Nel Tinello di Vittorio Munari arrivano i British & Irish Lions 2017!

Warren Gatland ha annunciato il gruppo dei 41 giocatori che a giugno saranno impegnati in Nuova Zelanda per l’attesissimo tour della selezione britannica contro gli All Blacks e non solo: sono 10 tra campioni del mondo, franchigie di Super Rugby e altre formazioni le partite che vedranno protagonista il XV in maglia rossa.
Qualche assenza inaspettata (Hartley e Heaslip), qualche presenza non così scontata (Te’o) e solo due scozzesi: ne parlo con Vittorio Munari. Kick-off!

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30 pensieri su “Nel Tinello di Vittorio Munari arrivano i British & Irish Lions 2017!”

  1. A me più che Hartley tra gli inglesi continua a stupire l’assenza di Launchbury, considerando come ha giocato il 6n e che Kruis si è saltato mezza stagione per infortunio.
    Dietro la parola d’ordine mi sembra “multifinzionalità”, considerando che praticamente tutti coprono almeno due ruoli (ma come ho già detto, ha portato Nowell, quindi Gatland ha il mio voto) 🙂

  2. AB gobbi ovali, ma questo lo sapevamo già.

    A Parra fa ancora male la testa dal 2011.

    A me il Kilorebbi di Gatland non piace, comunque nel 2013 strappò un 2-1 ad una delle Australie peggiori che si ricordi.

    Spero in una bella serie combattuta.

    Vedremo.

  3. Per me Launchbury, Haskell e Zebo.
    Ma tanto avranno 27 infortunati da rimpazzare e l’ultimo test chissà chi sarà in campo.

  4. Sono d’accordo su Ringrose, che avrà tempo per rifarsi abbondantemente, e su Hartley che non mi hai mai convinto fino in fondo (ed oltretutto, visto il caratterino, potrebbe innervosirsi e combinarla grossa contro gli AB). Ma su altre scelte sono perplesso. Capisco il discorso su Russell, ma fino ad un certo punto, perchè, se sosteniamo la tesi che viene chiamato chi ha dimostrato di essere più in forma negli ultimi mesi (vedasi Heaslip, che io mi sarei portato eccome!), allora mi si deve spiegare cosa ci faccia Biggar tra i convocati, dato che sta giocando male da novembre. Discorso simile per Gray che, al momento, appare più affidabile di un Kruis che ha giocato pochissimo. Poi passiamo ai gusti personali ed allora aggiungo che Youngs non mi ha mai convinto appieno, mentre un Laidlaw ha esperienza e lucidità tali da poter reggere un confronto con i neozelandesi. La sensazione è che Gatland abbia voluto fondare la squadra sul doppio blocco Galles-Inghilterra, più gli “usati sicuri” (passatemi l’espressione) dei verdi. Ma secondo me ha un po’ esagerato a ‘sto giro e, se dovesse rendersi necessario richiamare in corsa qualche escluso, potrebbe dover scontare più di un malumore in spogliatoio. Per dirne una, se fossi in Laidlaw e venissi convocato a metà tour, gli risponderei picche.

    1. Noto ora che non ha chiamato Brown, ma in compenso s’è portato Daly-Joseph-Watson, scartando May e Zebo. Mah! D’accordo invece su Nowell che sta disputando una splendida stagione.

  5. Su Russell io sono d’accordissimo, giocatore piacevole quanto si vuole ma a me oggi come oggi a me almeno darebbe poca tranquillita’ in un impegno come questo. Sexton e Farrell gli mangiano ancora oggi in testa, Biggar se recupera anche…e non sarebbero gli unici per me a stargli davanti.
    Alla fin fine epr me Laidlaw e Gray sono le uniche assenze scozzesi di peso. Io Laidlaw l’avrei portato per Youngs ma mi sa che se Murray non recupera rientra in corsa, su Gray…dura eh, gia’ Launchbury fuori…e per me se Kruis recupera ci sta tutto che sia dentro.

    Piuttosto mi perplime un Sinckler per un Fagerson, tenuto conto che Nel e’ infortunato. Questione forma: io concordo che la forma e’ chiave e secondo me Kruis e Payne sono anche li’ perche’ avendo saltato parecchio della stagione ma essendo rientrati possono assicurare una freschezza maggiore.

    Su Hartley…io ho una mia idea e che in un tour come questo devi portarti dietro anche i brutti ceffi, quelli che son pronti a render pan per focaccia se necessario! Hartley ed Haskell io li vedevo dentro in questo senso, andavan bene per le aprtite di avvicinamento con le Provincie ed i Maori per far capire che non erano li’ a farsi picchiare nel caso ce ne fosse bisogno.
    Tanto se squalificati chiami un altro poi.

    Ringrose: saro’ di parte, ma secondo me andava portato ed io Te’o non lo concepisco, o meglio diviene chiaro che Gatland puntera’ al Warrenball ed allora in bocca al lupo.

    Comuqnue di questi al primo test non ne arriveranno alcuni, infortuni ora nel finale di stagione o con “bounty” nelle partite di preparazione qualcuno non ci sara’…un nome su tutti: Sexton. E Graham Henry ha ragione, preparazione troppo intensa, con troppe aprtite ravvicinate, come spesso ormai per i Lions cosa dettata dalla programmazione commerciale piu’ che sportiva.

    1. “Biggar se recupera”
      “se Kruis recupera”
      Aggiungici Joseph che ha giocato poco e Halfpenny non in grandissima forma e in più col discorso Top14…mi pare che i rischi comincino ad essere più d’uno…
      Su Fagerson, è vero ha giocato bene al 6N, ma al momento non cambierei per lui nessuna delle prime linee bianche e verdi, imho.

      1. Tornando seri: ma quando mai ha giocato col doppio play Gats!!!
        Per me era scontato il taglio di Ford, xne mi è testimone, Farrell apertura infatti!

  6. Aldilà delle convocazioni, parecchie giuste, altre un pò sorprendenti…penso che Gatland con queste series stia mettendo in discussione tutta la sua carriera e la sua filosofia di rugby. In fondo le scelte degli uomini rispecchiano il suo stile di gioco, puntando sulla fisicità, soprattutto dietro…Un eventuale debacle avrebbe parecchi contraccolpi, oltre che aumentare i mugugni in Galles, dove la Warrenball non piace più e vorrebbero vedere un gioco più spumeggiante…

    1. Mr Ian la Warrenball ha dato i suoi massimi frutti tra il 2012 e il 2013:

      – 2012 Galles Gran Slam;
      – 2013 Galles vince 6N (senza Slam);
      – 2013 B&I Lions vincono 2-1 la serie in Australia.

      Dopodiché non riesco a ricordare grandi successi di Gatland dopo il 2013.

      Il gioco cambia, le tattiche si evolvono, tutti (o quasi) stanno al passo.

      Non cambiare mai anche di fronte a segnali evidenti (4 anni senza successi) non è segno di grande lungimiranza.

      Vediamo

      1. PS

        Io non sono nessuno, sono una merdina. WG è un grande uomo di rugby, e qui stiamo spaccando il capello in quattro.

        😉

      2. Sono d accordo con te, i limiti di Gatland sono stati proprio nel non proporre alternative di gioco al Galles. La warrenball funzionava quando al contempo avevi nel Galles giocatori al top della forma ed in piena crescita. Di quel Galles oggi sono pochi i giocatori ad essere in stato di grazia. Lui sta puntando tutto sui suoi uomini di fiducia, ma analizzando nel dettaglio, Warburton sta tornando solo ora a livelli accettabili, Faletau ha ripreso a giocare da fine febbraio, J. Davies da quando è andato a Clermont è il fantasma di se stesso, Halfpenny si salva un pò ma mai prenderà il posto di Hogg, North è sempre al limite con la concussion…l unico che sta bene è Liam Williams, ma di tutti quelli citati l unico a partire titolare sarà il capitano…

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