Contratti Aironi e tagli degli ingaggi, la nuova Associazione dei giocatori attacca

E ora come la mettiamo? Perché in questi casi – spiace davvero dirlo – l’AIR o si defilava o si appiattiva sulle posizioni federali. Il nuovo sindacato giocatori invece vuole dire la sua. Non sto qui dicendo che ha ragione, ma che non vuole essere un semplice spettatore. E la FIR non potrà non tenerne conto, perché l’associazione in questione rappresenta la totalità dei giocatori delle due franchigie celtiche ed è in forte espansione anche in Eccellenza
Questo è il loro comunicato. Da leggere sino in fondo.

Lette le recenti notizie giornalistiche  alla possibile partecipazione – al posto di Aironi
Rugby – di una “nuova” Franchigia al RaboDírectPro12 nella prossima stagione sportiva, e preso atto, in seguito, dell’inadeguata proposta economica effettivamente formulata da quest’ultima ai giocatori (di riduzione fino al 50% dei compensi oggetto dei vigenti contratti), tutti insieme e coesi gli atleti di Aironi e Treviso – in attesa di costituirsi in Associazione anche con i Colleghi di A “Top10” – manifestano la proprio contrarietà alla situazione venutasi a creare. Si rímarcano alcune considerazioni:

degli ultimi anni varie società sportive iscritte ai massimi campionati nazionali di Rugby sono cadute in dissesto o sono fallite, e, malgrado ciò, certi soggetti che le gestívano sono riuscite a dare vita a squadre “nuove”, magari nella stessa “piazza”, lasciandosi alle spalle debiti e vertenze;
nei casi appena detti sovente sono rimasti insoluti i corrispettivi promessi contrattualmente ai giocatori con grave danno per loro e per le rispettive famiglie; non sfugga che gli atleti della “Celtic” e dell’Eccellenza traggono esclusivo sostentamento dall’attività professionaie del Rugby;
ora si avverte il pericolo che anche in un campionato (“Pro12”) che dovrebbe consacrare l’alto livello internazionale raggiunto dal Rugby italiano, possano verificarsi ulteriori “storture”, atteso che la riduzione dei compensi prospettata ai giocatori farebbe ricadere appieno su di essi la crisi societaria di Aironi, liberando quest’ultima a vantaggio di un nuovo soggetto giuridico.

Si è assolutamente certi che la F.l.R. non consentirà in alcuna forma e misura lo svincolo delle fideiussioni/garanzie prestate finchè non vengano adenpiute per intero tutte le obbligazioni, presenti e future, stabilite in contratti ancora validi ed efficaci, ma, d’altra parte, si confida che non si lasci soccombere una realtà territoriale e sportiva che tanto si è impegnata nel “progetto Aironi”.

Ferma ogni riserva di agire nelle deputate sedi per far valere sacrosanti diritti, puntualízzata l’urgenza di trovare un rimedio utile a sbloccare la situazione (vari atleti hanno rinunciato a trasferirsi in altre squadre,  ora rischiano di non riuscire a trovare unzŕcollocazíone per la prossima stagione sportiva), auspicato un maggiore e diretto coinvolgimento dei giocatori nelle decisioni che riguardano il loro -futuro, si resta fiducíosamente in attesa di conoscere quali concrete soluzioni.

Ci si permette inoltre di esprimere un altro ordine di riflessioni.
Nel presente periodo – già di per sé difficile le principali squadre di Rugby al cospetto di
uno stallo dei trasferimenti, anche a causa dell’incertezza sul destino dei circa 40 giocatori di Aironi; ciò non bastasse, taluni giornali lasciano intendere che, a breve, potrebbe verificarsi un forte irrigidimento dei vincoli sportivi, soprattutto di quelli riguardanti  di interesse nazionale. Tali evenienze da una parte destano la preoccupazione che l’attività imprenditoriale delle società sportive  possa rallentare o non evolvere (con danno indiretto ai giocatori), dall’altra suscitano il timore che i giocatori più giovani possano vedere limitate le proprie scelte professionali. In definitiva, gli atleti di Aironi e Treviso, sostenuti da numerosi Colleghi di “Top10”, che purtroppo vivono problematiche analoghe; auspicano che le disgrazie econoniiche delle società sportive non vengano fatte ricadere sui giocatori, protagonisti sul campo ed incolpevoli vittime al  del rettangolo di gioco, e che si adottino idonee garanzie e presidi per la salvaguardia dei diritti di categoria delle carriere individuali dei Rugbysti.

4 pensieri riguardo “Contratti Aironi e tagli degli ingaggi, la nuova Associazione dei giocatori attacca”

  1. Capisco le rimostranze ma nella vita i tagli esistono tutti i giorni soprattutto in tempi duri.Ricordiamoci che nel rugby mettere soldi non equivale ad investire perché possibilita’ di profitto non ce ne sono,per cui incidenti si devono mettere in conto.Quello che fa specie e’ sentire giocatori che hanno guadagnato tanto e che nonostante il taglio portano a casa anche 120-130000 € mentre tutta la comprensione a coloro che di euro ne prendono molti meno.

  2. quindi a pagare devono essere soprattutto quelli che prendono le botte in campo, non quelli che non sanno fare i conti….

  3. Gli accordi fatti a spese di terzi, un classico della palla ovale. Malpensante come sono credo di aver sentito degli ahiaaaaa alla parola “fidejussioni”.

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