Oggi si celebra la giornata della Liberazione dal nazifascismo. Girovagando in rete mi sono imbattuto nella storia di Bruno Paiardi, bresciano che partecipò alla Resistenza con il nome di battaglia di “Faro” e che prima della guerra aveva incrociato la palla ovale.
La sua videotestimonianza ci racconta anche di quale fosse l’ambiente rugbistico di quegli anni e della vicenda di Nadir Gambetti, un altro partigiano rugbista che però venne fucilato.
Buona Liberazione a tutti
Piccola grande storia. Belle persone narrate e narranti di una pagina pochissimo conosciuta, di un rugby da giocare soltanto per il piacere di giocarlo.
Pare una stratificazione geologica il tempo che ci separa.
Bella e importante vicenda umana intrecciata anche con un rugby che non c’è più ….
Solo a riguardare su YouTube i servizi (?…..2 minuti ) della Domenica Sportiva di Rosi e Petternella anni 70 / 80, vedi la enorme diversità .
👍👍
Preso alla sprovvista… ricordo che ne “L’onore d’Italia” di Alfio Caruso, dedicato alla battaglia di El Alamein, l’autore ricorda come in una trincea si incontrarono improvvisamente due soldati, i quali si erano già affrontati su di un campo di rugby, uno con la maglia dell’Amatori Torino e l’altro con quella dell’Amatori Milano. Domani metterò i riferimenti.
Mi permetto di fare pubblicità ai libri di Alfio Caruso, un catanese che salì a Milano per fare il giornalista prima di dedicarsi alla storia. I suoi libri, privi di retorica ma ricchi di umanità, ci raccontano le vicende di tante persone coinvolte e travolte in quegli eventi, dei quali ormai leggiamo e sentiamo una vulgata insopportabilmente semplificata.