La Tessera del Tifoso, ma declinata in forma ovale

dall’ufficio stampa FIR

Parte il progetto “carta ufficiale” per i tifosi dell’ Italrugby, che assumerà la denominazione  “Azzurro XV” a sottolineare l’intento di costruire e privilegiare  una comunità legata dalla passione comune per il rugby.

Tutti coloro che acquistano via internet abbonamenti o singoli biglietti per le partite allo Stadio Olimpico di Roma (Cariparma Test Match di novembre con gli All Blacks ed RBS 6 Nazioni 2013) riceveranno gratuitamente a casa la nuova tessera magnetica “Azzurro XV”, che in futuro potrà essere utilizzata al momento dell’acquisto di nuovi eventi organizzati da FIR,  sia via internet che nelle ricevitorie LIS (elenco su listicket.it), per farvi caricare i titoli d’accesso agli stadi.

Nell’area  dedicata ad “Azzurro XV”, che verrà presto lanciata sul sito ufficiale della FIR http://www.federugby.it, verranno sistematicamente comunicate le iniziative intraprese a favore dei possessori della carta.

Nota: FIR precisa che “Azzuro XV” non è una carta di debito o credito e non è legata ad alcun istituto bancario

Maurizio Martucci per IlFatto.it

(…)  non c’entra col proibizionismo da stadio e le misure anti-degenerazioni calcistiche. Niente black list, niente filtro preventivo in Questura, niente obbligatorietà per abbonamenti e biglietti in trasferta. E nessun vincolo con capziosi circuiti di credito al consumo. Perché è semplice, gratuita, indolore. Si mettano subito l’animo in pace Tar, Antitrust e Garante della Privacy, non dovranno deliberare accertamenti né correttivi: il rugby non è il football, c’è il terzo tempo e i tifosi non sono al microchip, con servizi bancari venduti per colorita passione di curva e tribuna.

Autonomamente, senza scomodare l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, la Federazione Italiana Rugby ha creato il fan-club Azzurro XV+ con omonima fidelity card, strumento (facoltativo) per fidelizzare i rugbisti in una comunità d’intenti a palla ovale. In sostanza, un restyling della tessera del tifoso: “vuol rappresentare – dicono i promotori – la moltitudine dei tifosi, il sedicesimo giocatore che, dagli spalti, col proprio incitamento, contribuisce allo sforzo dei quindici in campo, unendo giocatori e tifosi di tutto il Paese”. Se la vuoi, la sottoscrivi, altrimenti niente. E fa lo stesso. Perché allo stadio, sempre se vuoi, c’entri comunque, in ogni settore, senza barriere, né gabbie: è la sintesi più facile (e felice) tra liberismo, etica sportiva e libertarismo.

La carta Azzurro XV+ funziona sul canale Listicket (Lottomatica, anche on-line) già per le sfide agli All Blacks della Nuova Zelanda (stadio Olimpico a novembre) e del 6 Nazioni (sempre a Roma, nel 2013 contro Francia, Galles e Irlanda). Previste azioni di comunicazione e marketing (priorità e agevolazioni su biglietti, merchandising e alberghi) con accesso nell’area ospitalità per brindare (a birra) nel third time. In pratica, una carta fedeltà simile alle membership dei football club di Premier inglese e Liga spagnola (cioè senza finalità di ordine pubblico e interposizione del Ministero). E per questo, lontanissima dalla nostrana tessera del tifoso di calcio. (…)
Altro che governance di sistema: il calcio (italiano) è lontano pure dalla cultura inclusiva e partecipativa del rugby (italiano), dove tutto è più naturale, vero e spontaneo. E dove persino i giocatori, lontani dall’abbaglio star system, senza temerlo cercano il contatto con avversari e tifosi, sia in campo, che dentro e fuori gli spalti. Perché “chi gioca in prima linea (dice il motto), si guadagna un posto in paradiso“.

11 pensieri su “La Tessera del Tifoso, ma declinata in forma ovale”

  1. ‘third time’ non si puo’ davvero sentire, oltre che in inghilterra non esiste proprio il concetto.

    sulla scheda, c’e’ in molti club e funziona, e risparmi carta e costa della spedizione. in se mi lascia indifferente.

  2. il problema non sta nella tessera, ma in listicket e il suo vergognoso modo di assegnare i posti basato su criteri che solo loro sanno
    io sto ancora aspettando di prenotare visto che adesso ti danno solo i posti in cruva bassi

      1. solo sul sito. volevo evitare di spendere 1 euro al minuto chiamando e soprattutto siamo in 5, dobbiamo fare due prenotazioni quasi contemporanee per cercare di esser vicini visto che si possono prendere solo 4 biglietti a testa

  3. mah io sono perplesso su queste iniziative che puntano ad avere un rapporto dei supporter come una squadra di club. In sintesi ci vedo il disegno filosofico “dondiano” di accentrare il massimo dell’interesse sulla Nazionale più che sul movimento di base, e dal mio punto di vista questa è un’impostazione sbagliata. La Fir non è SOLO la Nazionale, dovrebbe essere TUTTO il movimento rugbystico nazionale !!!

  4. e per fortuna che il Fatto dovrebbe essere l’archetipo del giornalismo d’inchiesta. Sembra un redazionale. Meno male che ci sonoi blog:-)

  5. Se dà vantaggi e agevolazioni ben venga. Anche a me però pare che l’iniziativa sia più che altro figlia della filosofia nazionale-centrica della FIR, come ha detto il Grande Capo.

  6. Avessero un minimo di decenza e di senso della realtà, dovrebbero darla a chi si abbona per la Celtic o i campionati e magari regalargli anche un biglietto dei tanti omaggio che distribuiscono. E’ che del deserto che avanza negli stadi di rugby gliene frega nulla. Se gli chiedi che ore sono, chiudono gli occhi ieratici e se la inventano, mica guardando l’orologio. Infatti ogni tanto Dondi arriva in ritardo alle riunioni, tipo quella del rifiuto della licenza viadanese. Capita anche ai migliori guru.

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