Come arrivano Benetton e Aironi al derby celtico

Un articolo che ho scritto per il sito di Radio R101

“Vincerà chi lo vorrà di più”. Così Tito Tebaldi ai nostri microfoni, non più tardi di un giorno fa. Domani pomeriggio al “Monigo” di Treviso va in scena il primo derby italiano in Celtic League, una partita storica a suo modo.
E’ vero che nei derby fare previsioni è difficile e non ci si azzecca quasi mai, ma se questa gara fosse arrivata uno o due mesi fa la bilancia avrebbe detto Benetton su tutta la linea. Ma a novembre qualcosa è cambiato a Viadana, una trasformazione che è facile voler “concretizzare” nel cambio di allenatore, ma che non basta. Alla fine Rowland Phillips era il secondo di Bernini, non è mica arrivato dalla Luna. E anche l’arrivo di Gianluca Guidi è una decisione troppo recente, quasi una conseguenza di quel cambiamento.
La verità è che qualcosa è cambiato nelle teste dei giocatori e di tutto l’ambiente. C’è meno fretta di ottenere risultati, meno voglia di strafare, si fanno meno errori. Come dire: poche idee, ma molto ben chiare in testa. Sessanta giorni fa una vittoria come quella sul Biarritz era fantascienza, oggi no. Potrebbe capitare nuovamente domani. La squadra sta poi bene fisicamente, sta vedendo rientrare l’enorme numero di infortunati e in campo si vede maggiore disciplina. Solo due mesi fa gli Aironi non finivano partita senza un paio di cartellini gialli.

Capitolo Benetton Treviso: squadra quadratissima fin dall’inizio stagione, che gioca bene e con ben chiaro in testa cosa fare e come farlo. Un gruppo coeso e “formato” dal talento indiscutibile del coach Franco Smith. Ottimi giocatori che si conoscono bene e che in gran parte giocano assieme da diverso tempo (grande, enorme differenza questa con gli Aironi). Il vero problema oggi per il XV biancoverde è la condizione fisica, che non sembra quella di un paio di mesi fa. Cose che capitano, ma le utime gare hanno evidenziato questo problema, con la squadra che più volte è rimasta un po’ sulle ginocchia. Uomo-simbolo di questo momento è forse Alessandro Zanni, che ha giocato ad altissimi livelli fino a novembre, per poi calare a vista d’occhio. Si riprenderà e tornerà a giocare presto come sa, ma il problema è oggi. Certo le motivazioni di un derby possono far superare questa difficoltà. Vincerà chi avrà più voglia di farlo? No, chi al minuto numero 80 ne avrà di più. E oggi, forse, gli Aironi partono con un leggero vantaggio.

Benetton-Aironi: il derby celtico secondo Tito Tebaldi

Una intervista che ho realizzato e pubblicato per la pagina web sul rugby del sito di Radio R101 con il mediano di mischia della franchigia lombardo-emiliana a poche ore dal primo e storico derby italiano in Celtic League

Tutto per gli Aironi cambia a novembre. La decisione di Bernini di lasciare la panchina per un ruolo più manageriale, il passaggio del suo secondo Rowland Phillips a head coach e soprattutto una diversa condizione, un diverso approccio alle gare. Nel mese in cui tutti erano distratti dalle gare della nazionale impegnata nei test-match autunnali, gli Aironi hanno iniziato la strada che li ha portati alla clamorosa vittoria sul Biarritz in Heineken Cup.
Noi abbiamo intervistato Tito Tebaldi, perché il mediano di mischia è uno degli uomini su cui Phillips conta di più. E perché sembra essersi lasciato alle spalle un novembre per lui piuttosto difficile: partito titolare con l’Argentina, è stato non solo sostituito in corso di gara, ma non è stato più convocato per le gare azzurre con Australia e Isole Fiji. Non solo: convocato dalla nazionale A per la partita con Tonga, quella gara l’ha vista dalla panchina.
Il Tebaldi che abbiamo sentito è però un giocatore determinato, sicuro di poter far bene lui e la sua squadra. Insomma, pronto per il derby.

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