Alessio Sakara, tra arti marziali e una palla ovale (color Lazio biancoceleste)

Christian Marchetti per Il Corriere dello Sport

Per gli appassionati delle arti marziali miste il suo nome è leggenda. È esperto di pugilato, sanda e jiu jitsu brasiliano, ma soprattutto è l’unico fighter italiano inserito nel circuito
professionale Ufc, il più duro consesso agonistico al mondo. Eppure Alessio Sakara, “Legionarius” per i tantissimi fan, ammette di avere un “punto debole”: «Non ho mai corso tanto come da quando pratico anche il rugby. Nel mio sport non si corre».
Difatti il romano Alessio Sakara, 31 anni, il busto tatuato di simboli che parlano di radici e sacrificio, si sta allenando con la Lazio rugby. Anzi, è stato addirittura tesserato dal club e potrebbe anche giocare una partita amichevole. Ruolo? I suoi 185 cm per 84 kg, il suo indubbio valore nella lotta a terra, vanno bene per un terza linea. «Ho sempre amato il rugby. Poiché il mio preparatore atletico, Marco Paiella, da quest’anno lavora nella Lazio e tra i biancocelesti ci sono tanti miei amici come Livraghi e il capitano Mannucci, ho deciso di provare. Del resto, molti rugbisti all’estero si cimentano nella lotta per migliorare il proprio gioco a terra».
Il prossimo mese, Legionarius tornerà a Miami dall’American Top Team. Ha da preparare un match di Ufc in Canada. Non conosce ancora il nome dell’avversario e per il momento è impegnato in ben altre “competizioni”. «In palestra mi confronto spesso con i ragazzi della
Lazio. Negli esercizi per la parte alta del corpo li faccio rimanere a bocca aperta, ma loro sono impressionanti con le gambe. Da parte mia, col rugby sto crescendo moltissimo».
Non solo. Alessio ha due figli: Marco Valerio e Leonidas. Il primo ha appena tre anni «ma sembra ne abbia già cinque. A settembre lo iscriverò nelle giovanili della Lazio. A sei anni, non si scappa, inizierà con la lotta». Adele, la signora Sakara, è già rassegnata: «Ammetto che si preoccupa molto, tuttavia sprona sia me che i nostri figli. Nella vita qualsiasi difficoltà può essere affrontata. È il mio spirito, e quello della nostra famiglia».

Dalle aule dei tribunali ai campi con le grandi H: nasce la nazionale degli avvocati

da Il Gazzettino di Udine

La meta (è proprio il caso di dirlo) è decisamente ambiziosa, ma gli avvocati delle province di Udine e Pordenone potrebbero giocare (e anche in questo caso è proprio il caso di dirlo…) un ruolo importante per il suo raggiungimento. Sta infatti nascendo la nazionale italiana di rugby degli avvocati e dei praticanti forensi.
Il progetto prevede, nel breve termine, la disputa di alcuni incontri preliminari in luoghi e
date ancora da definire (ma verosimilmente nel Triveneto ed entro la fine del prossimo mese di settembre), per giungere così alla disputa, nella primavera del 2013, di un primo test contro l’omologa Sezione francese. Si tratterebbe – secondo le intenzioni di questo ambizioso progetto -di un primo passo verso la costituzione di un vero e proprio “Sei
Nazioni forense” al quale dovrebbero partecipare quindi – oltre a Italia e Francia – anche Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia, che dovrebbe essere inserito nel ricco palinsesto di competizioni amatoriali che ogni anno fanno da corollario al “Sei Nazioni” delle nazionali assolute di rugby.
L’appello viene quindi rivolto a giocatori, ex giocatori, ma anche ad appassionati di rugby che siano anche avvocato o praticante. Il referente per le realtà forensi friulane è Stefano Corsini, con studio a Pordenone in viale Marconi 63 (e recapiti secondari a Portogruaro e Conegliano). Per informazioni e “candidature”, telefonare allo 0434 521195 (e-mail: info (o avvocatocorsini.it)

L’Heineken Cup va in Belgio: il 20 ottobre a Bruxelles si gioca Saracens-Racing Metro

Il 20 di ottobre l’Heineken Cup sbarchera’ in Belgio. Lo stadio “Roi Baudoin” di Bruxelles ospitera’ infatti la gara tra Saracens e Racing Metro, valida per la pool 1 del torneo.
E’ la prima volta che una sfida del massimo torneo continentale per club viene giocata nella capitale belga. O quasi. Perche’ in quello stesso stadio nel dicembre 2009 si doveva giocare Stade Francais-Ulster. A farla saltare all’ultimo momento fu una fittissima nevicata, e la partita venne poi giocata a Parigi.

Jacques Brunel, un ct da palio (di Siena)

da Il Corriere di Siena

Una notizia che farà certamente piacere agli appassionati senesi dei rugby è la presenza del tecnico della Nazionale maggiore, Jacques Brunel, al Palio d’agosto. Il tecnico guascone ha accolto l’invito formulato dall’Associazione Siena Re 2000 e soggiornerà nella nostra città insieme a Philippe Berot, suo vice con delega ai trequarti, e Gino Troiani, general manager della squadra azzurra.
Il programma deve ancora essere definito nei particolari; è comunque previsto un incontro con tecnici, giocatori e appassionati.

Video: la haka fa capolino alle Olimpiadi. Ma a farla sono le donne del calcio (neozelandese)