Qualche ora fa l’annuncio dell’Inghilterra, che dal prossimo settembre lascerà la Nike per passare a Canterbury, che per quattro anni grifferà le divise della nazionale con la rosa rossa sul petto.
Ora dall’Argentina arriva l’annuncio che tutte le nazionali biancocelesti “passano” alla Nike, abbandonando così lo storico accordo con Adidas.
La “marca con il baffo” vestirà anche il Pampas XV, la squadra argentina che prende parte alla Vodacom Cup in Sudafrica. Un accordo, quello tra la federazione di Buenos Aires e Nike che parte subito: la Vodacom Cup infatti inizia già questa domenica.
E l’Italia? L’Italia da luglio….
Categoria: Bussiness e soldi
E l’Inghilterra vestirà Canterbury. Per quattro anni.
Cittadini, la Puma e quell’imbucato di Barbieri…
Una storia buffa ma che fa pensare pescata dal blog lamischia…
I rugbisti questi testimonial sconosciuti, oseremmo dire. E’ vero, hanno il physique du rôle dell’uomo che non deve chiedere mai e poi quell’aurea di bravi ragazzi onesti e leali aiuta a vendere il prodotto. Il problema è che se non li conosci rischi di confonderli. Uno vale l’altro, tanto sono tutti grossi e muscolosi e un po’ frigoriferi.
Prendete Lorenzo Cittadini, pilone destro del Benetton Treviso e della nazionale azzurra. Francamente oltre i confini di Ovalia non è un volto noto come può esserlo, per dirne uno, il Castro nazionale spezza cucchiai di legno. Lorenzo Cittadini ha un contratto di sponsorizzazione con il brand d’origine tedesca PUMA. Questa è la pagina che la PUMA gli ha dedicato (alla fine dell’articolo c’è uno screenshot). Una bellissima foto, una raffazzonata e striminzita biografia ad affiancare una sorta di fototessera e poi una foto con una didascalia “Vincitore di Coppa Italiana, Supercoppa e Campionato 2010″. Tutto bene e tutto giusto? Neanche per idea. Il soggetto ritratto in foto, infatti, non è il massiccio pilone Cittadini, ma il suo compagno di squadra e di nazionale Robert Barbieri. Insomma uno vale l’altro per il marketing della Puma?
Qualcosa di cui sorridere e basta? Potrebbe essere. Ma provate a controllare chi è Lorenzo Cittadini per DATASPORT.IT SPORTMEDIASET.IT e addirittura per PLANETRUGBY.COM ? (…)
Rugby e soldi (che non ci sono): Otago in liquidazione!
Una storia di 126 che finirà venerdì. La federazione neozelandese ha infatti annunciato che quel giorno l’Otago Rugby Football Union verrà messa in liquidazione e l’ITM Cup perderà una delle sue più gloriose protagoniste.
I numeri dei bilanci sono impietosi: il rosso è di oltre 2 milioni di dollari neozelandesi (poco meno di un milione e 300mila euro). Disastroso l’ultimo anno, con quasi 900mila dollari neozelandesi di perdita. Quindi la decisione della NZRU di messa in liquidazione, ma la federazione tiene subito a precisare che gli Highlanders, la franchigia di Super Rugby che si riferisce alla regione di Otago non verrà in alcun modo interessata dalla cosa perché ormai è una entità completamente separata, quantomeno da un punto di vista legale e amministrativo.
La decisione – “dolorosissima”, così l’ha definita il CEO della federazione di Auckland Steve Tew – è stata presa per salvaguardare le altre realtà rugbistiche della regione.
La RFU interverrà economicamente per pagare i salari e occuparsi dei contratti in essere.
Sei Nazioni, il main sponsor (RBS) sempre più in rosso: – 2,3 miliardi
Royal Bank of Scotland è rimasta in perdita per il quarto anno consecutivo nel 2011, e ha anche aggravato il passivo a 1,99 miliardi di sterline, circa 2,3 miliardi di euro, rispetto ad un rosso da 1,12 miliardi nel 2010.
Come per altri grandi istituti di credito il dato risente dei pesanti deprezzamenti subiti sui titoli di stato della Grecia detenuti in portafoglio. Ed è anche il quarto anno consecutivo in rosso da quanto Rbs è diventata a controllo pubblico a seguito di un costoso salvataggio da parte dello stato britannico, nel 2008.
E le prospettive non lasciano presagire nulla di esaltante. “Le difficoltà economiche e regolamentari proseguiranno nel 2012”, ha affermato la banca nel comunicato con i risultati di bilancio. Le priorità per i mesi a venire sono sul rafforzamento del bilancio e sulla dismissione delle attività ritenute più a rischio.

