Aironi, coach Phillips saluta e indica la via: “Fate come il Galles”

Leonardo Bottani, Gazzetta di Mantova

(…) «Mi dispiace molto dover salutare Phillips – attacca il presidente Melegari – perché ha fatto un grande lavoro, ha fatto crescere la franchigia. Ha costruito un tetto solido sotto il quale siamo cresciuti molto. Gli auguro la massima fortuna come tecnico in qualsiasi luogo andrà».
(…) Phillips poi dice di comprendere bene i motivi che hanno portato alla chiusura del rapporto: «Ma sono frustrato per non poter continuare un lavoro di crescita evidente che è sotto gli occhi di tutti». Il tecnico sottolinea la frustrazione anche umana di dover lasciare Viadana e il suo lavoro. «Ma in una guerra – afferma – ci sono anche aspetti collaterali che si devono pagare. Tuttavia sono più importanti gli Aironi e la loro crescita. Sono un professionista e i contratti iniziano e finiscono. Ma, come persona, lascio l’Italia con un peso sul cuore». Parole seguite da un applauso dei numerosi giornalisti in sala stampa. Quindi una considerazione generale sulla sua esperienza tricolore: «In Italia c’è più paura di perdere che ambizione di vincere. L’anno scorso giocavamo per non perdere ma quest’anno, come stasera, abbiamo giocato fino in fondo per vincere. Spero che gli Aironi
mantengano un buon rapporto con la Fir: in quasi due anni io non ho mai potuto sedermi
con lo staff azzurro per lavorare insieme. Serve sinergia per far crescere il rugby italiano». Un concetto approfondito subito: «Ci vuole una struttura piramidale con la Nazionale
al vertice, sotto le due franchige, poi l’Eccellenza, l’U20 e via via scendendo. Dalla base fino in su si deve lavorare uniti per lo stesso scopo e invece uno va da una parte e uno dall’altra. Se le cose continueranno così allora la Nazionale dovrà attendere ogni due anni la Scozia a Roma per vincere una partita». Il suo Galles dieci anni fa era nelle stesse condizioni:
«Tanti club isolati. Poi hanno fatto le franchige e sono venuti 3 Gran slam nel 6 Nazioni
e la semifinale in Coppa del mondo».
La chiusura è ancora del presidente: «Voglio ringraziare i giocatori per la grande partita.
In settimana ho avvisato i loro procuratori che chi vuole restare deve pensare a una notevole riduzione dello stipendio: sto preparando il budget della nuova società da presentare entro il 14 maggio e questi tagli sono necessari. Una situazione difficile ma loro hanno comunque giocato con grande professionalità».

4 pensieri riguardo “Aironi, coach Phillips saluta e indica la via: “Fate come il Galles””

  1. ….prima Green, adesso Phillips, ma allora queste voci di una FIR latitante con le franchigie forse forse è vera… questa FIR di stampo sovietico esiste… grandi parole coach Phillips, buona fortuna per il futuro…

  2. grande uomo e ottimo coach phillips..grazie per il lavoro svolto che ha contribuito notevolmente al miglioramento del livello base dei giocatori da nazionale, lanciando anche qualche giovane di belle speranze..thanks coach phillips!

  3. Le cose semplici ed evidenti sono patrimonio degli intelligenti. Oltre alla fuga dei cervelli in Italia sembra stia andando di moda la frantumazione dell’intelligenza ovunque si manifesti come risorsa e il pericolo è che….gli supidi e incapaci prevalebunt!

  4. Penso solo bene di te, signor Rowland Phillips. Grazie di tutto. E saluta quell’altro galantuomo e fior di professionista di Gruff Rees. Un altro che, in fatto di skills, ha fatto di più in 8 mesi che tutte le accademie nella loro storia messe insieme.

Scrivi una risposta a Bruno Giovetti Cancella risposta

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