Mentre l’Eccellenza decide le sue finaliste (Petrarca e Calvisano) una delibera presidenziale pubblicata venerdì ha cancellato i playoff della Serie B, quando alla fine della stagione regolare mancavano solo due gare. Il perché da ricercare nello stop all’Accademia legata al Benetton Treviso, che non viene comunque comunicato in maniera esplicita o motivato
La delibera presidenziale è la numero 19, pubblicata sul sito FIR alle 15 e 22 di venerdì 4 maggio: dentro si legge che il presidente federale ha deciso di “modificare la struttura del Campionato di Serie B” e di “annullare, conseguentemente, la programmazione dei Play-Off e dei Play-Out del Campionato di Serie B, previsti per il 20 e il 27 maggio 2018”. Il documento si chiude con “la presente delibera sarà portata in ratifica alla prossima riunione del Consiglio Federale”.
Dunque a due giornate dalla fine della stagione regolare i previsti play-off e play-out del campionato di Serie B vengono annullati. Così, come se nulla (o quasi) fosse.
Facciamo un breve recap: un po’ più di un anno fa la federazione decide di portare il campionato di Eccellenza da 10 a 12 squadre e la Serie A da 24 a 30 squadre e la strada decisa è quella del blocco delle retrocessioni di questi due tornei. Sono perciò 8 le formazioni che dalla Serie B devono andare a rimpolpare la categoria superiore, perché vanno contate anche le due squadre che dalla serie cadetta devono salire nel massimo campionato nazionale.
Come era stata immaginata la struttura? Una squadra sarebbe stata la seconda Accademia Federale, quella ampiamente prevista e “aggregata” al Benetton Treviso, le altre sette sarebbero invece arrivate in Serie A dalla categoria sottostante con promozioni dirette sarebbero state le quattro prime classificate dei quattro gironi di Serie B. Per le altre erano stati previsti e programmati i playoff che avrebbero coinvolto le seconde classificate dei quattro gironi (sempre di Serie B). La struttura pensata prevedeva due semifinali tra le quattro squadre e una “finale al contrario”, cioè tra le due sconfitte delle semifinali. Chi perdeva restava in B, tutte le altre venivano promosse. Complicato, in effetti, ma ora tutto salta a 160 minuti dalla fine della stagione regolare (ora ne mancano 80, visto che nel weekend si è giocato).
Perché è saltato tutto? Perché la FIR, per motivi economici, ha cancellato la seconda Accademia facendo arrabbiare non poco il Benetton, che aveva posto quella condizione come determinante per il proseguimento nell’avventura celtica. L’Accademia per la prossima stagione non vedrà la luce, dopo si vedrà.
Una cancellazione che ha come effetto quello di promuovere direttamente le prime due squadre di ognuno dei 4 giorni di Serie B, senza bisogno dei playoff.
La delibera di cui sopra (che potete leggere interamente qui) annuncia quindi due cose: la prima – esplicita – è la cancellazione dei playoff mentre la seconda – non scritta nero su bianco ma implicita – è lo stop all’Accademia di Treviso.
Ci sono due ordini di problemi. Uno è di tempistica: cancellare una struttura di playoff (un po’ cervellotica, pure questo va detto, ma vabbé….) quando alla fine della stagione regolare lascia abbastanza esterefatti, anche perché del no all’Accademia legata al Benetton se ne parla ormai da febbraio. Il secondo problema riguarda la trasparenza, perché come dicevamo poco fa lo stop a quell’Accademia non viene comunque esplicitato. Si sa che sarà così, si scrive solo che “la condizione per costituire una seconda Accademia Nazionale, non si realizzerà nella prossima stagione sportiva” ma non ci sono altri dettagli.
Magari quella che si è concretizzata è la migliore soluzione possibile, non voglio metterlo in dubbio, rimango però dell’idea che tempi e modi potevano e dovevano essere diversi. Non ne va solo dell’eventuale correttezza di un torneo nazionale ma anche di “dettagli” (virgolette sarcastiche) come la serietà. Tempi e modi utilizzati saranno stati forse necessari ma lasciano comunque perplessi. Molto perplessi. A molti piace il rugby pane e salame, però è una passione che chi gestisce il movimento non si può permettere.
In realtà non vedo il problema; l’articolo parla di una questione che non esiste. Se è vero che tra due anni il pro 14 vedrà l’ingresso di altre 3 SAF è inutile spendere soldi per l’accademia di una squadra, Treviso, che verrà estromessa. Rimarrà, se tutto va bene una sola squadra italiana, magari stanziata a Roma con la partecipazione del ministero degli interni, e tanti saranno felici, in primis mia moglie che non dovrà subire le partite che la obbligo a vedere. Correttezza e trasparenza sono effettivamente dettagli, si parla di interessi economici e politici, quindi ripeto, il problema riportato dall’articolo non si pone. Il rugby è diventato pro e le anticaglie legate ai valori non hanno più spazio. Un play off in più o in meno cosa cambia?
@massimiliano non stai leggendo bene tra le righe il proseguio del pro14 , 🙂
mi auguro tantissimo che tu abbia ragione!!! E spero di sbagliarmi anche sul rischio di un trasloco delle Zebre a città del capo. Zebre a strisce gialle…brrr!
Se il ministero dell’Interno andasse a costituire la base di una franchigia pro, io proporrei, molto democraticamente e civilmente, uno sciopero fiscale. (Già adesso ci sarebbe da discutere in merito, ma “abbozzamo” 🙂 )
concordo
Proseguendo nella direzione che hai preso, devo intendere che il Benetton TV, se non accetta il rugby pane e salame, verrà radiato, cancellato?
Che cosa sarà, secondo il tuo scenario, dell’esperienza del rugby professionistico italiano? Un “solenne”: tutti a casa?
Dai, stai scherzando, vero?
Non è che piace per forza il rugby pane e salame. E’ che la realtà ha dimostrato da 20 anni che è quello adatto alle capacità italiche. In campo e fuori dal campo. Quest’altro episodio ne è solo l’ennesima conferma. Poi ci sono sempre quelli che continuano a vivere nel mondo dei sogni a priori.
In tempi precedenti la Celtic/Pro 14 il Benetton TV aveva fatto/avanzato proposte in direzione “ostinata e contraria” al rugby pane e salame. Che facciamo, gli diamo il nulla osta per giocare in un altro campionato all’estero?
Per favore corfermami, sei ironico vero?
Mi pare di ricordare – ma posso sbagliare – che COS pose alla base del suo mandato dei cambiamenti strutturali, che considerava imprescindibili, e che non sarebbe stato a vivacchiare. Sono curioso di sentirlo in merito…
…cambia che, sia da attori che da spettatori brucia un po’ (tanto) essere pres in in giro dai soliti noti.
poteri del presidente( si faccia particolare attenzione alla lettera D del comma 3 del seguente articolo dello statuto FIR):
IL PRESIDENTE
Art. 28 – Il Presidente della Federazione – Attribuzioni
1. Il Presidente ha la responsabilità generale dell’ area tecnico-sportiva ed esercita le funzioni apicali di programmazione, indirizzo e controllo relative al perseguimento dei risultati agonistici a livello nazionale e internazionale. Il Presidente ha altresì la responsabilità generale del buon andamento della Federazione.
2. A tal fine, il Presidente:
a) presenta all’ inizio del mandato il suo programma tecnico-sportivo ed al termine un consuntivo relativo all’ attvità svolta ed ai risultati sportivi conseguiti
b) nomina i Direttori tecnici delle squadre nazionali previa consultazione con il CONI e sentito il Consiglio Feder ale;
c) nomina il Segretario Generale della Federazione previa consultazione con il CONI e sentito il Consiglio Federale.
d) Formula al Consiglio federale le proposte di nomina del Procuratore Federale e dei componenti degli Organi di giustizia ai sensi delle norme del presente Statuto e del Regolamento di Giustizia;
e) formula osservazioni con riguardo alla correttezza della qualificazione dei fatti operata dalle parti e alla congruità della sanzione indicata dal Procuratore federale in caso di applicazione di sanzioni su richiesta e senza incolpazione;
f) informa l’Autorità giudiziaria competente dei fatti rilevanti anche per l’ Ufficio del Pubblico Ministero, su istanza del Procuratore federale.
3. Il Presidente inoltre:
a) ha la legale rappresentanza della F.I.R. nei confronti di enti, organismi e terzi nonché in giudizio. La legale rappresentanza della FIR conferisce al Presidente ogni e più ampio potere rappresentativo. Pertanto, a titolo esemp lifi cativo e non esaustivo, il Presidente potrà rappresentare la Federazione nei seguenti atti:
• acquisto, vendita, permuta e alienazione di beni mobili, immobili e mobili registrati e diritti vari;
• contratti di locazione, leasing e noleggio;
• stipula di convenzioni con enti pubblici e privati di qualsiasi genere, nonché con persone fisiche, inerenti alla concessione in uso, oneroso e non, di aree, impianti e attrezzature sportive o da destinarsi all’attività sportiva e di immobili a corredo agli impianti stessi;
• stipula di mutui passivi di qualsiasi genere, anche fondiario o quant’altro, assumendo tutte le relative obbligazioni e prestando le opportune e necessarie garanzie;
• costituire, iscrivere, cancellare, postergare, ridurre e restringere ipoteche;
• cancellare annotazioni e trascrizioni, rinunce ad ipoteche anche legali con completo esonero dei Conservatori dei registri immobiliari;
• compiere operazioni bancarie di qualsiasi genere, emettere e girare assegni bancari o altri titoli di credito;
• riscuotere somme, mandati di pagamento rilasciando quietanze liberat orie, compiere ogni atto volto al recupero di crediti della Federazione o altri atti a tutela della stessa, in sostanza rappresentare la Federazione in tutto quanto necessario ed opportuno per il raggiungimento delle finalità della Federazione stessa.
I poteri di rappresentanza del presidente, per atti o affari specifici, ed esclusi quelli istituzionali, possono essere delegati con procura speciale ad altri soggetti.
b) convoca e presiede il Consiglio Federale previa formulazione dell’ordine del giorno e vigila sulla esecuzione e sull’osservanza delle delibere adottate; convoca altresì l’Assemblea Generale salvo i casi espressamente previsti dal presente Statuto;
c) cura la trasmissione al CONI del bilancio di previsione delle relative variazioni nonché del bilancio annuale di esercizio, dopo le relat ive deliberazioni del Consiglio Federale;
d) In caso di urgenza può adottare i necessari provvedimenti anche su materie di competenza, purché non esclusiva, del Consiglio Federale, con l’obbligo di comunicarli per la ratifica alla prima riunione successiva.
a.Il Presidente della F.I.R. può concedere grazia sempre che il punito abbia scontato almeno metà della pena inflittagli o, nel caso di radiazione, che siano trascorsi non meno di cinque anni dalla data della sanzione definitiva.
CHISSA’ DOVE ERA L’URGENZA….CONSIDERATO CHE SI SAPEVA DA FEBBRAIO LA NOTIZIA.
Ma lui è abituato così, lui decide e gli altri volenti o no, approvano…..
cordiali saluti e W il RUBBY!!!
Attendiamo di sapere se fronte Benetton sono stati, o verranno richiesti chiarimenti.
DIMENTICAVO… MA LA DIREZIONE TECNICA NON E’ DEL CONSIGLIO FEDERALE IN VIA ESCLUSIVA?
VEDI PUNTI C E D
DA STATUTO FIR:
Art. 26 – Competenze del Consiglio Federale
1. Il Consiglio Federale è l’organo preposto alla verifica della corretta esecuzione del programma tecnico-sportivo, alla valutazione dei risultati sportivi conseguiti e alla vigilanza sul buon andamento della gestione federale. Il Consiglio opera in conformità alle finalità previste dall’art. 2 e alle direttive approvate dall’ Assemblea Generale.
2. Il Consiglio Federale in via esclusiva:
A. approva il bilancio annuale preventivo e le sue variazioni in corso d’anno;
B. approva il bilancio annuale di esercizio;
C. emana i Regolamenti federali e ne cura le eventuali modifiche;
D. emana le disposizioni generali sulla regolamentazione della attività sportiva;
OMISSIS
A ME SEMBRA CHE CI SIA UN PROBLEMA ORA….. PERCHE’ PUO’ SI, FARE DELIBERE D’URGENZA, MA NON SU MATERIE DI ECLUSIVA COMPETENZA DEL CONSIGLIO FEDERALE.
E’ SOLO UNA MIA IMPRESSIONE?
MAH.