Aironi, il comunicato FIR che ne sancisce la fine

dall’ufficio stampa FIR

Nel corso della riunione del Consiglio Federale FIR svoltasi sabato a Parma è stata presentata, da parte della commissione composta dal vice-presidente vicario Nino Saccà, dal consigliere federale Luigi Torretti e dal direttore amministrativo della FIR Giorgio Grenti, la relazione effettuata sulla base dei documenti presentati dalla Società Rugby Viadana per l’ottenimento della licenza di partecipazione al RaboDirect PRO12 per le stagioni 2012/13 e 2013/14 per una Società di nuova costituzione.

Presto atto della relazione, il Consiglio ha proceduto alla votazione per l’accoglimento o il respingimento della candidatura.

All’unanimità, su raccomandazione della commissione, la candidatura è stata respinta per insostenibilità economico-finanziaria.

Il Consiglio, confermando la precedente delibera, ha pertanto disposto di partecipare con una franchigia a controllo federale al fine di garantire le obbligazioni assunte nei confronti del Rabodirect PRO12.

Ulteriori dettagli sulla nuova squadra verranno resi noti in un secondo momento.

6 pensieri riguardo “Aironi, il comunicato FIR che ne sancisce la fine”

  1. di chiunque siano le colpe resta il fatto che è proprio una storia triste…riempiremo pure l’Olimpico ma il nostro movimento rimane proprio uno schifo

  2. e mo aspettiamo i dettagli allora, cosi ci facciamo un’altra risata (se non ci fosse da piangere invece…) 2 anni, milioni di euro, un “brand” che iniziava a farsi conoscere in europa, tutto buttato nel cesso, ma si ricominciamo da zero magari ad agosto, cosi facciamo na bella figura, mal che vada raccontiamo una barzelletta… la peggior italia possibile !

  3. Concordo con voi , sia sul fatto che riempiremo gli stadi ma facciamo ridere più che schifo
    e sul fatto che il brand era , ma per me lo è ancora , veramente azzeccato.
    In un certo senso mi vien voglia di non andare a Roma per i test match……

  4. E’ da tempo che dico che chi capisce di rugby non riempie il Flaminio, l’Oimpico ne tanto meno San Siro, stanchi di onorevoli sconfitte adesso sono passati a onorevoli pagliacciate.
    Unica nazione delle sei a migrare come degli zingari di stadio in stadio, il cancro del rugby italiano si chiama Dondi. Se vi ricordate le due squadre inizialmente dovevano essere Viadana e I centurioni romani, bene adesso una è estinta e l’altra mai nata, speriamo solo che ci estromettano dalla Cheltic League così almeno non faremo più figure di merda! Complimenti ai pseudo politici romani che gestiscono il rugby, tenetevi a Roma la nazionale “Argentina” e le partite di Cheltic, noi continuamo a guardare il buon rugby di periferia.

    1. Grazie, allora io non capisco di rugby, visto che ho riempito il Flaminio e ho intenzione di andare all’Olimpico a novembre.

      Non che mi senta un guru di questo sport, ma il tuo sembra tanto un insulto…

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