La rivoluzione-controllo che la FIR vuole imporre a Treviso e Aironi

La voce circola da almeno una decina di giorni: dietro la burocratica frase di una “delibera in merito alle due formazioni italiane partecipanti al Rabodirect PRO12” contenuta nel comunicato ufficiale FIR che annuncia il consiglio federale di venerdì si  nasconde una vera e propria rivoluzione per il rugby italiano.
Il presidente Dondi vuole far approvare al Consiglio Federale un contributo fisso di 2 milioni di euro a testa per Aironi e Benetton Treviso. Non ci sarà più il contributo del 60% degli stipendi degli atleti di interesse nazionale, anche perché quella lista verrebbe cancellata.
Il bicchiere mezzo pieno? Le due franchigie conoscerebbero esattamente fin dall’inizio della stagione i finanziamenti messi a loro disposizione.
Il bicchiere mezzo vuoto? Il controllo totale (leggi pressoché divieto) della FIR per i trasferimenti dei giocatori da una franchigia all’altra, solo gli stranieri ne sarebbero esclusi. E in questa situazione di monopolio di fatto i primi a soffrirne sarebbero gli stipendi degli atleti.

11 pensieri riguardo “La rivoluzione-controllo che la FIR vuole imporre a Treviso e Aironi”

  1. possiamo dire addio al 6N se così viene fatto. Benetton non ci starebbe in nessun modo versare 2 milioni di Euro alla Fir. Se ne è già andato dagli altri sport ci mette un secondo ad andare via dal Rugby

  2. Edizione Dondiana dei 30 denari per tradire Gesu’. Con 2 milioni di euro, comprano strutture, giocatori, e quant’altro e io che ci metto il resto per competere ad alto livelloo mi faccio mettere i piedi in testa da questi genovescozzesi che mi diranno anche quando posso pisciare? Ho 58 annidi eta’, il primo pallone ovale l’ho preso in mano a 4 anni e me ne sono innamorato, di lui, dei giocatori che ho conosciuto, grandi persone prima che giocatori, dei dirigenti che si rompono il c..o per fare andare avanti le societa’, dei tifosi impareggiabili a sostenere le loro squadre anche nei momenti difficili.
    Ma adesso BASTA!!!!!!!!!!!! Preferisco passare il tempo che mi resta con mia moglie

    1. sono un tuo coetaneo che purtroppo ha conosciuto il RUGBY in età molto adulta.condivido il tuo pensiero non dire basta porta anche la tua moglie alle partite come faccio io ciao

  3. @paolo, ma il principio del controllo della FiR sugli scambi interni non c’era gia’ nel capitolato accettato e firmato dalle celtiche?

    Il contributo di 2mln da invece piu’ liberta’ alle squadre. Vediamo come la useranno. L’eliminazione delle liste e’ da valutare.

    Cioe’, se l’ho capita bene, non cambia nulla, eccetto che la FIR viene incontro alle esigenze di pianificazione delle celtiche.

  4. sì, esisteva già (pur se contestato: un dei problemi è che a differenza di altre federazioni che impongono “controlli” simili, da noi la FIR non è una parte del contratto. In NZ, per fare un esempio il giocatore firma anche con la NZRU, da noi no. Il contratto prevede come due sole parti l’atleta e il club). però il principio interessava solo gli atleti finiti nella lista dei giocatori di interesse nazionale, ora verrebbe esteso a tutti indistintamente.

  5. Sinceramente non si capisce dove vogliono arrivare. Certo e’ che non si vede + una partita Italiana di Rugby e con queste nuove formule e’ sparito l’interesse Se poi si stancano anche i Benetton allora stiamo freschi davvero Buona parte dei dirigenti finanziatori non ci sono + L’impressione e’ che stiamo sempre peggiorando questo dall’esterno mentre in FIR magari sono tutte rose e fiori Mah! Godiamoci intanto le sconfitte al 6N.
    Scozia a parte si spera.

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