Azzurri, con il Canada basta la mischia. Da rivedere il resto (16-25)

dall’ufficio stampa FIR

Toronto (Canada) – Un primo tempo costellato di troppe imprecisioni ed una ripresa in cui la mischia passeggia sopra quella avversaria, permettendo a Kristopher Burton di cercare sistematicamente la via dei pali, regalano a Jacques Brunel il secondo successo sulla panchina dell’Italia, vittoriosa al BMO Field di Toronto per 16-25 sul Canada.

Davanti al pubblico di casa il Canada si conferma avversario solido e deciso a cercare l’impresa contro gli Azzurri, che precedono i nordamericani nel ranking: al terzo minuto, sul primo fallo concesso da un’Italia meno disciplinata che contro l’Argentina, l’estremo Pritchard indica subito i pali e porta la squadra di casa in vantaggio per 3-0.

L’Italia – con due esordienti in campo dal primo minuto e sette cambi rispetto alla gara di San Juan – fatica inizialmente a registrare la difesa quando il Canada manovra al largo, ma già dalla prima mischia è chiara la superiorità del pacchetto di mischia italiano che regala a Burton la prima punizione con cui, all’undicesimo, l’apertura azzurra sigla il pareggio. La gara fatica a decollare ma al 25’ l’Italia allunga ancora con Burton dalla piazzola.

Gli Azzurri provano ad alzare il ritmo, ma pagano ancora troppe perdite di possesso e qualche fallo di troppo, consentendo a Pritchard di pareggiare pochi minuti dopo. Al trentatreesimo Castrogiovanni e compagni si complicano non poco la vita: su calcio alto canadese nella metà campo italiana Tebaldi non controlla la palla e si fa intercettare l’ovale dall’ala Trainor, che vola in mezzo ai pali. E’ un momento difficile per gli Azzurri, che non riescono ad imporre il proprio gioco sulla coriacea difesa canadese e devono accontentarsi, allo scadere, di ridurre le distanze con il terzo centro di Burton dalla piazzola: 13-9.

Nella ripresa l’inerzia del match non cambia, la mischia italiana inizia subito a dominare su quella nordamericana, recupera possessi ed al terzo Burton accorcia ancora con il quarto centro, 13-12.

Per l’Italia è il momento migliore, la mischia si impone su quella avversaria e da un bel rolling maul avanzante arriva la meta del tallonatore Tommaso D’Apice, che festeggia nel migliore dei modi la prima volta da titolare. Burton trasforma il 13-19 ma sulla ripresa del gioco un fallo permette a Pritchard di ricucire subito lo svantaggio: 16-19. Ma l’inerzia del match è ormai favorevole all’Italia, il pack guidato da capitan Castrogiovanni impegna sistematicamente quello canadese costringendolo ad indietreggiare e ne nascono tre nuovi calci piazzati che Burton, in due occasioni, non sbaglia, allungando sul 16-25.

Nel finale il Canada, sostenuto dai tifosi di casa, non rinuncia a giocare ed a mettere in mostra alcune interessanti qualità nel gioco al largo ma la difesa azzurra riesce a contenere le ultime folate nordamericane: il punteggio non cambia più e l’Italia si aggiudica un match non particolarmente entusiasmante ma estremamente fisico e combattuto.

Domani per gli Azzurri una giornata di riposo, dedicata alla visita alle cascate del Niagara, prima di volare domenica ad Houston, in Texas, dove sabato 23 l’Italia chiuderà il proprio tour estivo affrontando gli Stati Uniti.

Toronto, BMO Field – venerdì 15 giugno

Test-match internazionale

Canada v Italia 16-25 (p.t. 13-9)

Marcatori: p.t. 3’ cp. Pritchard (3-0); 11’ cp. Burton (3-3); 25’ cp. Burton (3-6); 28’ cp. Pritchard (6-6); 33’ m. Trainor tr. Pritchard (13-6); 40’ cp. Burton (13-9); s.t. 3′ cp. Burton (13-12); 10′ m. D’Apice tr. Burton (13-19); 13′ cp. Pritchard (16-19); 22′ cp. Burton (16-22); 32′ cp. Burton (16-25)

Canada: Pritchard; Trainor, Van der Merwe, Scholz (22’ st. Hearn), Mackenzie; Evans, White (18’ st. Fairhurst); Carpenter (cap), O’Toole, Ardron (27’ st. Dala); Hotson (35’ st. Phelan), Sinclair; Marshall, Pletch (18’ st. Tiedemann), Buydens (16’ pt. Dolezel)

all. Crowley

Italia: Benettin (3’-7’ st, 25’ st. Toniolatti); Venditti, Pratichetti A., Sgarbi, Benvenuti; Burton, Tebaldi (18’ st. Gori); Barbieri R., Favaro S., Zanni; Pavanello A., Furno (21’ st. Fuser, 35’ st. Bergamasco Ma.); Castrogiovanni (cap), D’Apice (27’ st. Festuccia), Rizzo (39’ st. Romano)

all. Brunel

arb. Pearson (Inghilterra)

Note: debutto in Nazionale per Benettin, Pratichetti A. e Fuser (Italia)

Calciatori: Burton (Italia) 6/7, Pritchard (Canada) 4/5

Man of the match: Burton (Italia)

16 pensieri riguardo “Azzurri, con il Canada basta la mischia. Da rivedere il resto (16-25)”

    1. burton piu che banale, svolge il compitino banalmente..senza un minimo di iniziativa o intraprendenza..concordo su tebaldi, penso si sia bruciato l’ultima chance..

  1. Italia come 10 anni fa senza nessuna prova di reale cambiamento. Siamo 12 nel ranking dopo investimenti in accademie e in tecnici capaci. Credo che i sig Dondi- Sacca-Checchinato -Ascione debbano essere cancellati da questa federazione e salgano al comando coloro che oltre ad avere esperienza diretta maturata nei club abbiano alla base onesta’ professionale,e desiderio di valorizzare tutto il patrimonio italiano ,non esaltare s’è stessi come il povero Domdi.

  2. Italia bruttina sul piano del gioco, la scorsa settimana non avevo commentato avendo visto poco e male la partita, ma mi ero sopreso dalla tua frase Paolo sul gioco offensivo. Oggi coi 3/4 non si e’ visto nulla di nulla altro che enormi miglioramenti rispetto a MAllet che secondo me non si erano visti neanche la scorsa settimana (passare tanto l’ovale andando da destra a sinistra e da sinistra a destra senza avanzare o con avanzamenti minimi non e’ un gran miglioramento).
    Tebaldi ha avuto un’altra opportunita’…in base a quanto fatto oggi se l’e’ bruciata, Burton e’ quello che e’, la miglior apertura che l’Italia ha a disposizione al momento ma di certo non un giocatore di livello internazionale. La mischia ha fatto bene o male il suo lavoro (anche se sui lineouts si e’ sofferto troppo), era, resta e sara’ il punto di forza di questa sqaudra intorno al quale costruire il gioco cercando di sfruttarne le capacita’.

  3. Mischia dominante, ma anche ottima difesa.
    L’anno scorso con la difesa “arretra e scivola” di Mallet avevamo sofferto le pene dell’inferno contro il Giappone, simile al Canada per valore e caratteristiche (avanti non adeguati, trequarti veloci e con discreta manualità). Perfino la Russia aveva sfiorato il bonus offensivo.
    Oggi il Canada non ha mai dato la sensazione di poter andare in meta, c’è stata solo l’invenzione della loro apertura Titus Tebalds.
    Loro si sono creati solo 6 punti, gli altri 10 sono omaggio nostro (tebaldata e fallo stupido su ripresa del gioco).
    Fase offensiva da mani nei capelli, ma se sommi due centri non creativi come Sgarbi e Pratichetti Jr, un giocatore non all’altezza come Tebaldi ed un Burton spremuto ed impresentabile (sempre15 metri dietro alla linea del vantaggio, nullo nel gioco tattico, palloni passati direttamente sul prato) il risultato è questo.
    Magari se metti Morisi (ma ha rubato lo spazzolino a Brunel?) e Benvenuti centri, ed affianchi l’ottimo Gori ad Orquera (nell’attesa che si compia la beata speranza ed arrivi Ambrosini a miracol mostrare) le ali e l’estremo riuscirebbero perfino a toccare la palla.
    Importante comunque la vittoria.

  4. Vista la partita, mi pare che Stefo sia stato fin troppo buono e diplomatico. Anche se ha fotografato fin troppo bene quello che s’e visto in campo. Ho appena letto i commenti, a caldo, di Brunel ecc.. Bicchiere mezzo pieno ?? Certo, pero’ il problema e’ che, oltre al fatto che e’ sempre mezzo pieno e non cresce mai…e’ anche mezzo pieno di vino con…tappo corona !!! ( mischia esclusa…)

  5. C’e’ molto poco di positivo, a parte il risultato che cmq non era scontato.

    Burton davvero poca cosa palla in mano, molto meglio al piede. Ed anche piu’ triste pensare che senza burton in campo forse non si sarebbe neanche portata a casa la partita.

    Siamo onesti, il gioco d’attacco e’ inesistente, quasi nullo rispetto agli ultimi due anni di Mallett che gia’ era limitato ed organizzato secondo schemi abbastanza semplici. Qui non ci sono neanche quelli. S’e’ visto sgarbi un po’ piu’ ball carrier ma se prende sempre la palla a 10m dalla linea del vantaggio e’ difficile trovare il buco pulito.

    Pero’ e’ solo l’inizio, brunel sta testando giocatori e soluzioni diverse. Pensavo si potesse vedere un po’ di piu’ dell’italia futura, ma e’ anche vero che i suoi assistenti sono appena arrivati, ed i cambi d’allenatore richiedono tempo.

  6. Mi allineo ai commenti di Stefo e di Gsp. Aggiungo una considerazione. Il Canada è stato annichilito in mischia ordinata, ha perso anche da propria introduzione. Anche nelle touche ha sofferto non poco. Non ho visto le statistiche, ma penso abbia avuto pochissimi palloni dalle fasi statiche e anche quei pochi abbastanza sporchi e lenti. Ciò nonostante ha fatto 16 punti, una meta (sia pur fortuita grazie a Tebaldi e al piazzamento del triangolo). Anzi, il Canada, modesto ma volenteroso, ha tenuto viva la partita fino ai minuti finali.
    Ok, era una squadra piena di esordienti, ma contro un Canada nettamente inferiore a quello visto in coppa del mondo si doveva fare di più.
    È vero, Brunel ha bisogno di tempo, però il discorso è sempre il medesimo, abbiamo un gap rispetto alle nazionali di vertice, e, basta vedere l’Argentina, chi ci sta davanti non aspetta certo la nostra crescita.

    P.S.: Burton ha fatto il suo. Inutile dire che è anonimo. Ha avuto una buona percentuale al piede e ha giocato secondo i propri standard. Piuttosto, Brunel non ha messo in campo Bocchino nella ripresa. Penso ci sia un motivo.

  7. Su Burton, è innegabile che ci sono cento aperture meglio di lui in giro per il mondo, ma tant’è . Oggi per noi lui è l’opzione meno peggio. A Treviso svolge un gioco a lui più congeniale perchè non deve “creare” (inventare) molto gioco, ma alimentare (dare sostanza) le fasi dal possesso del pack. Gli inserimenti delle terze e poi dei centri fanno il resto , è un pò lo stile di Smith . Quest’anno infatti al di là di tutto abbiamo visto crescere notevolmente il numero di marcature. Con la Nazionale credo gli venga chiesto qualcosa che lui forse non è in grado di dare, ecco perchè se lo valutiamo per il compitino svolto per il gioco al piede possiamo dire più che sufficiente ( ha sbagliato un penalty ed un calcio di spostamento) , per il resto mi chiedo se non sarebbe bene che chi guida una macchina adattasse il suo stile di guida al mezzo che ha a disposizione e non pensare di guidare sempre una Ferrari.

  8. l’unica cosa positiva è il risultato..in casa loro, così per il ranking per un po stanno buoni la dietro..vincere da sempre morale..vedo un po troppo disfattismo e negatività..diamo a brunel e ai nuovi il tempo che meritano..certo le premesse non sono scintillanti, ma sinceramente un mese o poco piu complessivo di raduni è veramente un tempo irrisorio per aver risultati significativi

    1. Hai ragione poco tempo, ma questo vale per tutte le nazionali. Poi sai, è il solito bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Quali sono i nostri obiettivi? Quali sono i nostri punti di riferimento? Irlanda e Galles hanno perso di misura in Nuova Zelanda e in Australia, l’Inghilterra ha ingaggiato fiere battaglie col Sud Africa. Noi abbiamo perso contro un’Argentina sperimentale e vinto a fatica col Canada lontano parente di quello dei Mondiali.
      Mi sembra di ripetere e di sentire le stesse cose da anni.

      1. concordo sugli obbiettivi..gli argentini lavorano per entrare sempre negli 8 del ranking per i sorteggi dei gironi..quanto alle partite da te citate, vedendo quei giocatori e quel modo di giocare e combattere, penso che non arriveremo mai a quei livelli..con la voglia e l’intelligenza rugbistica le squadre del nostro emisfero han dato parecchio filo da torcere alle tre grandi..noi dovremo fare la corsa su tonga samoa scozia e stare molto attenti dietro a romania georgia usa giappone e canada..dobbiamo uscire da ste sabbie mobili!!!

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