Aironi-Benetton: le pagelle

I voti che La Voce di Mantova ha assegnato ai protagonisti del secondo derby celtico

La redazione del quotidiano mantovano ci offre le pagelle degli Aironi dopo aver analizzato le singole prestazioni in campo durante il dodicesimo turno della Magners League che ha visto la franchigia lombardo-emiliana ospitare sul proprio terreno di gioco il Treviso nel ritorno del derby “tutto italiano” della lega celtica.

LAHARRAGUE 5,5
Pesa l’errore finale con quel drop che avrebbe significato la vittoria per gli Aironi, ma ad eccezione di questo episodio sembra stia tornando sui livelli di un tempo.

TONIOLATTI 5,5
Si becca un giallo pesante che ne condiziona il proseguo della partita.

PENNEY 6
Qualche ottimo placcaggio su cui poter contare. La solita partita di quantità.

PIZARRO 6
Deve chiamare in causa lo straordinario per svolgere l’ordinario. Ce la mette tutta, ma spesso deve fare i conti con troppa indisciplina.

PRATICHETTI 5,5
Perde palloni molto pesanti nell’economia del gioco e del risul- tato finale. Qualche altra sbavatura per una gara in chiaroscuro.

MARSHALL 6
Prova senza infamia e senza lode pur se in alcune occasioni avrebbe potuto effettuare scelte migliori.

TEBALDI 5
Nessun calcio o quasi, un mezzo intercetto su calcio a scavalcare, lente uscite della palla e la tragica ripartenza alla mano dai 22 al posto di un calcio lungo lungo in touche. Una giornata da dimenticare.

WILLIAMS 6,5
Poteva fare qualcosa in più sfruttando la propria potenza, ma quello che comunque ha fatto è come al solito di grande spessore.

KRAUSE 6,5
Sempre nel vivo dell’azione, dà il via alla manovra che porterà alla meta del compagno

SOLE 7
Una meta che aveva rotto l’equilibrio e consentito agli Aironi di lanciarsi con fiducia nella partita. La sua corsa riempie gli occhi. Pesante la sua presenza in campo.

GELDENHUYS 6
Ci prova con la forza e con la tecnica, ma il muro eretto da Treviso era davvero di quelli tosti.

BORTOLAMI 6
A fasi alterne, comunque sempre una presenza di un certo peso. Cartellino giallo ingeneroso.

STAIBANO 6,5
Lotta con accanimento, si fa sentire quando è il momento di farlo e in mischia è a volte travolgente.

ONGAR0 6,5
Ci mette tutta l’esperienza che possiede per tenere alta la linea degli Aironi. Grande prova negli ultimi metri.

Questi invece i voti ai giocatori del Benetton Treviso

Williams 5,5
Nitoglia 5,5
Sgarbi 6
Garcia 6
Benvenuti 5,5
Burton 6,5
Botes 6
Vosawai 6,5
Zanni 6
Derbyshire 6
Van Zyl 6,5
Pavanello 6,5
Di Santo 6
Ghiraldini 5,5
Rouyet 6
Sbaraglini 6

 

Il dopo derby: Rowland Phillips, troppa fretta e tanto rammarico

Da La Gazzetta di Mantova, a firma di Alberto Soragna

La delusione del tecnico Phillips: troppa fretta nel drop finale. Dopo la sfida tutta italiana tra Aironi e Treviso in conferenza stampa si sono presentati i due head coach. Rowland Phillips, capo tecnico degli Aironi, era visibilmente accigliato per non aver vinto un match giocato in vantaggio per 70′:
Potevamo e dovevamo fare nostra questa sfida, l’occasione era propizia. Abbiamo perso per la poca cura dei dettagli nei momenti chiave, ma vanno fatti i complimenti ai nostri avversari perché ci hanno dato grande pressione soprattutto nel secondo tempo. Il drop finale? Forse abbiamo avuto un po’ troppa fretta – aggiunge il tecnico – , ma sono soddisfatto dell’atteggiamento dei ragazzi perché sono scesi in campo con l’idea di giocare l’ovale sempre anche se poi da una nostra ripartenza nei ventidue è nata la loro meta. Proprio nei secondi 40′ i trevigiani hanno tenuto il possesso dell’ovale per lunghi tratti e questo era successo anche la settimana prima al Monigo. E’ difficile mantenere lo stesso ritmo per tutti gli ottanta minuti mentre è invece logico che ci sia un andamento ondulatorio, fatto di alti e bassi. Lavoriamo per cercare di mantenere costante la nostra soglia di attenzione e determinazione e colmare ancora di più il gap con le grandi squadre. Il nostro rammarico è che la vittoria era assolutamente alla nostra portata.

 

 

Aironi-Benetton: fotogallery/3 – Foto Vescusio

Una nuova carrellata di immagini sul derby celtico di ritorno. Qui potete vedere tutto il servizio

Aironi-Benetton: fotogallery/1

Dal sito del Benetton Rugby.
Per vedere tutte le immagini cliccate qui

 

Gli Aironi fanno harakiri: vince il Benetton 16 a 15

Pasquale Giordano di Rugbryca ci racconta come è andato il ritorno del derby celtico

La prima novità, rispetto al derby d’andata, è il sole che splende sullo stadio Luigi Zaffanella di Viadana (Mn) e che rende la ‘rivincita’ ancora più godibile. In campo, invece, c’è una squadra assoluta protagonista del derby italiano di ritorno: è il Montepaschi Aironi. I padroni di casa di nero vestiti prima si portano in vantaggio poi, in preda alla follia autolesionistica, si fanno rimontare dal Benetton Treviso che festeggia l’imbattibilità tutta italiana e la prima vittoria esterna della stagione.

La vittoria di Treviso

Gli Aironi partono con maggiore convinzione, mentre i trevigiani griffati Benetton si mantengono guardinghi in difesa. Le mischie si equivalgono con un impercettibile predominio del Benetton, almeno a giudizio dell’arbitro che punisce spesso il pilone destro degli Aironi, Staibano. In campo Treviso sembra ancora fermo a sette giorni orsono e soprattutto la sua organizzazione difensiva è deficitaria tanto da costringere i singoli difensori a commettere falli in ruck. L’arbitro, il francese Gauzere, decide che la misura è colma e sventola il giallo sopra la testa di Dingo Williams che si accomoda sulla panchina dei ‘cattivi’, mentre Tebaldi mette a referto i primi tre punti della partita.

Per fortuna del Treviso ci pensa subito Toniolatti a ristabilire la parità numerica degli uomini in campo producendosi in un placcaggio pericoloso, inutile (stazionavano nella metà campo del treviso) quanto deleterio (10 minuti in compagnia di Dingo Williams sulla panca dei puniti). I leoni della Marca sfruttano le azioni successive per propiziarsi un calcio che rimette in parità la partita. Tentano in tutti i modi di sfruttare il disorientamento degli Aironi, ma vengono fermati da un astuto furto dell’ovale dell’airone Marshall ai danni di uno spento Burton, che dà il là ad un veloce capovolgimento di fronte che frutta ai padroni di casa la prima meta dell’incontro segnata da Josh Sole. Gli Aironi, assoluti protagonisti del match, commettono ripetutamente dei falli in touche che costano loro il secondo giallo in meno di dieci minuti (è la volta di Bortolami di affollare la panca dei puniti) e uno schieramento che oppone 13 giocatori ai 15 di Treviso. Sul finire del primo tempo, in seguito ad un fallo in fase di mischia chiusa, i trevigiani riescono ad accorciare le distanze con un piazzato del mediano di mischia Tobias Botes.

Al ritorno in campo, Treviso è più vitale e attacca con più convinzione. Peccato che finisca a disputare una serie innumerevole di mischie all’interno dei propri ventidue. I due pack avversari battagliano per oltre dieci minuti, fin quando l’arbitro non assegna la meta tecnica che Tebaldi trasforma agevolmente. Treviso reagisce con veemenza, ma con pochissima organizzazione, tanto che più volte perde l’ovale. Tuttavia, per non smentire il “leit motiv” della partita, gli Aironi si complicano puntualmente la vita riconsegnando il gioco ai trevigiani che, su azione insistita, segnano la loro prima meta dell’incontro, nonché la prima in assoluto contro gli Aironi. Botes trasforma e riporta il Benetton a due punti di distanza dagli avversari.

La partita cambia radicalmente volto, anche a causa della girandola di sostituzioni che modifica i XV in campo, e si entra nell’ultimo quarto con i bianco verdi ospiti che hanno saldamente in mano il pallino del gioco. Tanto basta loro per guadagnarsi un piazzato che Burton calcia in mezzo ai pali per la seconda vittoria di fila nei derby italiani. Gli Aironi hanno gettato alle ortiche il derby che per molto tempo hanno rischiato di vincere. Per un punto devono rimandare il primo risultato utile in Magners League.

Arrivederci nel 2011

Finito l’anno, si dice, bisogna lasciarsi dietro tutte le scorie dei 365 giorni passati e buttarsi sui buoni propositi. Fossimo gli Aironi saremmo, invece, decisi a trascinarci il bagaglio di errori ed orrori messi in pratica oggi. Se non altro con la funzione di futuro monito. Buttare alle ortiche una partita è già di per sé molto grave, farlo contro una ‘compaesana’ punge nell’orgoglio. Il secondo derby celtico “made in Italy” lo hanno perso gli Aironi, punto. Non che Treviso abbia demeritato, ma sono stati i padroni di casa a farsi sfuggire dalle mani un’occasione d’oro dimostrando uno scarso cinismo che potrebbe essere il primo problema del nuovo anno. E’ indubbio, ciononostante, che da inizio stagione una crescita sostanziale ci sia stata e prova ne sono la caparbietà e l’atteggiamento dimostrati. Bisognerebbe ripartire proprio da qui.

Treviso, dal canto suo, chiude ottimamente il 2010 andando a cogliere lontano dalle mura di Monigo la prima vittoria esterna della stagione. Un’andatura non ancora sicura, ma vedere 6 nella colonna delle vittorie su 11 match disputati deve essere di sprono per fare meglio. Da premiare la testarda abnegazione e il carattere che dimostrano, ma da rivedere e al più presto la tenuta mentale e disciplinare degli uomini della Marca.