La Scozia e la sindrome italiana

Che ci facciamo noi qui? L’italica questione plana sulle highlands, come ci racconta Duccio Fumero su Rugby 1823

Cosa c’entrano gli Aironi con la Scozia, vi chiederete. Per rispondervi basta leggere cosa scrive l’opinionista british Neil Drysdale sul sito della tv STV. Drysdale, infatti, si chiede una cosa che qui da noi ci siamo chiesti per anni: “a cosa serve la partecipazione dei nostri club in Europa, se sappiamo solo perdere?”. Giocare con Edimburgo e Glasgow è, secondo l’STV, una vittoria sicura (per gli altri). Come pensavano anche a Biarritz, fino a pochi giorni fa.
Le Highlands come la Val Padana, Edimburgo come Roma, il Murrayfield come Monigo. Per anni in Italia si è discusso sulla reale utilità di mandare i nostri club in Europa, tra Heineken e Challenge Cup, dove da Treviso e Roma, da Rovigo a Viadana erano solo umilianti sconfitte. L’apporto italiano al Vecchio Continente si riduceva, quasi sempre, a decidere chi, tra le avversarie, avrebbe portato a casa il punto di bonus offensivo e chi no.
Dubbi che, ora, colpiscono anche la Scozia. Edimburgo e Glasgow per l’ennesimo anno stanno raccogliendo ben poco in Heineken Cup. La squadra della capitale ha perso tre match su tre in un girone non certo di ferro, con Castres, Northampton e Cardiff, mentre i Warriors hanno saputo vincere un solo incontro con Newport, perdendo poi con Tolosa e London Wasps. E non va molto meglio in Celtic League, dove su 19 incontri le due scozzesi ne hanno vinti otto.
E qui arriva l’affondo pesante di Neil Drysdale e qui entrano in gioco gli Aironi. “Se fosse un semplice discorso di favoriti e non favoriti della Coppa, allora una potrebbe liquidare la sconfitta di Glasgow con Tolosa per 28-16 come una semplice sconfitta onorevole. La squadra francese, definita da Lineen (coach del Glasgow) “gli All Blacks dell’Emisfero Nord” hanno un budget e una squadra che gli scozzesi possono solo sognare. Eppure, solo 24 ore dopo lo scontato risultato di Firhill, arriva la notizia che gli Aironi – che ancora non hanno vinto un match in Magners – hanno battuto Biarritz 28-27 in un match esaltante in Italia. In tutta Europa ci sono state battaglie e risultati inaspettati in uno degli eventi clou del rugby, tranne che in Scozia, dove vincere è considerato un optional”. Parole durissime, che premiano gli Aironi e umiliano Glasgow ed Edimburgo. E che, viste da qui, fanno sorridere.
Rileggetele, e al nome Aironi sostituite Scozia e a quello di Glasgow l’Italia. Non vi ricorda tutti i discorsi che da tempo facciamo sulla capacità scozzese (come nazionale) di vincere sfide in cui sono underdogs, mentre l’Italrugby si accontenta di onorevoli sconfitte? Ogni mondo è Paese e Aironi (e Treviso prima di loro quest’anno) hanno dimostrato agli scozzesi (ma anche a noi) che non sempre chi è più debole deve accontentarsi di perdere bene. Ma si può, ogni tanto, provare a vincerla qualche partita.

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