Un rumors clamoroso: Quade Cooper va a Tolosa?

Lo sostiene l’informatissimo sito francese Rugbynistere.fr. Il trasferimento dopo i Mondiali neozelandesi…

Le Stade Toulousain pourrait frapper un énorme coup sur le marché des transferts après la Coupe du Monde 2011. Il se murmure dans les bureaux du Midol que le club Rouge et Noir s’intéresserait au cas de Quade Cooper. Le demi d’ouverture australien qui avait failli accepter une grosse somme d’argent de la part d’une équipe de Rugby à XIII avait préféré rester à XV dans l’optique de la Coupe du Monde. Mais nul doute que le n°10 des Wallabies compte bien rémunérer son talent très rapidement.

Le Stade Toulousain est certainement un des seuls clubs capables de s’offrir un tel joueur. Véritable créateur, Quade Cooper se fondrait sans problème au collectif d’un Stade Toulousain en quête d’un 10 de renommée internationale…

Petit aperçu des capacités de Quade Cooper avec son Stop and Go et un résumé de match avec les Reds.

Un paio di maglie in più per L’Aquila

Da Rugbymercato.it

Continuano i problemi per L’Aquila Rugby 1936, che spera però di essersi lasciata alle spalle il momento peggiore. «C’è ancora molto da lavorare – ha però spiegato il presidente Romano Marinelli, intervistato oggi da Il Messaggero d’Abruzzo – prima di affermare che il peggio sia passato». Pur non spiegando quale sia la reale entità dei problemi che ancora affliggono la società neroverde, l’idea sembrerebbe quella di preparare la strada per un nuovo avvicendamento alla guida del club. «Spero per il futuro– ha proseguito infatti Marinelli – nell’arrivo di un presidente che conosca bene il rugby. Comunque non ho il timore per la parte amministrativa della società, perchè credo di saper ben gestire i conti. Possiamo concludere la stagione, visto che ho anticipato delle somme per andare avanti». Sarebbero dunque garantiti gli stipendi per la stagiona attuale: «Faremo del tutto per arrivare alla permanenza in questo campionato. Stiamo vedendo se c’è la possibilità di ingaggiare due elementi, perchè vogliamo potenziare la rosa a disposizione del tecnico Massimo Di Marco e del suo vice Massimo Alfonsetti. Ci salveremo». Sarebbero dunque in arrivo un pilone ed un trequarti, probabilmente stranieri, vista la disponibilità di visti.

Francia, Inghilterra e il Mondiale 2015

La solita bella analisi di Right Rugby

La notizia che in molti si aspettavano è arrivata: Jonny Wilkinson ha firmato un prolungamento di contratto che lo terrà a Tolone fino al 2013. Era solo questione di attendere l’ufficialità, dal momento che lo stesso giocatore aveva chiaramente fatto intendere di non volersi muovere dal sud della Francia. Il fatto è che la Rugby Football Union ha deciso e comunicato ufficialmente che nella nazionale inglese post World Cup 2011 verranno selezionati, “salvo limitate eccezioni”, solo gli atleti che militano nella Premiership, mentre Wilko da contratto ora ufficialmente siglato, passerà in Francia gli anni che separeranno l’edizione neozelandese da quella inglese della Web Ellis Cup.
E allora siamo giunti al riconoscimento che dopo il 2011 è ragionevole non ci sia futuro in nazionale per l’eroe del 2003? Chissà, le eccezioni alla regola sono sempre ammesse. Per il 2011 intanto il coach dell’Inghilterra, quel Martin Johnson suo capitano nel 2003 che non è certo un sofista della regìa arretrata (di cui si ricorda la mancanza di pazienza con cui ha accantonato la promessa Danny Cipriani), da tempo prima per necessità e poi forse per precisa scelta tattica schiera l’apertura Toby Flood che nel suo club, il Leicester Tigers, spesso si posiziona come primo centro lasciando l’apertura a Staunton. Chiaro si tratti di aperture dalle caratteristiche radicalmente diverse: Flood più “tattico” e rapido, adatto a giocare in linea scaricando e penetrando lui stesso, Wilkinson regista più arretrato, più “strategico”, per un gioco più “tradizionale” fondato sulla precisione e sul piede. Rimane il problema della sua fragilità, tanto da necessitare di una “spalla” di guardia che storicamente fu Mike Catt: nella realtà Wilko nasce come centro e fisicamente non si è mai tirato indietro, mentre Catt lo completava come regista avanzato sulla linea.
Tornando alle due opzioni radicalmente diverse nel gioco della nazionale inglese incarnate da Flood e Wilkinson, è chiaro che se l’obiettivo del coach è veder giocare i suoi come con l’Australia in novembre, la scelta non si pone nemmeno e non è favorevole al secondo cannoniere internazionale di tutti i tempi. Cui però il vecchio compagno Johnson potrebbe riservare un ruolo tattico da rilievo di caratura importante, col sangue freddo e l’esperienza per gestire i finali di partita. E magari chissà, qualora servisse quell’ultimo maledetto drop …

L’affaire Wilkinson ci consente tuttavia di trattarne un altro, più vicino a noi pur passando sempre per Leicester. Il nostro Martin Castrogiovanni, che delle Tigri è pilone, contrariamente ai colleghi di reparto AyerzaCole non ha ancora avuto una proposta per il rinnovo del contratto. Anzi, dalla dirigenza dei campioni d’Inghilterra s’alzano regolarmente alti lai contro il salary cap che renderebbe impossibile ingaggiare tutte le star internazionali indispensabili per competere nelle Coppe: messaggio che il nostro forte ma un po’ agè pilonepotrebbe aver interpretato come un benservito dopo i citati rinnovi dei colleghi. Dovendo scegliere un posto alternativo, il nostro vorrebbe trasferirsi ma non certo in Magners League, magari con la maglia di una delle due italiane. A quanto pare, Castro preferirebbe salpare per Parigi, dove il clan italiano è ben nutrito tra i due club dello Stade Francais e del Racing Metro, per non parlare di quello argentino. La notizia – giornalisticamente – è vecchia ma pur sempre attuale. Perché lì, solo per la compagnia? No, soprattutto perché conviene.
Castrogiovanni con i Tigers ha vinto, si è levato i cosiddetti sfizi (3 scudetti, per esempio), ha battagliato in Heineken Cup. Se è vero che il Top 14 è divenuto economicamente più ricco della Premiership dal punto di vista delle singole società, è consigliabile avventurarsi da quelle parti. Potrebbe addirittura finire dove sono i presidenti a mandare in campo una tigre accompagnata da un’amazzone, giusto per regalare un po’ di colore – meglio se rosa – al duro gioco del rugby.

Wilko il francese, ancora per due anni

Un’Ansa di ieri

Il mediano d’apertura della nazionale inglese di rugby, Jonny Wilkinson, ha prolungato di due anni, di cui uno con opzione, il contratto che lo lega al club francese del Tolone. Giunto al Tolone nel luglio 2009 dal Newcastle (prima divisione inglese, suo club di formazione), Wilkinson, 31 anni, ha messo a segno 302 punti nella sua prima stagione in Francia. Quest’anno ha gia’ realizzato 169 punti ed e’ il miglior marcatore della Top 14.

Castro a Parigi? “Io vorrei rimanere una tigre”

Martin interviene sui rumors degli ultimi giorni. Da rugbymercato.it

Nonostante le voci che lo vorrebbero sempre più vicino allo Stade Français, che gli avrebbero offerto circa 470.000 euro l’anno per trasferirsi nel Top14 (stando al Leicester Mercury) Martin Castrogiovanni sembra voler restare in Premierhsip: Leicester continua a rappresentare la prima scelta, nonostante il club non possa competere economicamente con le offerte francesi a causa del salary cap. «Al momento sono indeciso sul mio futuro perché non abbiamo trovato un accordo con il club» ha spiegato nuovamente lo stesso pilone proprio al Leicester Mercury alla vigilia di Natale. «Il mio agente ha avuto un primo incontro con il club e non è andato bene. Stiamo aspettando il secondo e confidiamo che quello possa andare meglio. Ho già detto prima che volevo restare qui e voglio ancora restare, ma ci sono un sacco di cose di cui parlare. Mi auguro che potremo farlo nelle prossime due settimane, in gennaio forse. Se non saremo in grado di accordarci, probabilmente me ne andrò, ma la mia prima opzione è restare qui. Ci sono un sacco di voci attorno al fatto che io avrei firmato qui o firmato là. Certo ho avuto delle offerte, non voglio mentire su questo. Ma se deciderò di partire, non sarà senza aver prima parlato con il Leicester. Se Leicester dirà: “No, non è possibile, noi no possiamo fare un accordo”, risponderò “Okay, guardiamo da qualche altra parte».

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L’agente di Castrogiovanni sarà a Leicester in gennaio per portare avanti le trattative , ma lo stesso director of rugby Richard Cockerill negli ultimi giorni è apparso molto fiducioso, riguardo alla possibilità  di trattenere a Leicester un giocatore simbolo della prima linea dei Tigers.