SISIFO, IL PODCAST: LA PUNTATA NUMERO 4

Oggi si parte da alcune dichiarazioni rilasciate dal presidente della FIR Marzio Innocenti a Midi Olympique circa il futuro della franchigia federale, ma è solo un piccolo preambolo all’ampia pagina dedicata alla prima giornata del Torneo, giocata lo scorso fine settimana.
Ad accompagnarci, anche oggi, è Vittorio Munari.
Vabbè, basta perdere tempo, è tempo di ascoltare

Foto credit: FIR/Getty Images

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12 pensieri su “SISIFO, IL PODCAST: LA PUNTATA NUMERO 4”

  1. Irlanda: vero l’Irlanda ha giocato bene ma bisogna fare la tara ad un Galles veramente al di sotto del minimo sindacale. Le assenze gallesi erano pesantissime, senza Owens-AWJ I lineouts sono stati inesistenti per i gallesi, Tompkins-Adams come coppia di centri difensvamente era un rischio chiaro e non han funzionato minimamente, sui BD son stati distrutti anche per l’assenza di ball carriers efficacy finendo per non avere palloni decenti da giocare, ma di nuovo assenze come quelle di Owens, AWJ, Tipuric, Faletau sono pesantissime. Per me la tara andrebbe fatta anche agli ABs di Novembre, sia per l’IRlanda che per la francia, a che punto della ricsotruzione nel ciclo quadriennale che porta ad un Mondiale erano gli ABs?
    Certo l’Irlanda sta giocando bene, con Faz si vede finalmente una dipendenza inferiore a schemi pre-stabiliti e sfuttamento dei powerplay con piu’ liberta’ di interpretazione nel gioco in base a cio’ che si ha davanti, il pack sembra essere dominante, e la profondita’ finalmente adeguata…pero’ per me la tara agli avversari va sempre fatta.

    Questione Zebre, al di la’ di quella che e’ la situazione e non volendo entrare nella diatriba Parma v Padova, ma volendo guardare a come una carica istituzionale si e’ espressa, parere personalissimo ma Innocenti non e’ il lettore di un blog, neanche un giornalista, opinionista, o altro! E’ l’attuale Presidente della Federazione Italiana Rugby!
    In veste di Presidente della FIR, intervistato da un giornale francese specializzato nel rugby in occasione di Francia v Italia del Sei Nazioni non penso sia stato appropriato nella sua veste istituzionale parlare in quei termini delle Zebre!
    Per me e’ stato fuori luogo che il Presidente Federale si sia espresso in questi termini delle Zebre.
    Da Presidente ha un ruolo politico ed istituzionale e non puo’ tirare bordate di questo tipo come fosse un tifoso a caso!

    E diciamocela tutta, avesse detto una cosa del genere 1-2 anni fa Gavazzi si sarebbe alzato il poverone, le stesse persone che applaudono Innocenti avrebbero dato dell’avvinazzato all’ex presidente, si sarebbe giustamente parlato di toni inadeguati ed inaccettabili per un Presidente federale.

    1. Questione Zebre: non sono un fan di Innocenti. Se da un lato la modalità non mi trova d’accordo (ma si risponde ad una domanda di un giornalista, cosa che ricordo non fare a Gavazzi sempre e comunque, manco le cose dovessero rimanere segrete), dall’altro mi sembra che quanto ha detto (nella versione originale) sia più una constatazione (“le Zebre cosi come sono non stanno funzionando e per questo non sono molto utili”) sostanziando cosa non va, che sparato un giudizio. Tra l’altro se leggiamo le parole di ex presidenti e allenatori zebrati sono (quelle si) bordate mica da ridere. Però, son d’accordo, ruolo diverso e quindi responsabilità diverse. Su questo non ci piove.
      La cosa che mi sento di dirgli è che io apprezzerei leggere/sentire qualche proposta (anche se immagino ci siano attività sottotraccia) e tempistiche, cose che per ora non hanno accompagnato le dichiarazioni e azioni della nuova federazione (vedi Accademia e CdF, e ora le Zebre). Okay cosa non va, ma facciamo/stiamo facendo qualcosa?

      1. Dire che non sono utili come presidente federale non sta ne in cielo ne in terra…tu fossi un giocatore delle zebre come ti sentiresti a leggere quelle parole?
        Ha un ruolo politico Innocenti ora e deve esprimersi in maniera consona al ruole che ha. La risposta non serviva che fosse cosi’.

        E Liuk poi, senza raccontarcela, si fosse espresso cosi’ Gavazzi apriti cielo cosa si sarebbe scritto/detto…

      2. Posto che per me i giocatori sanno bene qual è la situazione (poi mi pare che l’intervento di Dalai cerchi di rassicurare in questo senso), credimi che anche a me la dichiarazione fa storcere il naso. Però devo ammettere più nei tempi, forma e modi che nella sostanza (che, diciamocelo, è una cosa che tutti pensavano e molti dicevano, tranne chi doveva: le Zebre cosi non vanno, non aiutano nè il rugby a Parma nè quello italiano tutto e va trovata una soluzione perchè ci stiamo spendendo vagonate di soldi che potrebbero essere meglio spesi). Poi, ripeto, a me quello che davvero manca (e per cui critico Innocenti) è la “seconda parte”: non vanno e infatti stiamo lavorando così e cosà per migliorare, sperando di farlo entro X.
        Su Gavazzi, guarda, se la situazione Zebre non si è mossa di un millimetro in 10 anni è (anche, se non soprattutto) responsabilità della sua Federazione. E ad una domanda cosi Gavazzi probabilmente avrebbe risposto “non vi preoccupate, va tutto bene, è tutto sotto controllo”, cosa (per me) forse ancora peggiore che un bagno di realtà. Poi mi pare che le critiche a Innocenti siano arrivate eccome leggendo i forum/blog qua e là.

      3. Da come mi ricordo le interviste a Gavazzi avrebbe dichiarato che le Zebre sono un progetto molto utile e danno un grande apporto alla competitività della nazionale. Innocenti afferma l’esatto contrario e visti i risultati a fronte gli investimenti effettuati come si fa a dargli torto?!

      4. E quindi Alberto Innocenti puo’ soarate a zero cosi’ alla faccia del ruolo che ricopre perche’ quello prina diceva altre cose ed era “peggio”?!

    2. @Naotodate mi permetto di ricordarti che Gavazzi ha fatto ben di peggio:
      1) ha cercato di approfittare del vuoto dirigenziale delle Zebre e della loro natura pubblicistica, per far rodare i migliori atleti nella sua Calvisano con la promessa che poi sarebbero andati nella franchigia parmense;
      2) ha cercato, sempre per il vuoto istituzionale, un lento trasferimento a casa sua di tutta la struttura iniziando dall’Accademia;
      3) “Con me al comando le Zebre vincerebbero”, disse quattro anni fa. Si è visto

      Il Calvisanocentrismo è stato uno dei mali peggiori di quella franchigia.

      Un’altro aspetto vorrei che tu valutassi.
      Dalledonne, acclamato presidente per tre anni di quella realtà, ha rilasciato un’intervista, una lunga e bellissima intervista, ad Allrugby.
      Ha detto le stesse identiche cose dell’attuale presidente FIR (che nemmeno io amo); forse è arrivato il momento di giuocare a carte scoperte per tutti…..anche per Munari (che amo) che finge di non sapere come si chiama oggi l’ex campionato celtico. Lui, proprio lui.

      Grazie per quest’altra godibilissima puntata.

      1. Delle Domne e’ l’EX smminustartore delegato, e dottolineo EX!!!!
        Parla da “deluso” come sottolinea piu’ volte su All Rugby.
        Non e’ l’attuale presidente della FIR, non ha slcunruolo istituzionale in seno alla FIR!
        Differenza non piccola rispetto a Innocenti…anzi una difeernza sistanziale enorme!

  2. Sugli equiparati scozzesi e quelli nostri (polemica ricorrente sui forum): la Scozia ha ottenuto 13 vittorie ed 1 pareggio nel torneo, dal 2017 al 2021, noi siamo fermi a zero. Serve altro?
    Questione-Zebre: al di là delle dichiarazioni di Innocenti, se si vuole affrontare a fondo la questione, bisogna anche guardare al fatto che Treviso schiera 20 giocatori non formati in Italia, di cui solo 8 eleggibili per la Nazionale. Ricordo a me stesso che nel 2010 si era deciso l’ingresso nella Celtic League per consentire ai nostri migliori elementi di giocare assieme, ad un livello tecnico superiore a quello del nostro campionato, per poi ritrovarsi maggiormente affiatati e più preparati quando la Nazionale disputa il 6N ed i TM: è ancora valido questo principio? Perchè, se così fosse, come si giustifica la presenza di così tanti stranieri in entrambe le franchigie (sono 12 alle Zebre)? Poi si possono fare tutte le considerazioni del caso sulle Zebre, ma solo dopo aver fatto una riflessione approfondita sul senso attuale della nostra partecipazione alla competizione.
    Su Eddie Jones: sarà anche uno che spacca il capello in quattro (in America lo chiamano “overcoaching”), ma se Cowan-DIckie non va nel pallone e fa la frittata, adesso stavamo parlando di una vittoria inglese, perchè la Scozia sembrava a corto di idee in quel momento.

  3. Sull’Italia avete già detto tutto voi, prestazione migliore del previsto, risultato forse un po’ tanto pesante, anche grazie errori nostri gratuiti, ma alla fine quello sta sul tabellino.
    Sulla Scozia, per me impressionanti. Al di là della vittoria, sono due Culcutta Cup che riescono a difendere molto bene, nonostante il pallino del gioco sia nelle mani degli inglesi. E ad essere cinici quando serve (una meta l’anno scorso, una quest’anno, più la cavolata di Cowen-Dikie – qui dissento un po’ con Munari. Nel senso che vero la difficoltà nel difendere al largo una palla alta su un’ala, ma piuttosto aspetta che scenda e piallalo, o concedi una meta in bandierina. Più che i 7 punti ha pesato il giallo).
    Chiusura sull’U20 (sperando che Frati torni settimana prossima): spero davvero che come nel 2021 sia una “falsa partenza” e già dalla prossima (che l’anno scorso fu una sconfitta di 2 punti coi francesi) si vedano netti miglioramenti.

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