Famiglie in ginocchio e affetti distrutti: il rugby prova a metterci una pezza

Ricevo e pubblico

Si rende noto che giorno 6 luglio 2012 alle ore 20.00, presso il Campo da Rugby della Societa’ CUS ROMA in Via di Tor di Quinto, 64 Roma, si terrà un match di rugby intitolato “Una Meta per la Libertà” .

L’evento-manifestazione, creato a sostegno dello sconvolgente caso di mamma Federica Puma è stato promosso e realizzato dal mondo del Rugby, tra cui ruoli fondamentali quelli della Rugby Primavera, la Notabila ASD Roma Rugby e l’appoggio fondamentale del Presidente Ing. Nasciuti del CUS Roma e l’associazione “Donne per la Sicurezza” (presidente Barbara Cerrusico). In campo scenderanno il Team “Mamma Portami Via” e il Team “Ridateci i nostri figli” !

L’evento non è a scopo di lucro e quindi è aperto a tutti; si sottolinea che l’unico fine è la solidarietà e la sensibilizzazione per liberare la bimba di sette anni rinchiusa ingiustamente in una casa famiglia della zona Cassia di Roma ormai da più di sette mesi! Molte altre associazioni hanno aderito alla manifestazione tra le quali “Riprendiamoci La Notte”, “Gruppo Imago” e “CAD Sociale”.

Sono sempre più numerose, purtroppo, le segnalazioni di disagio familiare che vedono coinvolti bambini e genitori. Mamme e papà sottratti all’affetto dei figli, figli sottratti all’affetto dei genitori. Una vera e propria “strage” di affetti che, sempre più spesso, disintegrano famiglie che potrebbero essere recuperate. Leggi inadeguate, interpretazioni claudicanti di vecchie norme e regolamenti desueti, malanimo dei pubblici ufficiali, connivenze e complicità ai vari livelli istituzionali quando vere e proprie organizzazioni devianti con scopi criminali, sono i responsabili di autentiche sottrazioni e sequestri di minori, a scopo di lucro, in strutture compiacenti che ottengono dallo Stato enormi finanziamenti per la sopravvivenza, spesso come nei lager, di ogni bambino che si trasforma in affare quotidiano con cifre da capogiro.

Nel caso specifico stiamo cercando di far sentire la voce del popolo italiano, una voce che dice ” NO!” e “BASTA!”, un coro che grida “LIBERATE LA PICCOLA BEATRICE!”. E’ assolutamente intollerabile che una bimba desiderosa semplicemente di stare con la sua mamma, com’è naturale che sia, ne debba essere forzatamente separata.

Se è vero, come è vero, che la Giustizia è essere amministrata “In Nome del Popolo”, noi Cittadini Italiani, intendiamo far sapere a chi ci rappresenta nei tribunali, che

Desideriamo e Ribadiamo

che la bimba venga restituita da subito ed immediatamente alla sua mamma, FEDERICA PUMA , al fine che la stessa possa continuare a crescerla ed accudirla, come ha già fatto ininterrottamente dalla nascita per 7 anni (e prima ancora nel suo grembo per nove mesi), sino a quell’infausto 14 dicembre 2011.

A sostegno di tale assurdità, molti uomini del rugby, ex professionisti di quello che, più che uno sport, è una disciplina di vita, hanno deciso di scendere in campo per Federica e Beatrice, per quella che era l’Italia dell’elmo di Scipio, per difendere i suoi bambini, quelli che, un domani saranno, speriamo, l’Italia che Fu, l’ITALIA CHE è DESTA !

Rugby-Men dai 25 ai 50 arriveranno da tutta Italia per giocare un test match al fine di liberare la bimba carcerata, il team “MAMMA PORTAMI VIA!” sfiderà il team “RIDATECI I NOSTRI FIGLI” per la prima volta ma con l’intento di farlo ogni anno finchè le leggi in materia non verranno cambiate, finchè le famiglie italiane oltre che hai doveri non avranno assicurati anche i diritti!!!

Guerrieri e Gladiatori della palla ovale faranno il primo, il secondo ed il terzo tempo, quest’anno come i prossimi anni, solo per raggiungere questa meta !!!!
Ricordate un rugbista mette la faccia dove molti non hanno osato mettere i piedi !

2 pensieri su “Famiglie in ginocchio e affetti distrutti: il rugby prova a metterci una pezza”

  1. Ottima iniziativa. E’ la voce di una società civile, che pensa seriamente di esserla …. civile.
    Che non si vuole sottomettere alla burocratica e farraginosa macchina di uno stato, più attento alla asetticità della norma, che al suo contenuto emozionale.
    Troppe volte sappiamo d’intervneti eseguiti sulla carta. Non é da Nazione evoluta questo, piuttosto da Nazione che si dimentica troppo spesso dei sui cittadini, che hanno sentimenti tali che hanno permesso di fondare la Nazione stessa..
    Non é soltanto mettere la faccia dove altri non metterebbero neppure il piede. E’ essere convinti di quella responsabilità e farla propria in ogni momento della propria vita.
    Forse per questo il rugby e ciò che rappresenta non é considerato e a volte schifato.
    Per il senso di responsabilità a tutto tondo che si porta addosso come il vestito buono e non solo la domenica, ma ogni giorno.

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