Treviso felice ma basterà? Piangono ancora le Zebre. E quella brutta cosa di Casellato

Il Benetton batte l’Agen, il secondo posto nel girone di Challenge Cup è sicuro, ma per andare avanti… Bianconeri ancora ko mentre il tecnico del Rovigo perde le staffe e insulta Su’a con frasi razziste (e poi si scusa)

CHALLENGE CUP: LA ROCHELLE – ZEBRE 32 A 12
Nuova – e netta – sconfitta dei ducali. I padroni di casa vanno avanti di 6 punti, si fanno riprendere e doppiare dalle Zebre e si va al riposo sul 6-12. Nel secondo tempo gli atlantici si ricordano di essere la terza forza del campionato francese e aumentano il ritmo di quel poco che basta per far loro la partita e non far marcare nemmeno un punto agli ospiti.
Poco altro da aggiungere: le Zebre, come qui si scrive dall’anno scorso, sono una squadra che non può prescindere da quei 15-18 titolarissimi che garantiscono la capacità di giocarsela e di ottenere qualche exploit, senza alcuni di questi atleti diventa tutto estremamente più complicato. Aggiungiamoci alcuni giocatori che sembrano aver perso il bandolo della matassa e il gioco è fatto.
Come ho già sostenuto su queste pagine la cosa più preoccupante è il fatto che le Zebre sono ferme allo stesso punto dello scorso anno: stressi pregi e stessi difetti, nessuna crescita.

CHALLENGE CUP: BENETTON TREVISO – AGEN 38 A 24
Treviso gioca bene, a tratti anche molto bene, e con 6 mete (tre di Tebaldi) batte Agen. Il secondo posto nel girone è in cassaforte ma potrebbe non bastare perché con soli 80 minuti da giocare prima della fine della fase a gironi la situazione è quella ben descritta in ogni dettaglio da R1823:
“Seconda a un punto dagli Harlequins, infatti, la squadra veneta andrà a far visita a Grenoble all’ultima giornata, ma vincere (anche con bonus) potrebbe non bastare. Se i Quins batteranno Agen, infatti, Treviso sarà seconda nel suo girone e, dunque, potrà puntare ai playoff solo come miglior seconda. Ma qui le cose si complicano.
Nella pool 1, infatti, Northampton ha un punto in più di Treviso, ma ospiterà il Timisoara e una vittoria con bonus è prevedibile. Nella pool 3 il Sale illude la Benetton portandosi avanti a Galway, ma un calcio al 71′ dà il successo a Connacht, che così affianca gli inglesi in classifica, che ora sono primi parimerito, ma con due punti in più rispetto a Treviso. Nella pool 4, infine, Bristol ha già un punto in più rispetto a Treviso, ma ospiterà l’Enisei e, dunque, difficilmente resterà dietro alla Benetton. 
Al momento, dunque, qualificata c’è Clermont, che ieri sera ha battuto Northampton, così come Worcester, che in extremis batte gli Ospreys e li manda a -5, ma con il doppio confronto diretto a proprio favore. Nella pool 3 Connacht e Sale sono appaiate in vetta, ma vincendo si qualificherebbero entrambe. Nella pool 4 La Rochelle deve espugnare Parma per avere la certezza dei playoff, mentre se non si suicida contro l’Enisei Bristol è qualificata.
Nella pool 5, come già detto, gli Harlequins devono difendere un punto di vantaggio su Treviso, ma visti gli scontri diretti agli inglesi basta anche un successo senza bonus con Agen per strappare il biglietto playoff, mentre la Benetton deve battere Grenoble con il bonus e poi sperare nel miracolo dagli altri campi”.
Le classifiche di tutti i gironi
Pool 1: Clermont 25; Northampton 16; Newport 10; Timisoara 0
Pool 2: Worcester 17; Ospreys 12; Stade Français 10; Pau 8
Pool 3: Sale, Connacht 17; Bordeaux 11; Perpignan 2
Pool 4: La Rochelle 20; Bristol 16; Zebre 14; Enisei 1
Pool 5: Harlequins 16; Benetton 15; Agen, Grenoble 9

CONTINENTAL SHIELD: FIAMME ORO TRAVOLTE, ROVIGO BATTE PADOVA
Si sono giocate anche le partite della “cosa”, ovvero la terza competizione europea. Le Fiamme Oro vengono strapazzate dalla Lokomotive Tblisi in Georgia (47-10) mentre Rovigo fa suo in trasferta il derby con il Petrarca (20-27), partita mai normale.
Questa la situazione:
Girone 1: Tblisi 14; Calvisano 10; Fiamme Oro 1
Girone 2: Petrarca 14; Rovigo 11; Barbarians 0

IL CARTELLINO ROSSO DI CASELLATO
Dicevamo un attimo fa che il match tra Petrarca e Rovigo non è mai normale. Ennesima prova, se mai dovesse servire, è l’espulsione per il coach dei rossoblu Umberto Casellato che a metà del secondo tempo si è rivolto a Su’a con espressioni di sicuro assenti da ogni manuale di galateo e del buon senso (“nero di m…” o “sporco nero”, a seconda delle fonti).
L’allenatore si è subito scusato a fine gara: “Ho fatto una cavolata. Mi sono scusato con lui, con tutto il Petrarca e con la mia squadra. Mi dispiace per il mio comportamento, usare questo tipo di parole non fa parte del mio carattere e del mio essere”.

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16 pensieri su “Treviso felice ma basterà? Piangono ancora le Zebre. E quella brutta cosa di Casellato”

  1. a proposito di derby: pare che al momento dei saluti finali un petrarchino abbia pure sputato a Cioffi del Rovigo mentre l’ingiustificabile insulto di casellato sarebbe stata la reazione scaturita da un orribile placcaggio al collo di Su’A ai danni di GM Vian…

    in u18 elite tra rovigo e treviso partita sospesa 20 minuti e bocia portato via in barella, concussion…

    fonte: https://www.rovigooggi.it/articolo/2019-01-14/rossoblu-in-ospedale-per-un-colpo-alla-testa/

    1. comunque un placcaggio al collo non giustifica la reazione di Casellato, Vuol dire, forse, che le persone non hanno ancora capito che il colore della pelle non fa la differenza tra gli esseri umani.

      1. Questo è il punto. Jeremy (lo chiamo per nome perchè lo conosco) avrà fatto pure un fallo pericoloso ma nulla giustifica una reazione del genere da parte di un allenatore. Peraltro m hanno veramente stancato le giustificazioni sul momento di tensione. Volete essere professioni o no? è un discorso generale ma il professionismo deve anche partire da questo, altrimenti andiamo tutti al bar e la finiamo lì.

      2. ho scritto “ingiustificabile” proprio per evidenziare quanto dici anche tu… mi sembrava chiaro…

        ma a voler fare l’avvocato di casellato (che non ne ha certamente bisogno…) evidenzio che la mia generazione (e prima ancora la sua) sono cresciute insultando qualsiasi avversario sportivo, politico, culturale con qualsiasi caratteristica fisica, sessuale, razziale, geografica potesse in qualche modo descriverlo accompagnata dall’espressione “de me.da”…
        potete metterci prima “venezian”, “trevisan”, “juventin”, “comunista”, “democristian”, “zott”, “panzon”, “biondo”… trovavi il primo aggettivo idoneo a descrivere sommariamente l’oggetto del tuo insulto e poi usavi il complemento di materia (organica)…

        sapendo quanta gente di colore ha allenato e valorizzato dubito che Casellato volesse usare un epiteto veramente razzista…

        il risultato dell’uso di quel vecchio linguaggio colorito (ed ignorante) è che il nostro ha confezionato in campo un perfetto insulto razzista e come tale deve essere punito… ammesso che sia previsto la punizione anche per il comportamento colposo, dubito sia stata una cosa voluta… per stavolta propendo per il minimo della pena…

        l’avesse fatto uno più giovane o più colto non sarei altrettanto indulgente…

      3. Questo giro non concordo te Fracasso. capisco il discorso che hai fatto e sono convinto che non sia una questione vera di razzismo, ma è un allenatore professionista, sa cosa può e non può fare. Senza indulgenze e senza creare casi. La giusta punizione e passiamo oltre.

    2. Ok.. comunque io ho 50 anni e sono cresciuto come dici tu Fracasso, se posso permettermi di darti del tu, con queste espressioni o intercalari, terù de m, etc etc, (sono di bg) ma crescendo ho capito che forse stavo offendendo qualcuno e che se fossi stato io subire quelle imprecazioni, ci sarei rimasto male, per non dire altro..
      Da parte di un professionista pagato vorrei rispetto a tutte le persone che sono in campo e che gli danno la possibilità di fare il suo mestiere, per non dire del cattivo esempio che si da ai ragazzini che seguivano la partita.

      1. Mah, a me sembra si faccia del perbenismo un tanto al chilo. Chi oggi fa la morale ieri ne ha fatte di cotte e di crude sul campo (leggi Artuso).
        Io ho ricordo di illustri rugbisti con il pedigree che infilarono le dita negli occhi degli avversari cercando di strapparne la retina (vero Frankino) o che saltando tiravano scarpate in faccia all’avversario (vero Diego) e questa si chiama violenza fisica che fuori del campo di gioco è reato, anche penale; la violenza verbale da molti di noi praticata (chi è senza peccato scagli la prima pietra), fortunatamente, non ha mai ucciso nessuno, anche se è deprecabile soprattutto nelle forme di cui si tratta.
        Nel frattempo magari indignamoci anche per quei 49 “negri di m…” della Sea Watch o per quelli che stavano su nave Diciotti.
        Per quanto riguarda Casellato si è scusato e verrà punito con la stessa severità con cui è stato punito uno che sul campo ci stava e che trovò educato dare del frocio di m… al suo dirimpettaio di ruck

    3. Ciao Paolo, domani sera sono a Milano, se per caso foste a bere una birra, se non vi dispiace, farei un salto a conoscervi…e a bere una birra…

    4. ciao mauro certo anche io mi indigno molto per i casi delle navi di immigranti lasciati a marcire sulle navi. per me non è solo perbenismo a tutti costi ma in certi contesti ci si potrebbe controllare di più, siamo tutti portati alle imprecazioni, noi italiani. Ma se sei tra bambini di una scuola non ti poni dei limiti e non ti controlli quando parli? così dovrebbero farlo gli allenatori durante certi contesti. per me più che buonismo dovrebbe essere un po’ di buonsenso e rispetto. i contesti socio culturali sono un pò diversi da quelli vissuti da noi negli anni 70/80..

  2. Le Zebre hanno fatto una prova dignitosa. La Rochelle era molto in forma due settimane fa (a Clermont è stato ridimensionato) però contro i nostri ha schierato una formazione seria. Farli sudare fino al recupero per ottenere la meta di bonus con rimonta non è da sottovalutare; molto meglio rispetto alle ultime uscite in Pro14. Su Treviso niente da dire, se non ripetere che la sfortunata (o sciagurata) partita di Agen costerà molto cara. Ma arriviamo al punto Casellato. Premetto che non ho mai avuto troppa simpatia per il giocatore (torniamo un po’ indietro). Ovviamente ha fatto la ca***ta; e merita una punizione. Quale? E qui arriviamo al punto. Da un mese stiamo assistendo al pessimo teatrino del calcio, che prima si straccia le vesti per il razzismo e poi minimizza (basta vedere le notizie della settimana e del weekend). Non vorrei che adesso si trovasse l’occasione per riscuotere la libbra di carne a spese di Casellato. Del resto, un anno fa giusto, una frase simile (ma di diverso “genere”) usata da Bastareaud è stata punita in un certo modo; direi che rappresenta un valido metro di paragone.

  3. Non è vero….tutto si giocherà sulla sfida Begles Bordeax-Connacht. Il Benetton può anche vincere senza bonus e passerebbe come più punti appunto contro il Connacht. Quindi venerdì prima tocca a noi (che non è scontato, sia chiaro) e poi tutti a tifare Begles!

    1. Begles però già fuori dai giochi, quindi magari qualche stimolo in meno ce l’avranno. Un po’ come Agen, che vabbè, io non dico niente, ma magari un altro scherzo in casa propria potrebbe farlo (sto giro non a noi, sia chiaro) 🙂

  4. Le Zebre sono al punto dello scorso anno? Vero. E come poteva essere diversamente visto che hanno un budget limitato, hanno i migliori giocatori infortunati, altri giocatori che rappresentavano delle certezze stanno regredendo a vista d’occhio e gli ingaggi fatti ad inizio stagione non si sono, in generale, rivelati all’altezza delle aspettative. Io continuo a pensare che le nozze coi fichi secchi non si possono fare quindi…

  5. sul discorso zebre il discorso mi pare abbastanza semplice, quest’anno si è continuato il lavoro iniziato l’anno scorso in campo e a livello di dirigenza, quello che ha peccato è stato il managment della squadra vera e propria, gli acquisti azzeccati o in fase di sviluppo credibile si contano sulle dita di una mano, il resto della zavorra che non riesce ad entrare in campo, sia chiaro che si parla dal punto di vista sportivo di “zavorra”, o la gente presa nella speranza di pescare il jolly, è troppa per pensare di allestire una squadra che possa esprimersi in maniera degna con continuità, e come l’anno scorso ti trovi con una squadra titolare, tra l’altro falcidiata da infortuni e con giocatori che, come può succedere, non sono al 100% e che non possono gestire il momento di difficoltà, e una seconda squadra che non regge il livello, più gente che parrebbe proprio di una categoria inferiore.
    vero che lo staff non sa inventarsi niente, ma bisogna anche dire che, forse, alla fine dei conti, diventa più produttivo metterla sul casino che sul rugby vero, quando non hai le pedine per potertelo permettere.
    treviso deve mangiarsi le mani per come non ha saputo gestire un paio di partite, i conti sono tutti validi, ma alla fine ci vorrà qualcosa che vada dritto, in fondo la scorsa giornata è girata abbastanza storta, l’importante, ormai, è fare il proprio al meglio per dimostrare di esserci.
    sulla Partita c’è da dire che la tensione di un insieme di tanti fattori ha fatto danni, confermo che oltre alla stupidata, mi allineo con fracasso, escluderei lo stampo razzista, porrei l’accanto sullo stampo ignorante dell’insulto (poi, per stemperare la tensione, magari ce l’aveva con la sua petrarchinità, è da sempre che a rovigo ci appellano con l’epiteto “neri di m…”), c’è stato l’elegante gesto, pare, del petrarchino che a fine partita ha sputato addosso ad un avversario, ma non si sa molto di più. ecco, preferivo i bei tempi dove ci si dava 5 bei cartoni in faccia e finiva lì, però bisogna che entrambi i responsabili di questi gesti siano puniti da federazione e società, poi se veramente si è trattato di uno sbandamento momentaneo, si vedrà col tempo. (comunque sappiate che il petrarca ha rimosso allori da responsabile della mischia, al momento l’incarico è affidato ad interim ad alcuni giocatori)

    1. breaking news: pare che casellato abbia preso squalifica solo per ingiurie, non per insulti razzisti, petrarchino, invece, che ha sputato, dovrebbe essere romulo acosta, pare fatto segnalato al giudice sportivo, ripeto, oltre alle sanzoni esogene, mi aspetto anche sanzioni interne delle due società

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