Mondiali Juniores, fallimento azzurro: Fiji batte l’Italia, è retrocessione

Furi dal giro che conta. L’Italia U20 perde la “finale al contrario” con Fiji ai Mondiali Juniores in corso in Sudafrica. In palio c’era l’ultimo posto buono per rimanere nella “serie A” del movimento giovanile e quel biglietto se lo sono conquistato i figiani con un 19 a 17 al termine di una gara piuttosto nervosa e niente affatto spettacolare. Un fallimento senza se e senza ma che arriva al termine di un torneo davvero negativo. Un fallimento che deve far riflettere.

Cronaca e tabellino dell’ufficio stampa FIR

Cape Town (Sudafrica) – Finisce nel peggiore dei modi la stagione dell’Italia U20, che chiude all’ultimo posto il Mondiale di categoria, sconfitta a Cape Town per 17-19 dalle Fiji.

Gli Azzurrini, dopo aver conquistato la salvezza e la permanenza nell’elite del rugby mondiale giovanile l’anno passato contro Tonga, non riescono a ripetersi quest’anno contro i figiani e retrocedono nel Junior World Rugby Trophy al termine di ottanta minuti sofferti e combattuti, dove Maistri e compagni non si risparmiano sul piano del combattimento e del sacrificio ma commettono troppi errori, perdono troppi palloni ed alla fine, pur chiudendo in attacco, non riescono nella rimonta.

Decisivi il piede dalla distanza dell’estremo Baivau, autore di quattordici dei diciannove punti per gli isolani, e soprattutto il dominio territoriale della squadra del Sud Pacifico che nella prima mezzora del secondo tempo preme quasi ininterrottamente nei ventidue italiani: già in vantaggio per 10-16 alla fine della prima frazione di gioco, le Fiji cozzano contro una difesa italiana tutto cuore ma, intorno alla mezzora, conquistano un piazzato da posizione agevole che Baivau utilizza per portarsi sul 10-19, oltre break.

La reazione degli Azzurrini è veemente, ma tardiva: la meta di capitan Maistri cinque minuti dopo riapre il match, l’Italia dopo il calcio di ripresa riconquista il possesso e chiude la gara a cinque metri dalla linea di meta dove però, sull’ultimo disperato assalto, un muro offensivo degli Azzurrini quando si è ormai nel recupero porta il gallese Hodges a fischiare la fine dell’incontro condannando l’Italia alla retrocessione in seconda divisione per il 2013.
Cape Town, University of Western Cape – venerdì 22 giugno

Junior World Championship – playout

Italia v Fiji 17-19 (p.t. 10-16)

Marcatori: p.t. 5’ cp. Vuibau (0-3); 8’ cp. Vuibau (0-6); 21’ cp. Apperley (3-6); 23’ m. Bisegni tr. Apperley (10-6); 35’ m. Galala tr. Vuibau (10-13); 38’ cp. Vuibau (10-16); s.t. 29’ cp. Baivau (10-19); 34’ m. Maistri tr. Apperley (17-19)

Italia: Padovani; Morsellino, Bisegni (20’ st. Benvenuti G.), Bettin, Odiete; Apperley, Violi (22’ st. Calabrese); Marazzi, Conforti, Salvetti (33’ st. Riccioli); Zdrilich (1’ st. Mammana), Ferro; Ceccarelli (32’ pt.-15’ st. Bortoletti), Conti (32’ pt. Drissi-Panico, 14’ st. Scalvi), Maistri (cap)

all. Green

Fiji: Vuibau; Kerevi J., Galala (21’ st. Seruvalu), Kerevi S., Lea (31’ st. Ratukove); Mocelutu (21’ st. Gavidi), Cavuilati; Simolo, Baivatu (19’ st. Nawaqa), Ratumuri; Raikabula, Macu (33’ st. Kaitoga); Tivitivi (33’ st. Kell), Sassen (33’ st. Qadrodro), Hodgman (cap)

all. Sorovaki

arb. Hodges (Galles)

63 pensieri riguardo “Mondiali Juniores, fallimento azzurro: Fiji batte l’Italia, è retrocessione”

  1. Che dire questo è il nostro livello. io mi auguro vivamente che si riesca a impostare in futuro un lavoro di qualità, senò dovremmo essere coscienti che valiamo dal 10 al 14 posto Irb sempre che altre nazioni non crescano nel frattempo.

    1. Tutta colpa di Green! Non capisce un cavolo di rugby. E a Silvio non gli piace la passera…. and this is not soccer!

      @ Gsp
      Dai la colpa a Green, ma non citi Ascione. E i controllori. E chi controlla i controllori?
      Come quando i mass media dicono che tutti gli eroinomani cominciano con le canne.
      Balle, imparano la dipendenza con il tabacco. E prima ancora con l’altalena (citaz. colta)

      Craig Green non dovrebbe essere il responsabile delle accademie. E’ un uomo di campo!
      A dirigere le accademie dovrebbero esserci dei manager preparati.

      Mi ricorda quando allenava il Calvisano. Allenava ed era anche responsabile di tutto il resto. ZERO TITULI…
      Ando’ a Treviso dove vi era una struttura organizzata e vinse.

      http://it.wikipedia.org/wiki/Craig_Green

      Craig Green, primo di tutto, una brava persona; secondo di tutto, onesto, e che di rugby ne capisce. Terzo di tutto, ha osato contestare pubblicamente il Gattopardo. La’ iniziarono i suoi problemi.

      @ Francese
      Dai, anche Hitler due strade le aveva costruite.

      Scommetto che il commento che ti piace di piu’ e’ quello di @ Piero
      Scommetto che tu sei troppo giovane per ricordare i democristiani. Qua ci sono certi veterani…
      Certi ravanelli. Rossi fuori ma bianchi dentro!
      La difesa eroica? Ma dai… Il generale Diaz sul Piave?

      1. hahah si si ho letto tutto….dal fatto dello studio (evidentemente da quando sono emigrato le cose son cambiate, una volta CEPU non era l’eccellenza …ma amen..) al discorso che gli italiani sono piccoli…mamma mia altro che difesa eroica come la chiami te , questa è mera cecità per la difesa del piatto dove si mangia non altro. la cosa preoccupante è che, secondo me, quelli che dicono che gi azzurrini hanno dato il massimo hanno pienamente ragione, quindi la situazione non è molto rosea. Si spendono soldi per dei baby professionisti e si giocherà un mondialino con romania russia georgia belgio ecc. che non hanno un costo/uomo pari al nostro. quindi il progetto accademia non è nè efficiente nè efficace. una cosa è palese fisicamente ed atleticamente i ragazzi non ci sono e la colpa è solo di chi li prepara non di certo loro, a 18 si segue quello che i preparatori dicono….forse ci sono yes man anche in quelle posizioni professionali…peccato soprattutto per i ragazzi, non penso sia bello andare ai mondiali a fare quelle figure.

  2. Bravi per l’impegno, ma la retrocessione è la conseguenza di un mondiale modesto. I fijiani sono i soliti, forti, grossi, potenti, ma umorali, con limiti di disciplina, limiti nelle fasi ordinate e cali di concentrazione non da poco. Putroppo a buone fasi ordinate non seguono fasi dinamiche all’altezza. È mancata lucidità in cabina di regia. Il calcio stoppato ad Apperley a 5 metri dalla meta fijiana è ancora lì che urla vendetta.

    1. Diciamo pero’ anche che nelle isole Fiji ci sono poche centinaia di migliaia di (splendidi) abitanti in tutto, e non 60 milioni…

      1. Ovvio, e se fossero più disciplinati e ordinati potrebbero raggiungere risultati migliori. Hanno meritato di vincere.

  3. forse è meglio così. Se vincevamo anche di un punto i nostri problemi sarebbero passati in secondo piano per rimanere tutto uguale. Non meritiamo certo di stare fra i migliori, ora come ora

  4. Il risultato dal ampo è sempre quello più giusto.
    I ragazzi ci hanno messo grande cuore, ma oltre ad essere tecnicamente zero, lo sono anche mentalmente.
    Oggi tutti i 3/4 dal mm all’estremo compreso quelli entrati dalla panchina non hanno fatto un metro di avanzamento palla in mano. Si passavano la palla uno con l’altro da una parte all’altra. retrocedendo di decine di metri alla volta.
    Le fiji hanno strameritato di vincere. Solo il grande sacrificio degli avanti e la poca furbizia dei figiani ci ha evitato almeno altre 4 mete.
    Ad oggi non valiamo l’elite. Siamo da seconda fascia. Forse è meglio così, chissà che qualcuno (in fir) si svegla.

  5. purtroppo l’Italia fallisce miseramente, non sarà la fine del mondo per carità, e per di più usciamo nella partita in cui abbiamo giocato meglio (anche se vista samoa contro la scozia mi chiedo come hanno fatto a battere le fiji) ma il discorso è chie non ci si può accorgere di avere una mischia superiore a 7 minuti dal finire dell’ ultima partita sotto di 9 punti e mai fare puti con i calci di punizione concessi sui 22 e continuare a buttarla in touche! L’azione però conclusiva degli azzurrini è lo specchio di come si è giocato il mondiale : 1 minuto dalla fine touche a tuo favore 5 metri dalla loro area di meta non puoi fare fuorigioco accidentale facendo ruck a questo livello non è perdonabile un errore del genere avendo per di più una mischia avversaria in netto affanno. ma secondo voi c’è qualcuno che gli dice cosa fare o sono così di loro. se questo è quello che ci aspetta da quì a tre-quattro anni la cosa si fà imbarazzante, non abbiamo un line-bracker uno che faccia placcaggi avanzanti non abbiamo la più pallida idea di come si sale sui calci. da Italiano Tristezza assoluta

  6. ricordo hodges a monigo come un incapace ma oggi si è superato!se non sa arbitrare in under20 non capisco come possa farlo in celtic!!avesse fischiato la metà dei falli nelle maul e nei punti d’incontro avremmo stazionato nella loro metà campo commentando magari un risultato diverso!!

    1. l’arbitro avrà sbagliato qualcosa ma non ci si può svegliare così tardi e pensare di risolvere le cose chi ha veramente fallito sono chi ha preparato i ragazzi a non reggere la pressione e come gestire le partite.

      1. vero,forse dovevo completare il mio commento dicendo che i limiti sono notevoli,DeCarli e Green sono bravi,evidentemente le colpe sono da ricercare altrove!

      2. Green oltre all’allenatore e’ anche il responsabile delle accademie degli ultimi due anni…

        E’ forse il meno peggio, ma oggettivamente non c’ha capito niente neanche lui.

  7. Ho visto il secondo tempo. La partita si poteva anche portare a casa. Si poteva gestire meglio il possesso ad inizio secondo tempo, dopo 7/8 minuti si tentativi di portare la palla da dx a sx senza fare il break. La squadra ha fatto bene ad affidarsi ai set pieces e territorio. Li eravamo superiori ed abbiamo fatto bene. Anche la difesa sulla nostra linea di meta e’ stata eoroica da parte dei ragazzi.

    Detto questo, la retrocessione ci sta. questo livello non ha niente a che fare con noi. E’ il momento di ripulire lo staff, ridefinire le priorita’, rivedere le strutture e come si lavora in accademia.

    Capisco che per costruire le skills ci vuole tempo. Ma non condono mancanza di forma e preparazione fisica. Al metodo fallito dei cm e kg, non capisco come neanhe il livello atletico sia sufficiente.

    Spero dalle polemiche i ragazzi sappiano prenderle e che non si esageri. Le colpe pero’ sono dei grandi. Speriamo in tante rimozioni e dimissioni. E ripartiamo con progetto e logica. Salvando le accademie, ma facendole funzionare meglio.

    1. Gsp, le accademie devi collegarle ai club, poi uno decide se ai club Celtici o ad alcuni club di Eccellenza o altre formule. Ma l’Accademia così com’è pensata, con una selezione a 16 anni e il posto “parastatale” garantito è un fallimento annunciato.

      1. le accademie vanno bene per dare a ragazzi promettenti, che fanno parte di squadre senza particolari strutture e organizzazione tecnica, la possibilità di crescere tecnicamente e fisicamente, oltre a dover essere dei luoghi in cui fare degli stages a tutti i prospetti interessanti, ma ai ragazzi di squadre come parma (campione U20 quest’anno), treviso, padova, rovigo, capitolina, prato e almeno un’altra decina di squadre di peso nella categoria, a cosa serve portarli là, vuol solo dire creare un “superclub” senza apporto di varietà fisica, tattica e tecnica su cui creare una nazionale, così se sbagli qualcosa in accademia (ad es decidi di giocare principalmente veloce, ma non hai il materiale umano in grado di farlo) la nazionale va a fondo, perchè non sei in grado di creare un piano B. le squadre si costruiscono in 2 modi: 1-voglio giocare in un certo modo e mi trovo i giocatori più adatti; 2-vedo i giocatori e cerco di impostare un modulo che li sfrutti al meglio; le accademie negano entrambe queste scelte perchè prendono i migliori (a loro dire) e gli impongono un gioco di un certo tipo…….

      2. Domanda davvero non polemica, ma solo per il gusto del dibattito. Come colleghi club ed accademie? Chi le paga? Chi nomina gli allenatori?

        La teoria dell’accademia e’ che ad esempio la federazione prende allenatori, magari internazionali, che prendono il doppio di allenatori d’eccellenza, concentra i giocatori, in modo che lo staff ci lavori su in un progetto tecnico coerente. In quello che ho appena detto ci sono almeno 5 o 6 cose che la FIR non ha fatto e che hanno distrutto il progetto.

        Ma nei club mancano cmq le professionalita’. Oggi c’erano giocatori non accademia, che non hanno brillato.

      3. ora noi parliamo della specifica situazione, ma è chiaro che il problema è globale nel rugby nostrano, bisognerebbe sapere dove finiscono i 4/5 del budget federale che non viene usato per il movimento, ad es., e usare la accademie anche per preparare tecnici oltre che giocatori, ma tranquillo tra una decina d’anni vedremo i risultati, ah no, scusa, questo l’hanno detto già una decina di anni fa altri!

    2. @gsp concordo in toto….vorrei solo capire una cosa….gli accademici NON studiano seriamente visto che il diploma viene COMPRATO (si paga la scuola privata per il diploma), non ne hanno il tempo perchè si allenano tutto il giorno. Quindi non capisco come gente che fa pesi e corre tutto il santo dì si presenti con fisici inadatti (sono gentile) e senza fiato per 80 minuti. A questo punto meglio i fijiani che sicuramente non hanno accademie né tanto meno preparatori atletici personali e dietologi che li seguono. A questo punto hai ragione te al 100%nel dire di ripulire lo staff

      1. è lo stesso dubbio che mi attanaglia per l’eccellenza, dato che sono quasi tutti dei pro (non di alto livello, ma pochi hanno un lavoro “normale”), hanno staff tecnici, fisici e medici, come mai a metà partita sono fisicamente distrutti, senza parlare delle differenze di performance fisica rispetto agli avversari di coppa?

  8. TRANQUILLI RAGAZZI! E’ tutto sotto controllo.
    Adesso ci penserà Don Gavazzi, il nuovo gerontocrate FIR che ha “l’obiettivo di garantire la continuità del lavoro svolto negli ultimi sedici anni nel segno di un rinnovamento capace di tenere la FIR al passo con i tempi.”

  9. è ovvio che il sistema delle accademie dovrà essere rivisto perchè così è un fallimento e vi spiego anche perchè … tanti anni fa, quando non c’erano le accademie, ballavamo tra prima e seconda fascia di merito … ora che ci sono le accademie, balliamo fra prima e seconda fascia di merito … allora, a cosa servono le accademie ? tanto vale lasciare i ragazzi ai club

  10. Come sempre quando c’è una cosa statale nessuno ha responsabilità.
    Facciamo le accademie nei club. Chi sforna giocatori validi da nazionale, da livello 6n, vengono ricompensate con soldi.
    Chi è il preparatore dell’accademia?

    1. Luca@ hai messo a fuoco un grosso problema, o noi italiani stiamo scadendo come qualità atletiche, o arrivano gli scarti degli altri sport, o li prepariamo male, ma non è possibile che il meglio del movimento sia espresso da sti ragazzi, tralasciamo poi l’aspetto tecnico. bohh l’unica cosa positiva è che oggi perlomeno hanno combattuto.

  11. Concordo con Luc@…
    Aggiungo che secondo me questi ragazzi hanno tanto cuore, ma non abbastanza coraggio, sembrano sempre frenati. C’è un atteggiamento di gioco assolutamente conservativo, che va dal non attaccare mai la linea in attacco alle scelte decisive. Con 10 minuti da giocare è assurdo non scegliere il calcio e andare in touche per 3 volte di fila. Persino in serie C ci si sarebbe preso il rischio di cercare i 3 punti e poi ripartire per la meta…ma l’atteggiamento necessario a prendersi dei rischi a ‘sti ragazzi bisogna darglielo da quando sono giovani…
    Inoltre, ma non è certo un alibi, arbitraggio (con i guardalinee) assolutamente scarso: ingressi laterali, mani in ruck, un placcaggio in ritardo a spalla aperta impossibile da non vedere nel finale…

    1. le cose che mi hanno dato più fastidio sono principalmente 3 :
      1 si sono svegliati l’utima partita per tirare fuori l’orgoglio
      2 la gestione tattica che nemmeno un neofita si azzarderebbbe a fare (quando c’è da fare punti si fanno)
      3la scarsa tecnica, avete notato che nessuno esce dal placcaggio frontale? che non avanzano ne con la palla in mano ne senza
      imbarazzante

  12. Concordo con tutti quelli che hanno detto che è meglio cosi….si ragazzi è meglio cosi, primo perche finalmente gli insegnanti delle accademie hanno finito di gonfiarsi con vittorie misere e hanno dimostrato di non essere capaci di insegnare (ricordiamoci avevamo le fiji che sono un gruppo di amici messo la) e secondo DOBBIAMO PARTIRE DA ZERO AZZERANDO IL MARCIO!!!!!!!!!!!!!!!! NON E’ COLPA DEI RAGAZZINI MA DI QUELLI RACCOMANDATI CHE GLI INSEGNANO A GIOCARE NELLE ACCADEMIE non sono stati capaci di farlo neanche loro ai tempi loro…

  13. l’arbitro usa (presumibilmente) parametri uguali per le due squadre, e se non “interpreta” in modo a noi consueto alcune fasi di gioco sta all’intelligenza tattica adattarsi e reagire… il problema con le “pacifiche” è che loro giocano per divertirsi e fare un punto in più dell’avversario, noi per non perdere, sia a livello di U20 che di nazionale d’emergenza e “maggiore”… manca il coraggio e la passione, forse l’accademia (italiana) non è l’ambiente migliore per crescere nel rugby moderno…

  14. under 20 come misura del livello del nostro rugby…
    l’accademia under 20 gioca in A1 e si è tolta anche qualche soddisfazione nel nostro campionato di “seconda divisione”…
    c’è affiatamento tra quei giocatori, che giocano insieme tutto l’anno…
    presa questa struttura e rinforzata con i migliori giovani dei club si ha la nazionale under 20, allenata da Tony Green, non l’ultimo dei fessi…
    ebbene i nostri virgulti si sono fatti prendere a schiaffi per 11 partite consecutive quest’anno (6N e JRWC)…
    chi ha visto la finale a Padova l’anno scorso è consapevole che le under 20 finaliste (nell’occasione NZL e ING) avrebbero potuto battere la nostra nazionale maggiore…

    a ciò si aggiunga una “Eccellenza” che permette al MOGLIANO, peraltro con merito, di giocarsi la semifinale, e alla neopromossa CALVISANO di vincere il campionato, che manda 4 squadre in Amlin Cup a meritarsi 24 (o 23?) sconfitte, spagnoli e rumeni inclusi, per l’ennesimo anno consecutivo…

    questo è l’italico alto livello che sfocia nella partecipazione ad una CL/pro12 dove abbiamo prenotato l’ultimo posto fisso per quattro anni e ci affidiamo ad un unico club cui è iscritta praticamente tutta la nazionale il quale, con tutta la buona volontà, non è riuscito ad andare al di là del terzultimo posto… anche perché gioca per tre mesi all’anno senza venti giocatori…
    da ultimo una nazionale maggiore che deve pescare da tutto questo ben di dio…

    a questo punto arriviamo al paradosso di dover ringraziare i nostri giocatori che hanno scelto di andare a giocare all’estero, dove almeno potranno imparare qualcosa e metterlo a disposizione della nazionale…

    e dondi ha ancora il coraggio di dire di lasciare un movimento in salute…

    1. stra stra stra quoto.
      tutti a dire che Dondi ha fatto anche cose buone. Per forza è matematicamente impossibile sbagliare tutto in 16 anni, qualcosa devi pur azzeccare.
      L’ingresso al 6N (e di conseguenza i soldi incassati) sono frutto dei tempi che si sono maturati, ergo il board del 6N aveva interessi economici per far entrare un’altra nazionale. Se non fossero stati maturi i tempi nemmeno il miglior dondi ci avrebbe fatto entrare (a parte che è stato il suo predecessore a tessere le prime tele).
      Stessa cosa per la CL. Ci hanno fatto pagare l’ingresso a peso d’oro e solo una società sta riuscendo a ricavarne i pregi.
      Grazie Dondi (che te ne vai!)
      E spero non venga candidato Gavazzi, altrimenti sto scifo continua per altri 4 anni.

    2. beh se per salute intende lasciare un bilancio di 38 milioni di euro utilizzabile da un management diverso, per iniziare da quasi zero con professionalità e serietà nuove, pianificando e progettando il futuro in maniera nuova allora ok è in salute……..se salute vuol dire mondialino U20, accademia, eccellenza, progetto scuola, sviluppo rugby e società di base beh…………direi salute cagionevole

    3. Veramente l’Accademia in A1 e’ arrivata alla fine in medio-bassa classifica…
      Bisogna pero’ anche un po’ dire che i tre giocatori forse piu’ in grado di fare qualche differenza erano infortunati…

  15. Fare una accademia federale è come dire a ragazzi di 20: ora voi per 10 anni siete apposto. Nazionale garantita e studi garantiti. Per forza perdono contro (es.) l’argentina dove incontrano ragazzi abituati ogni giorno a sudarsi il pane quotidiano.
    Questo è un problema tutto italiano, dove i genitori dalle elementari in poi non sono capaci di dire NO ai propri figli altrimenti la società disprezza chi non è alla moda.
    Se notate in questi anni di crisi i genitori magari non fanno la spesa per risparmiare, ma non negano niente ai propri figli, altrimenti vengono esclusi.
    Poi quando questi ragazzi di 20/25/30 (perchè è vero che sono dei bamboccioni) si scontrano con il mondo del lavoro (oppure giocano contro le fiji), si sciolgono come neve al sole.

    1. @luc@, la differenza e’ che in argentina i tecnici capaci per il livello giovanile sono ovunque. aggiungici un preparatore atletico e sei a posto. basta vedere il num di giocatore che esportano da anni.

      il nostro problema e’ che i tecnici delle giovanili non sono all’altezza, altrimenti la nazione pullulerebbe di giocatori fuori dall’accademia di buon livello. Non e’ cosi’.

      non prendiamoci in giro, le accademia non sono la causa dei nostri problemi. sono tuttalpiu’ una medicina che non funziona. vanno cambiate. ma e’ piu semplice e veloce nel breve periodo mettere insieme 3 staff accademici completi e preparati ed aggregargli intorno 50 giocatori. certo idealmente vorresti un tessuto di tecnici capaci a tutti i livelli e spendi per formarli, ma quello e’ il lungo periodo. nel frattempo che facciamo, non andiamo ai mondialini, si di prima che di seconda fascia?

    2. ai tempi del semidilettantismo si finiva con la U19 le giovanili, non c’erano le accademie e poi, se valevi, andavi a giocare con i grandi, ma pur perdendo non si prendevano certe imbarcate a livello giovanile, vuoi vedere che questo sistema così organizzato non funziona bene

  16. mah questo accanimento contro le accademie mi sembra molto gratuito….intanto molti ragazzi studiano seriamente e comunque laloro vita non e’ cosi’ facile come si possa pensare,,,,,,il problema e’ che bisognerebbe confrontarsi periodicamente con squadre stranier….e poi mettiamoci in testa che fisicamente noi italiani siamo cosi’…non siamo un popolo alto e grosso…..forse vedendo giocare le accademie l’unica cosa che mi permettodi dire e’ che i ragazzi mi sembrano un po’ contratti quando giocano come se fossero sempre sotto esame….ci vorrebbe un po’ piu’ di seremita’ e da parte dei tecnici un po piu’ di rapporto umano….

    1. non siamo grandi e grossi, ma in mischia facciamo sputare sangue a tutto il mondo, siamo rapidi, furbi ed inventivi, ma con i 3/4 non combiniamo niente, è esattamente il contrario delle nostre caratteristiche tipiche; non potrebbe essere che tecnicamente non riusciamo a decollare, quindi nelle fasi di lotta, dove tipicamente la tecnica ha meno importanza, possiamo giocarcela con tutti, poi quando dobbiamo giocare di fino andiamo in bambola; e magari se questi ragazzi fossero costretti ad usare un po’ di più gli attributi per tenersi il posto potrebbero avere meno “paura” di fare le cose in campo? per carità non sarà solo colpa dell’accademia, ma il fatto che questi passino 9 mesi all’anno in accademia e nessuno si sia accorto di problemini simili o non li abbiano risolti, significa che QUESTA accademia, o il sistema che così l’ha creata, non funziona

    2. @piero, per favore, non ti lamentare che gli Italiani sono un popolo basso e quindi abbiamo dei problemi di base (lo fanno anche in Irlanda, a dir la verita’…) – SE siamo riusciti a primeggiare (e per anni) nella pallavolo possiamo benissimo farlo nel rugby.
      Il nostro problema (grossissimo) di base e’ che non si fa sport nelle scuole e non si sono strutture, ma altri sport hanno saputo superare anche questi problemi tutti italiani, quindi non nascondiamoci dietro ad un dito, orsu’…

  17. Ho visto solo parte del secondo tempo.
    A parte l’ incapacità dei commentatori che non facevano che ripetere “bravissimi, molto bene” (non so che partita stessero vedendo…), mi chiedo solo se all’ Accademia spieghino che gli avversari bisogna placcarli e chi abbia insegnato al mediano di mischia a passare…
    Ah dimenticavo.. in attacco la palla non si dovrebbe prendere in movimento???

    1. @Peo la cosa triste è che qualche anno fa’ parlavo con un mio vecchio compagno di squadra che fa’ tuttora il preparatore atletico a buoni livelli e mi diceva che secondo lui, che vive ancora da dentro l’ambiente, per quanto i giocatori di oggi siano nettamente più preparati alla competizione di quando giocavamo noi, probabilmente in una partita tra la nostra vecchia squadra, preparata con i concetti di 25 anni fa’, assolutamente senza grandi talenti, ma con onesti operai della palla ovale, o l’avremmo spuntata noi o comunque non saremmo stati assolutamente messi troppo sotto, perchè, a suo dire, eravamo più preparati tecnicamente, più cattivi negli scontri e meno timorosi di commettere errori. forse ha esagerato, ma è brutto che a qualcuno nell’ambiente vengano certe idee, perchè vuol veramente dire che siamo tornati indietro invece di avanzare

  18. il problema è che la buona volontà, la tenacia è il cuore ormai non bastano più……nel rugby moderno serve soprattutto tecnica tattica skills……..e in queste qualità duole dirlo ancora siamo all’anno 0……. inutile pensare a qualche soluzione “interna” se il metodo è sempre quello basato su parametri fisici……..prendiamo 20 tecnici argentini e mettiamoli a capo delle accademia delle under e degli emergenti……

  19. Aggiungiamo pure a tutte le questioni che se alla nazionale italiana, che non è certo squadra con un grande bacino di fenomeni, mancano pure i quattro 3/4 titolari, unici talenti sopra la media nel reparto, vuol dire che c’è una bella dose di sfiga…

  20. I ragazzi che giocano in naz. U20 chi li ha selezionati?
    Chi li ha formati?
    I club?
    È colpa degli all. dei club se i ns 3/4 nazionali non attaccano la linea come dovrebbero?
    La bassa qualità dei campionati di eccellenza e a1 rispetto alla 1premiership inglese è colpa degli allenatori di club italiani.?
    In tutto questo quali sono le responsabilità della federazione?

    1. Gli altri sono andati avanti pero’…Galles, IRlanda, Inghilterra e Francia hanno tutte battuto alemno una volta un’avversaria emisfero sud…poi le buone cose del 6N…si avevano fatto vedere un po’ di gioco ma zero vittorie zero, 6 mete fatte e 16 subite, 60 punti fatti e 138 subiti…meglio del disastro di questa JWC ma comunque nulla di impressionante.

      1. Esatto Stefo, mi sarei anche un po’ stufato delle onorevoli sconfitte, concetto che andava bene 30 anni fa, forse. Se fare qualcosa di buono è ottenere uno score di 0 vittorie e 6 sconfitte…

  21. Penso che le accademie siano , ripensate, una buona occasione per le giovani promesse . Nello stesso tempo un nostro giovane che ne fa parte mi disse durante le varie selezioni che vedeva escludere ragazzi molto forti per far passare ragazzi meno talentuosi ma con fisici più importanti. Partendo dal presupposto che il talento lo danno loro (accademie) il fisico devi averlo(tu giocatore). Ebbene forse lavorare su chi a doti e talento naturali ma non e’ alto 1,90 potrebbe valer la pena.

  22. peccato!!la cosa più triste è che i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano, quindi il loro livello è proprio questo..è il frutto di un errore di fondo: la nazionale dovrebbe essere semplicemente la logica espressione del livello di tutto il movimento, invece si è deciso di puntare solo su quella…è come la vetrina di un negozio,molto curata e attrente,ma se entri nel negozio ci trovi lo sporco e i topi!!..accademia,celtic league,giocatori stranieri eleggibili troppo facilmente vanno tutti nella direzione di allestire una vetrina all’altezza dei migliori, ma poi nel negozio continua a esserci il vuoto!! sulla questione fisica che ha sollevato piero..forse il problema vero è che i ragazzi agili,veloci e spontaneamente coordinati(i 3/4 praticamente) forse scelgono altri sport,in particolare il calcio.

    1. Hai ragione, i migliori “atleti” prendono altre strade: calcio, basket, volley, atletica ecc. Ma in un momento in cui basket e volley sono moribondi (e non mi fa piacere sia chiaro), mentre la FIR ha un bilancio pingue, be’, sarebbe il caso di proporre programmi seri alle scuole, di sganciare qualche euro in più per una promozione seria alla quale segua un tesseramento, un movimento di minirugby ecc.ecc. So che nelle scuole si organizza qualcosa, anche ai miei tempi si facevano squadrette per i giochi della gioventù (anche se poi queste squadre erano fatte per il 90% da gente che a rugby ci giocava già). Si tratta invece di iniziare collaborazioni serie e continuate.

  23. caro presidente siamo arrivati al capolinea sicuramente non ha visto l’incontro dell’under 20
    ai mondiali…… questi ragazzi volenterosi ….non hanno espresso nessun tipo di gioco…
    le tue accademie di raccomandati sono finite………….
    e’ molto migliore la under 20 lazio…………………
    buona pensione presidente……………..

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