Bortolami, Tonni e Brunel: parole sul caso-Aironi

Marco Bortolami, da La Gazzetta dello Sport
«Siamo neri e preoccupati—dice capitan Marco Bortolami — perché sappiamo come sono state gestite queste situazioni in passato. Ci sentiamo traditi da un progetto che doveva dare garanzie. Il solo incontro con la società sulla situazione è stato mercoledì e Melegari ci aveva prospettato una soluzione positiva al 50%, evidentemente con troppo ottimismo. A oggi abbiamo ricevuto regolarmente gli stipendi, ma vogliamo certezze entro la prossima settimana per le ultime tre partite stagionali. Il mio contratto? Ho ancora un anno, temo sia carta straccia”

Franco Tonni, da La Gazzetta di Mantova
«Ben venga il bando – provoca il general manager Franco Tonni – è la risposta stessa a chi quel bando l’ha emesso. Voglio proprio vedere chi si presenterà e chi esporrà la propria vincente managerialità. La decisione della Federazione va nella direzione sbagliata per l’intero movimento rugbistico italiano». Tonni poi svela quella che potrebbe risultare una pietra dalla quale riprendere le fila della storia degli Aironi: «Il presidente Silvano Melegari ha già assicurato la fidejussione per il terzo anno di Celtic League, quindi non reputo neppure corretta la decisione della Fir».

Jacques Brunel, lancio ANSA
”Quella di oggi non è certo una buona notizia, ma non credo che ci sarà molto da temere, non ci sarà un esodo. La federazione troverà una soluzione, il rugby italiano è in ascesa ed altre realtà si faranno avanti per candidarsi”.

8 pensieri riguardo “Bortolami, Tonni e Brunel: parole sul caso-Aironi”

  1. 3 dichiarazioni 3 posizioni diverse. Ecco questo è un po il problema di fondo degli Aironi attualmente. Soddisfare tutte le parti in un momento di crisi che colpisce non solo il rugby italiano ma anche la società italiana. Il problema Aironi è un pò lo specchio dei problemi italiani. Un presidente che dice va tutto bene Melegari-Berlusconi-Monti. Un general manager Tonni-Marcegaglia-Camusso che non piacciono le soluzioni prese. Il CT della nazionale J.Brunel-Napolitano che rassicura sulla sittuazione e chiama tutti quanti a tenere duro e che l’italia-rugby è in ascesa. Infine i giocatori-italiani che forse non sanno neanche se riescono ad arrivare alla fine della stagione-fine mese.

    Che tristezza. Che rabbia.

    1. Probabile, ma dovrebbero spiegare che garanzie economiche e di programmazione dia Parma, con una squadra in difficoltà tecnica ed economica e un’altra sparita dall’Eccellenza.
      È uno scandalo che si pensi a Parma, che è un’opizione valida solo in quanto “casa” di Dondi.

      1. Il fatto che le parmensi si siano a mano a mano ritirate dagli Aironi, mi è sempre puzzato di bruciato. Penso che alla fine si farà una franchigia a Parma, con un maggiore coinvolgimento della FIR sia in termini economici che tecnici. Magari riducendo contributi a Treviso in cambio di una maggiore libertà d’azione. Certo, stiamo facendo un po’ i conti senza l’oste, non sappiamo fino a che punto Treviso è disposta ad accettare questa situazione.

  2. Brunel il rugby italiano è in presunta ascesa da 12 anni, temo che di questo passo ci sarà uno schianto…

    1. Le pantegane pensano che invitando una nutria si elevi il livello del party, in realtà aumenta solo il consumo di formaggio. Almeno l’altro giocava a golf, faceva i cazzi suoi e stava zitto. E occhio che le nutrie non sono meno fameliche dei ratti.

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