Il giovane livornese che ha lasciato il segno in quel di Ospreylia

Jacopo Tomaselli ha 15 anni. Quest’estate è andato in Galles, per fare un camp di dieci giorni con gli Ospreys, ma le sue qualità (è un mediano di mischia) hanno convinto i tecnici della squadra di Swansea a richiamarlo per un ulteriore – e breve – periodo di stage con la loro U16.
Non solo, osservatori e allenatori gallesi continueranno a seguire il ragazzo durante gli allenamenti e le partite con la “sua” Rugby Livorno. Complimenti a Jacopo e in bocca al lupo!

Pubblicità

24 pensieri su “Il giovane livornese che ha lasciato il segno in quel di Ospreylia”

  1. …bravo Iacopo, continua così…c’è un altro Tomaselli (Edoardo 1993) nelle file della Lazio Rugby U23, prima linea…dubito esista una parentela…ma comunque avanti ragazzi…

  2. Spero che almeno giochi in qualche rappresentativa regionale ma ne dubito… Per me se la FIR non va a cercare i talenti a casa loro non usciremo mai dalla crisi tecnicia che stiamo attraversando..

    1. ma cosa dici solo la fir con il sistema accademie riesce ad assemblare giocatori di alto livello stai scherzando?

  3. Ciao Paolo, nella foto che hai pubblicato a corredo dell’articolo, mi pare che Jacopo indossi una maglietta con la scritta “Accademia” e il simbolo della FIR sotto. Sai se il ragazzo ha frequentato qualche accademia di zona? Grazie.

      1. confermo non rientrava per scelta dei nostri tecnici federali nel gruppo elite regionale il perchè è da chiedere a loro visto che al ragazzo non è mai stato detto il motivo di questa scelta

    1. si come tanti ha iniziato un percorso ma dopo un infortunio non è stato più richiamato dai tecnici federali per scelta nonostante il rientro a pieno regime per tutta la stagione agonistica con ottimi risultati sia personali che di club nel campionato elite U16 le motivazioni come gia scritto non si sono mai sapute causa la mancanza di comunicazione tra i nostri selezionatori e gli atleti credo che questo sia il solo motivo di rammarico….

  4. Non ho capito la tua risposta, Tomauno, per lo meno non ho capito se voleva essere una risposta alla mia domanda. Ho chiesto, vista la foto, se il ragazzo ha frequentato qualche accademia: ne sai qualcosa? E, per curiosità personale: fai parte dello staff del Livorno o lavori con il comitato regionale toscano? Grazie.

      1. Grazie per le risposte. Ancora una domanda, se non sono indiscreto: come funziona la selezione del gruppo di élite regionale? Intendo dire: Jacopo ha partecipato insieme ad altri giocatori toscani a delle selezioni, al termine delle quali i tecnici hanno fatto una scrematura, o c’è una diversa procedura? Non vivo in Italia e non conosco affatto i dettagli: mi piacerebbe molto sapere da te, visto che tuo figlio – mi è parso di capire – è passato attraverso questo sistema, come funziona (o non funziona…). Grazie ancora e complimenti a Jacopo.

  5. BRAVO JACOPO….FATTI VALERE COME SEMPRE,
    IN ACCADEMIA TANTO UN CAPISCONO UN BENEAMATO KAZZO ,CONTANO SOLO MISURE E PESO,
    LA TECNICA,LA VISIONE DEL GIOCO IN CAMPO E COME SAI MUOVERE LA PALLA NON CONTANO NIENTE.
    CONTA ,RIPETO,SOLO QUANTO SEI GROSSO,ALTO E PESO. SE SAI GIOCARE A RUGBY E’ UNA COSA DI SECONDO PIANO….CHE ERRORI E CHE DELUSIONE..

  6. Spero sinceramente che i tecnici riannodino i fili della comunicazione interrotta; anche se si legge amarezza nelle tue parole, Tomauno, mi sembra anche di capire che Jacopo un certo tipo di percorso lo avesse iniziato con i tecnici e sarei sorpreso se questi buttassero a mare il lavoro fatto durante quel percorso. Quali che siano state le ragioni (sbagliate, da quello che intuisco dalla tua risposta), spero che riprendano a seguire Jacopo. Mi fa grande piacere leggere che Jacopo sia stato notato dagli Ospreys e sono sicuro che farà tesoro dell’esperienza a Swansea; mi pare però che tanti commenti sulle accademie e sui tecnici federali (non i tuoi, Tomauno, ci tengo a sottolinearlo) siano basati su pregiudizi e su una diffusa tendenza a denigrare il lavoro altrui, generalmente non corroborata da una conoscenza dei fatti. È per questo motivo che mi interessava sapere da te come sono andate le cose, anche perché mi occupo, in una società di Monaco di Baviera, del settore giovanile (ho un figlio di otto anni che gioca) e cerco di capire come funzionano le cose altrove (la federazione bavarese è decisamente indietro sul terreno delle giovanili); tra l’altro, l’anno scorso Livorno è stata nostra ospite durante l’Oktoberfest e ha giocato un’amichevole con i nostri Old. Un caro saluto da Monaco.

  7. Purtroppo caro Alessandro é come hnno detto nei commenti precedenti, se sei alto grosso vai avanti ma spesso non basta nemmeno devono esserci anche delle forti conoscenze di manager o altro. E io personalmente ci sn passato. I nostri tecnici fanno tanti errori perché credono di essere allenatori dell’all blacks cosa che non sono quindi per un piccolo errore anche di fine stagione ti possono buttare fuori come nulla pur essendo bravo, o casomai vieni sorpassato da gente che non ha mai fatto raduni nazionale/zonali pero sono vicini di casa di un grosso manager della federazione. E una volta che sei stato allontanato dai progetti federali non ti considerano più. Questa é la realtà… E infatti si può vedere anche dalla prima squadra con giocatori che giocano e ti domandi ma questi da dove escono??? Comunque grandissimo Toma tra qualche anno agli ospreys ti vogliamo!!

  8. Grande Iacopo vai per la tua strada fregatene di chi non ti convoca .Il risultato delle accademie è evidente in nazionale, siamo diventati come il calcio ,altezza peso ed escono una serie di ragazzi tutti uguali indottrinati ,senza fantasia ben allenati fisicamente e tecnicamente ma senza quella componente fontamentale nel rugby moderno che è l’inventiva e la fantasia .Far crescere i giovani nelle società di appartenenza finanziandole e controllando il loro operato a livello tecnico dando delle direttive di massima ma senza annullare la componente specifica della zona di appartenenza per cui ,come fino a pochi anni fa’ ,,possa riconoscere, ad una partita il giocatore Livornese ,il trevigiano il parmense nonostante indossino la medesima maglia .
    Questo è il lavoro cher dovrebbe intraprendere la FIR secondo il mio modesto parere …….
    Daniele Di Domenico

  9. secondo me i centimetri e le caratteristiche fisiche sono importanti per selezionare un atleta, certo è che dove il talento prevale questo deve essere posto davanti a tutto.
    Jacopo te continua ad allenarti, gioca divertendoti e fai si che tutte le polemiche siano il valore aggiunto al tuo lavoro cosi da poter superare ogni limite.
    Non sai te dove puoi arrivare,
    figuriamoci se lo possono sapere gli altri.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.