 (9-9)

Tra qualche tempo potremmo vederlo in pianta stabile in Italia, alla guida della nazionale italiana: intanto Jacques Brunel si accontenta di passeggiare a Monigo contro il Benetton Treviso con il suo Perpignan. Servivano punti pesanti ed eccoli arrivare: i francesi vogliono la fase successiva della massima competizione europea, e, dopo un primo tempo equilibrato, nella ripresa fanno vedere di che pasta sono fatti. Le Corvec dà il là all’allungo degli ospiti, che poi prendono il largo con le mete siglate da Sid, Laharrague e Candelon (2).

E’ sereno nonostante la sconfitta odierna contro Perpignan, il tecnico del Benetton Treviso Franco Smith, soddisfatto per la prova dei suoi nei primi quaranta minuti di gioco. “Nel primo tempo abbiamo tenuto molto bene il campo e la palla in mano – commenta l’allenatore sudafricano – E sono contento di quanto fatto dai miei ragazzi a livello di organizzazione ed intensità. Abbiamo lavorato molto per cercare di segnare e se c’è una pecca è proprio quella di non essere riusciti a concretizzare ed è lì che in effetti dobbiamo migliorare. E’ stata comunque una vera partita di rugby e a cambiare davvero le cose è stata una nuova e ritrovata motivazione ed impegno da parte loro”.

Treviso: Williams – Nitoglia, Galon, Garcia, De Jager (57′ Sgarbi) – De Waal, Botes – Derbyshire (64′ Vosawai 72′ Pavanello), Vermaak, Filippucci – Bernabò (50′ Van Zyl), Pavanello (c) – Di Santo (50′ Cittadini), Sbaraglini (50′ Ghiraldini), Fernandez Rouyet (50′ Rizzo).

Perpignan: Porical – Sid, Marty, Mermoz, Candelon – Laharrague, Mele – Tuilagi (51′ Chouly), Perez, Le Corvec – Vilaceca, Olibeau (67′ Alvarez Kairelis) – Mas, Tincu (51′ Guirado), Freshwater.

Arbitro: Alan Lewis

Marcatori: 7′ cp. Porical, 13′ cp. De Waal, 25′ cp. De Waal, 27′ cp. De Waal, 30′ cp. Porical, 34′ cp. Porical, 46′ m. Le Corvec tr. Porical, 56′ m. Sid tr. Porical, 60′ m. Laharrague tr. Perpignan, 72′ m. Candelon tr. Porical, 80′ m. Candelon tr. Porical

Bath-Aironi 55-16 (36-13)

Se a Monigo si piange, in Inghilterra i colori italiani non ridono di certo: gli Aironi infatti vengono addirittura sommersi a Bath: 55-16, dopo una partita assolutamente da dimenticare, che mette fine a un bel periodo europeo, partito dal successo su Biarritz. Watson e compagni mettono le idee in chiaro già nel primo tempo (36-13), ma a fine giornata il conto delle mete arriva a otto. Una mini-reazione MPS arriva solamente grazie alla meta di Josh Sole, trasformata da Marshall. La giornata negativa è stata poi completata dagli infortuni al ginocchio subiti prima da Garteh Krause e poi da Simone Favaro, quest’ultimo costretto addirittura ad uscire in barella dopo un colpo che verrà valutato nei prossimi giorni dal citino commissioner della Erc.

Bath: Abendanon (37′ Cuthbert) – Banahan, Barkley, Hape, Biggs – James (46′ Vesty), Claassens (71′ Cook) – Watson (c), Moody (59′ Ovens), Skirving – van der Giessen (53′ Fernandez Lobbe), Hooper – Wilson (61′ Jarvis), Dixon (53′ Batty), Barnes (56′ Bell)

Aironi: Laharrague – Pavan, Penney, Pizarro, Matteo Pratichetti – Marshall (59′ Bocchino), Canavosio (59′ Wilson) – Krause, Benatti (54′ Favaro), Sole – del Fava, Furno (54′ Bortolami) – Gamboa (63′ Alberto de Marchi), Ferraro (50′ Ongaro), 1 Perugini (50′ Aguero).

Arbitro: Neil Paterson

Marcatori: 2′ cp. Barkley, 4′ cp. Marshall, 9′ m. Biggs, 14′ cp. Marshall, 20′ m. Watson tr. Barkley, 27′ m. Biggs tr. Barkley, 29′ m. Banahan tr. Barkley, 36′ m. Sole tr. Marshall, 38′ m. Banahan tr. Barkley, 49′ cp. Marshall, 53′ m. Banahan tr. Barkley, 70′ m. Banahan, 77′ m. Watson. Cartellini gialli: 46′ Hape, 57′ Bortolami

 

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Benetton, ultima di Heineken in casa. Batterà Perpignan e Brunel?

La Tribuna di Treviso, la firma è quella di Silvano Focarelli

Niente Tommy Benvenuti, il metaman di Coppa. Fuori anche veterani come Maddock e Burton. Dieci facce nuove rispetto a Belfast in Celtic, compresi i ritorni di Williams, De Jager, Botes, capitan «Toni» Pavanello e, almeno in panca, di Michele Rizzo, operato in estate alla spalla. E ci mettiamo pure la conferma di De Waal, ormai titolare.

Franco Smith per l’addio casalingo alla Heineken rivoluziona ancora una volta il suo Benetton, sperando di trovare la combinazione giusta per aprire la cassaforte del Perpignan. Una partita che i franco-catalani devono assolutamente far loro, compreso il punto di bonus, ma Treviso non può certo stare a guardare: sotto sotto, anche se sarà durissima, medita un altro botto stile 10 ottobre 2009. «In Francia li facemmo soffrire — ricorda Smith — avanti 14-7, in partita sino a un quarto d’ora dalla fine, poi loro fecero 3 mete (finì 35-14, ndr). Immagino che il Perpignan venga qui per ottenere i 5 punti, ne hanno bisogno, ma anche si ricorderanno quella famosa sconfitta. Sappiamo che è possibile batterli». Magari ci vorrà un approccio un po’ diverso dalla settimana scorsa: in casa dell’Ulster avete preso 4 mete nel solo primo tempo. «Infatti, dovremo evitare di partire così male, ho le cifre di quel match: noi 60 placcaggi, loro 152, noi 132 «carry», palla portata avanti, loro 61. Il problema sono sempre gli errori che facciamo, ogni errore una meta subita. Bisogna evitare di sbagliare le cose semplici e soprattutto evitare di iniziare a giocare quando la partita è già persa ma, al contrario, metterci subito una grande intensità». Già, peccato che ci siano anche gli avversari… «Cercheremo di difendere Monigo come un fortino, voglio vedere un atteggiamento di questo tipo. Il Perpignan è club di alto livello, dispone di uno dei budget più ricchi in Europa, sono favoriti però vedremo di affrontarli nel modo migliore». Un XV piuttosto rivoluzio-nato. «Cerco sempre di ruotare tutti, non dimentichiamo che tra un po’ dovremo sostenere sostenere 4-5 partite senza i nazionali ed avremo bisogno di tutto il gruppo per affrontare avversari come ad esempio Munster e Ospreys». Per la vecchia conoscenza Perpignan (sarà il decimo confronto, 9-1 per i francesi), da registrare le assenze di Tchale-Watchou, Piante, Hume, Schuster e Geli, ma il XV di Jacques Brunel resta di grande valore, potendo contare su Jerome Porical, estremo e calciatore, il pilone Perry Freshwater, la terza linea Tuilagi, l’apertura Nicolas Laharrague, fratello minore di Julien e l’altro pilone, capitan Nicolas Mas.

Un drop al Camp Nou. Un sogno? Non più

Il rugby sbarca nel tempio del Barcellona calcio. Il mio articolo per il sito di Radio R101

La casa del Barcellona. Il Camp Nou per il mondo è questo. Però, a metà aprile, i 98mila posti dell’enorme catino della capitale catalana saranno a disposizione del rugby. Francese tra l’altro. Perché la federazione transalpina ha ufficializzato che nel fine settimana che cade intorno al 15 aprile in quello stadio verrà giocata la partita tra il Perpignan e il Racing Metro di Parigi.
Quanti di quei 98mila posti si riempiranno non è dato saperlo, il sold-out è praticamente fantascienza. La scelta del Perpignan non è casuale: squadra pirenaica, la più “spagnola” tra quelle francesi. Un bel match sotto il profilo tecnico e una bella conquista per il rugby, che comunque da questa vicenda avrà da guadagnarci. E sarà bello chiedere qualcosa alla numerosa colonia italiana che milita nel XV parigino.