Bocchino riparte dal suo inizio: giocherà nella Capitolina

Il blog di Alessandro Fusco lo aveva annunciato per primo già a luglio, ora c’è la conferma ufficiale: Riccardo Bocchino riparte dalla Serie A.
Dal sito della Capitolina Rugby

Lunedì 27 agosto è ripartita la stagione del primo quindici, dopo il periodo di preparazione estiva durato 2 mesi circa. Come da rito breve riunione dei soci atleti (1 XV e U 23) con lo staff ed alcuni soci che siedono nel consiglio direttivo.
Il Director of Rugby Daniele Pacini ha salutato i presenti e nel suo intervento, presentando i nuovi soci atleti che si sono uniti al nostro club, ha posto l’accento in particolare su quanto questi ultimi abbiano dato massima disponibilità, durante i colloqui intercorsi con il Direttore Tecnico Massimo Orsini e lo staff tutto, ad abbracciare con convinzione la “vision” e la “mission” della Capitolina.
Salutato con un caloroso applauso, l’ingresso nel club dei nuovi soci giocatori, il ritorno di alcuni atleti che nelle scorse stagioni hanno militato in altri club, ma che sono nati e/o cresciuti rugbysticamente sui campi di via Flaminia ed i ragazzi in uscita dalla nostra U20 che si aggregano al gruppo prima squadra / U23.

I nuovi soci atleti:

Brendan Lynch (pilone – nazionalità Irlandese, lavora presso la FAO a Roma, sceglie la Capitolina per coniugare lavoro e passione per il rugby – ex Lazio ed Alghero)

Nicola Leonardi (mediano di mischia – fratello di Emanuele, sceglie di lasciare il rugby professionistico per intraprendere un nuovo percorso di vita – ex Petrarca, Rugby Roma e L’Aquila Rugby)

Simone Zivillica (terza linea classe ’92 – sceglie la Capitolina per continuare il suo percorso formativo nel rugby proseguendo  gli studi universitari a Roma – ex Frascati e Cus Roma).

I ritorni a casa:

Giulio Rampa (tallonatore classe ’90 – torna a casa, dopo un periodo nel rugby professionistico, scegliendo un percorso di vita che lo porterà a terminare gli studi universitari a Roma – ex Capitolina, Rugby Roma e San Gregorio)

Emanuele Leonardi (terza linea classe ’84 – torna alla Capitolina dopo aver militato nel nostro club durante la permanenza in top 10, inizia un percorso di formazione all’interno del Club come preparatore fisico atletico accanto a Stefano Rasori – ex Lazio, Capitolina, L’Aquila, Prato)

Riccardo Bocchino (mediano di apertura – torna a casa, dopo un periodo nel rugby professionistico, scegliendo di intraprendere un nuovo percorso di vita che lo porterà a terminare i suoi studi universitari a Roma coniugando studio e passione per il rugby – ex Capitolina, Rovigo, Aironi, Prato)

Alain Moriconi (tallonatore classe ’92 – torna a casa per proseguire il proprio percorso formativo nel rugby coniugandolo con lo studio, dopo una stagione passata nell’ accademia nazionale U20 di Tirrenia).

Rinnovati anche i due prestiti dei giovani giocatori provenienti dalla Lazio che la scorsa stagione hanno ben figurato al loro esordio in un campionato seniores (Marsella e Manozzi) a conferma del consolidamento della collaborazione tra i due club.

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16 pensieri su “Bocchino riparte dal suo inizio: giocherà nella Capitolina”

  1. Gran gran bella squadra e bella societa’…
    Nicola Leonardi avrebbe potuto benissimo giocare in nazionale maggiore… chissa’ per quali strane alchimie non gli e’ mai stata data una vera opportunita’…

  2. sicuro si sono rinforzati e di molto e credo puntino alla promozione partendo dal primo posto in calssifica sempre che non ci sia una scheggia impazzita come l’anno scorso ma mi sorge una domanda per il nome più altisonante della lista:
    Bocchino ha fatto una scelta di vita e lo ha fatto nel pieno della sua maturità fisica e psicologica ma fatemi capire è passato da possibile zebrato alla serie a? con tutto il rispetto ha fatto il tour in america (quindi di interesse nazionale) e poi un triplo salto mortale carpiato con avvitamento in dietro? non capisco bruinel a questo punto che fa lo convoca ancora? a qusto punto se lo si sapeva prima che non sarebbe stato zebrato avrei convocato chiesa o fadalti in nazionale per vedere come sono invece di dare questa opportunita a un giocatore che non solo abbandona l’alto livello ma anche l’eccellenza
    PS a me bocchino non è mai piaciuto come giocatore ma questo non vuol dire che non rispetto le sue scelte anche se mi lasciano un po basito per la considerazione che ha nel panorama nazionale

    1. Vado per ipotesi, perche’ non so nulla da fonti dirette: probabilmente Bocchino ha ricevuto dalle Zebre (dopo il tour) un’offerta talmente bassa che gli ha fatto capire che il “professionismo rugbystico” che si pratica in Italia (anche ai massimi livelli) e’ talmente poco adeguato a garantire un futuro (c’e’ chi ha parlato del “professionismo straccione”) che e’ meglio pensare a studiare e a garantirsi il futuro in quel modo.

      Spero che questo sia recepito anche dai commentatori che sono abituati a insultare i giocatori “perche tanto sono professionisti ed e’ quello il loro lavoro”: prima del professionista viene la persona e comunque se il professionista (ammesso che lo paghino) percepisce degli stipendi da fame, e’ il caso di rispettarlo un po’ di piu’… o no?

  3. Non sono mai stato un grande fan di Bocchino, ma, come dice Matteo, lo rispetto moltissimo per la scelta coraggiosa che ha fatto. Avrebbe potuto tranquillamente accasarsi alle Zebre, ma ha preferito rimettersi in gioco come rugbista e come uomo. In bocca al lupo.

    1. Per me Bocchino ha alcune buone qualita’ ma mancava (manca?) di fiducia in se stesso.
      Puo solo ritrovarla nel suo ambiente ed essendo ancora giovane …..

      1. e’ stata l’apertura migliore in eccellenza sotto i 35 anni l’anno scorso. ma ha fatto bene a ripartire da zero, e magari aprirsi altre strade visto che difficilmente il rugby l’avrebbe sistemato economicamente su livelli soddisfacenti. adesso non e’ piu’ importante, ma e’ anche possibile che sia stato lui a rinunciare alle zebre. e magari verra’ meno l’ostilita’ generalizzata sulla persona (perche’ sul giocatore ci puo’ anche stare) che si porta dietro.

      2. In realta’ il ridimensionamento c’era gia’ stato la scorsa stagione quando gli Aironi non lo confermarono ed e’ andato a Prato.
        Il mio pensiero l’ho detto piu’ volte, nella disperazione di trovare un 10 di formazione italiana gli son state buttate addosso dall’alto aspettative e pressioni che forse non era ancora pronto a sostenere. Come persona non mi permetto di dire nulla su Bocchino, come giocatore non sono mai stato un suo grande fan ma penso che ci siano grosse responsabilita’ su come il ragazzo e’ stato gestito dall’alto livello.

      3. stefo totalmente d’accordo con te..peccato per l’alghero aver perso lynch!!!ottimo per la capitolina

  4. Ha ragione Stefo. Bocchino è stato pompato da ambienti federali e non, gli è stata data l’etichetta del predestinato, come se fosse il novello O’Gara italiano. Purtroppo per lui è stata una polpetta avvelenata. Credo ci sia molta intelligenza da parte sua nella scelta di ricominciare dalla Capitolina.

  5. io invece sono sempre stato un estimatore di bocchino,anche nei momenti più bui, e della capitolina.bravo,bella scelta.

    1. soprattutto non mi sono mai piaciuti certi commenti esageratamente negativi su di lui e le convocazioni in nazionale maggiore

  6. Bocchino l’ho visto giocare dalla U19 della Capitolina.
    Giocatore allora più furbo che tecnicamente bravo, cresciuto da “predestinato alla nazionale” in un club che allora (con il sostegno della FIR) era riuscito a far credere che da firenze in giù si dovesse passare per l’URC se si voleva arrivare in nazionale giovanile.
    La storia della URC è fatta anche di questo – una arroganza senza fine (sostenuta dall’alto) che permetteva di portare via i ragazzi migliori alle altre società senza nemmeno una semplice telefonata, e tante cose impossibili per altri , messe a posto grazie agli aiuti ed ai favori.

    Bocchino è frutto e vittima di questo, apertura della squadra che DOVEVA essere campione , per esserlo poi in nazionale giovanile, non ha mai dovuto conquistare il posto …ma non era mica l’unico, mi ricordo anche il pilone italo-sudafricano sempre dell’URC che piaceva tantissimo ai federali per le prestazioni in palestra, titolare inamovibile in nazionale salvo venire umiliato dagli Irlandesi ed uscire dopo 15′ …

    Speriamo che le cose siano cambiate, personalmente valuto molto di più il percorso fatto dalla Lazio.

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