Eccellenza: la forza di Roma

Una società in difficoltà su più livelli, ma non sul campo. Di Raul Leoni per Il Corriere dello Sport

Il colpo di scena è da “thriller”, ma l’intreccio è da “noir”, il genere tradizionalmente più vicino al rugby. Il tutto ambientato al Tre Fontane, passato in poche ore da “porto delle nebbie” a teatro di un’impresa: grazie alla scintillante vittoria della Futura Park sull’ambizioso Petrarca. Incredibile, se si pensa che tutte le premesse erano contrarie al lieto fine. Tra i protagonisti dell’intreccio Nicola Leonardi, il capitano bianconero perfettamente calato nelle vesti dell’antieroe da “noir”.
PRIMO ATTO – Capitolo primo, la grana-stipendi: «Avevo partecipato a tutti gli incontri col presidente, sempre cercando un accordo sulle istanze della squadra». La svolta sabato mattina, tutti convocati da Abbondanza negli uffici di Spinaceto: due mensilità di ritardo, giocatori sul piede di guerra, un patron che si sente sotto assedio e reagisce attaccando. Questioni personali, accuse di scarso rendimento: molti si sentono toccati nell’orgoglio. Cose difficili da accettare, soprattutto da parte di una dirigenza che ha già messo in pericolo la finale nel Trofeo dell’Eccellenza: una lista compilata con faciloneria ed ecco vanificata la vittoria contro L’Aquila, che spalancava ai bianconeri l
fase decisiva: «Con la penalizzazione, ormai c’è poco da far calcoli: dobbiamo vincere sia sabato con la Lazio, sia nel ritorno con L’Aquila».
SECONDO ATTO – Archiviato con amarezza anche il secondo capitolo, c’è da raddrizzare una stagione soprattutto per Leonardi: grandi acquisti ad inizio stagione, poi l’infortunio, fuori un mese e la leadership in bilico. Ma tanta voglia di riscatto: «Eravamo tutti motivati, io più degli altri per i tanti anni passati a Padova». Dati alla mano c’erano da risolvere anche i problemi tecnici della Futura targata De Villiers: sterilità offensiva, idee confuse, passaggi a vuoto preoccupanti con avversarie sulla carta più deboli. E il coach sudafricano, che pure aveva annunciato a inizio stagione: «A Natale parlerò italiano», in realtà continua ad avere contatti solo con i ragazzi che si esprimono in inglese. Il capitano, però, fa autocritica: «Forse abbiamo faticato a capire cosa ci era richiesto e, comunque, questo è un campionato nel quale spesso vince chi ha più voglia e cattiveria». Col Petrarca sono stati i bianconeri: «Vero, ma stavolta abbiamo anche fatto il nostro dovere, e soprattutto pochi errori». Con un gioco strutturato, tattica basata sulla continuità del possesso, è bastato fare le cose semplici. La solidità difensiva e le fasi statiche, quelle non erano mai venute meno: «La compattezza del gruppo e la voglia di soffrire non si possono mettere in discussione». Ma c’è chi l’ha fatto, nella stanza dei bottoni: mossa azzardata che avrebbe potuto far saltare gli equilibri. «Poco importa – sorride il capitano – Noi ci divertiamo ugualmente e ora anche di più: continueremo a far la corsa su chi ci sta davanti».

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Racconto d’Eccellenza: Rugby Roma – Petrarca Padova (21-9)

Da Rugby Union Times

Al Tre Fontane stecca il Petrarca degli Azzurri decaduti (Palmer, Travagli e Marcato, senza dimenticare  l’indimenticabile Spragg) che sbatte contro il furore romano, non va oltre 3 pedate dalla piazzola e inizia il 2011 con una sconfitta che brucia.

Sbiaditi nelle idee, sebbene un indiavolato Acuna,  poco efficaci nella gestione del possesso,  nonostante un Palmer sempre attento, gli uomini di Presutti  impiegano addirittura più di 50 minuti per affacciarsi per la prima volta nei 22 metri romani: perché Travagli è arrugginito,  impreciso e  inutilmente rissoso; perché Walsh non illumina e attacca poco la linea; perché Marcato, ancora lontano parecchio dai livelli celtici,  non osa, mai, e si limita, sempre, a fare il compitino con i calci tattici al piede. Mettici poi una mischia clamorosamente inferiore per tutta la durata dell’incontro, considera l’incapacità di sfruttare gli errori di handling dei padroni di casa nonché  la superiorità numerica per il giallo a Manozzi al 60’, e la debacle è spiegata.

Sorride e festeggia invece la Rugby Roma.

Leonardi è folletto imprevedibile e preciso, Rawson e De Gregori macinano metri e piloni avversari, D’Apice dimostra sempre più affidabilità, German ormai è un pilastro insostituibile della mischia, Rebecchini (in meta al 75’) è una garanzia di voglia e ardore, Rodriguez confeziona giocate e geometrie (vedi meta di Varani al 36’), Saccardo merita assolutamente la chance celtica.

Gongolano dunque il coach De Villiers e l’ambiente romano, per 4 punti importante per modi, toni e contenuti.

Perché questo contro il Petrarca è un successo del gioco, degli automatismi finalmente consolidati, delle azioni multifase più concrete e meno leziose, del pallone vivo ad andamento svelto, della mischia pesante potente e efficiente, della difesa aggressiva  e dell’attacco eclettico, della classifica ritrovata.

Perchè questa contro il Padova è una vittoria del carattere, di un gruppo compatto, di un XV unito, professionale, fedele al proprio allenatore e soprattutto attaccato alla maglia nonostante le vicissitudini societarie (leggi stipendi arretrati e confronto nella giornata di oggi con reciproche accuse tra presidente e giocatori) e le lacune interne strutturali che sfalderebbero qualsiasi squadra.

Marco Ermocida

DICHIARAZIONI POST-GARA

Nicola Leonardi: è senz’altro la risposta che volevamo offrire. Ci tenevamo comunque a dire che non abbiamo trascorso un bel periodo, ma la reazione mostrata oggi è da sportivi, vincendo contro una squadra forte e indicata tra le favorite. Compattezza? Siamo partiti ad agosto ed il nostro gruppo era coeso già allora. Non ci interessano le critiche e le polemiche: vogliamo mostrare in campo di che pasta siamo fatti. Possiamo vincere con tutti. Cosa ci manca per essere una squadra da titolo? Nulla, l’importante è mantenere la concretezza.

Danie De Villiers: Chi ci segue da settembre sa che quella di oggi è stata una gran partita da parte nostra. Siamo contenti di come abbiamo reagito e orgoglioso di questo gruppo. Siamo in crescita. I primi segnali di risveglio si erano visti già nella trasferta di Prato, nonostante la sconfitta. Contento? Non al 100% perché non siamo riusciti a prendere i 5 punti. Ora comunque per me diventa più facile il mio lavoro perché i ragazzi mi capiscono, comprendono l’importanza della pazienza e della rapidità nel prendere decisioni. Il modo in cui questi giocatori hanno reagito mi rende felice.

Alberto Saccardo: La maggior parte delle squadre di rugby al mondo, passando un periodo simile, avrebbe reagito diversamente. E il modo in cui ha risposto questa squadra è l’orgoglio più grande.

 

Futura Park Rugby Roma v Petrarca Padova 21-9

Marcatori: p.t. 8′ c.p. Marcato (0-3), 22′ c.p. Marcato (0-6), 25′ c.p. Rodriguez (3-6), 28′ c.p. Rodriguez (6-6), 36′ m. Varani (11-6); s.t. 5′ c.p. Rodriguez (14-6), 10′ c.p. Marcato (14-9), 35′ m. Rebecchini tr. Vannini (21-9)

Futura Park Rugby Roma: Rebecchini; Varani (38′ p.t. Del Bubba), Manozzi, Myring, Pavan; Rodriguez (31′ s.t. Vannini), N. Leonardi; Saccardo, L. Persico, Damiani (17′ s.t. E. Leonardi); German, Boscolo; Rawson (31′ s.t. Rawson), D’Apice (37′ s.t. Martino), De Gregori (17′ s.t. Vigne Donati)

all. De Villiers.

Petrarca Padova: Marcato; Acuna, Ale. Chillon (22′ s.t. Neethling), Bertetti, Spragg; Walsh, Travagli; Palmer, Galatro (10′  s.t. Kingi), Ansell; Sutto, Cavalieri; Sodini, Gatto (46′ s.t. Gega), Fazzari (27′ s.t. Caporello)

all. Presutti.

arb. Bertelli (Ferrara)

Note – Cartellini: 21′ s.t. giallo a Manozzi. Calci: Vannini 1/1,

Rodriguez 3/5, Marcato 3/4; punti in classifica: Roma 4, Petrarca 0; man of the match: De Gregori.

 

Trofeo Eccellenza: Roma si sbarazza de L’Aquila

Dal blog di Alessandro Fusco uno sguardo sulla ex Coppa Italia e sulla netta vittoria della Rugby Roma su L’Aquila

Finalmente quattro mete e punto di bonus. Con la vittoria su L’Aquila per 34-8 nella fase eliminatoria del Trofeo Eccellenza (ex-Coppa Italia) la Futura Park Rugby Roma centra i cinque punti, per la prima volta in stagione, grazie alle mete realizzate in virtù di un deciso progresso nell’efficacia del proprio gioco. Nonostante le numerose assenze – soprattutto fra i tre-quarti – gli uomini di Daniel de Villiers hanno mostrato qualcosa che comincia a somigliare all’idea di gioco voluta dal coach sudafricano.
Grande ritmo, maggiore verticalità e linee di corsa efficaci, la regia di Rodriguez ha fatto il resto.
Partono forte i bianconeri con la meta al 5′ proprio dell’apertura di origine argentina trasformata dallo stesso Rodriguez al 5′. Per gli ospiti risponde Santavicca dopo 3′ in capo alla loro azione più bella. Due piazzati di Rodriguez e Paolucci fissano il 10-8 all’intervallo.
Nella ripresa esiste solo la Roma guidata dai propri avanti. Su tutti D’Apice, al ritorno dal primo minuto dopo l’infortunio, e German autori di una meta a testa come Gentili, entrato nei minuti finali. Soprattutto la segnatura di D’Apice, dopo aver rotto tre tentativi di placcaggio, ha entusiasmato gli spettatori, così come quella di German autore di una prova sontuosa.

Trofeo Eccellenza – Girone B – III giornata
Futura Park Rugby Roma v L’Aquila Rugby 34-8 (5-0)
riposa:
Mantovani Lazio
Classifica: Futura Park Rugby Roma punti 9; L’Aquila Rugby e Mantovani Lazio 2

Roma – Stadio “Tre Fontane” – sabato 11 dicembre 2010
Trofeo Eccellenza, Girone B, III giornata
Futura Park Rugby Roma v L’Aquila Rugby 34-8 (p.t. 10-8)
Marcatori: p.t.
5′ m. Rodriguez tr. Rodriguez (7-0); 8′ m. Santavicca (7-5), 24′ c.p. Paolucci (7-8), 30′ c.p. Rodriguez (10-8); s.t.: 2′ m. D’Apice tr. Rodriguez (17-8), 17′ c.p. Rodriguez (20-8), 24′ m. German tr. Rodriguez (27-8), 40′ m. Gentili tr. Rodriguez (34-8)

Futura Park Rugby Roma: Rebecchini; Scarnecchia (10′ s.t. Vigne Donati), Manozzi, Vannini, Pavan R.; Rodriguez, Leonardi N. (cap); Saccardo, Leonardi E., Damiani; German, Boscolo; Rawson (22′ s.t. Pietrosanti), D’Apice (22′ s.t. Martino), De Gregori (34′ s.t. Gentili)
all. De Villiers.

L’Aquila Rugby: Paolucci; Santavicca, Di Massimo, Giampietri, Francesio; Hostié, Collyer Bristow (10′ s.t. Menè); Vaggi, Zaffiri (cap),Cialone; Du Toit, Nicolli; Lombardi, Fagnani, Massafra (10′ s.t. Subrizi)
all. Di Marco.

arbitro: Vivarini (Padova)
g.d.l. Marchesin e Zanette (San Donà)

Man of the match: German (Futura Park Rugby Roma)