Il Giappone sulla rampa di lancio, ma allarga le maglie per gli stranieri: un errore?

Oggi mettiamo da parte il Sei Nazioni per un giorno, che nel prossimo mese e mezzo sarà il protagonista assoluto, quasi totale.
Oggi andiamo in Giappone, dove la federazione starebbe per aumentare il numero di stranieri schierabili contemporaneamente consentito a ogni squadra di tutte le divisioni nazionali e anche nel campionato universitario. Una scelta dannosa per un movimento lanciatissimo? Il rischio c’è, soprattutto nel medio/lungo periodo.
L’articolo è di Rugby Banzai, il sito che si occupa di cose ovali nipponiche e tenuto dal sottoscritto assieme a Marco Turchetto. Buona lettura…

Solo qualche giorno fa abbiamo messo in rilievo come la quota di giocatori stranieri o comunque non di formazione giapponese sarà una presenza ingombrante nei Sunwolves targati 2018, che – lo ricordiamo – saranno guidati dallo stesso ct della nazionale giapponese, Jamie Joseph.
Nulla di nuovo sotto il Sol Levante, intendiamoci, che da quelle parti il ricorso a equiparati/naturalizzati è sempre stato quantitativamente importante. I numeri però in queste ultime stagioni stanno…

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2 pensieri su “Il Giappone sulla rampa di lancio, ma allarga le maglie per gli stranieri: un errore?”

  1. Con tutto il rispetto per le passioni altrui, rugby banzai probabilmente non entrerà mai a far parte dei miei siti più visitati.
    Commento solo per dire un’opinione mia personale, parallela anche se non esattamente pertinente all’argomento dell’articolo.
    Io penso che sarebbe giusto, per una serie di motivi, che l’Eccellenza riducesse il numero massimo di stranieri da 4 a 3… magari ci verrebbe fuori lo stipendio per un assistente allenatore in più, che gli staff sono spesso striminziti.

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