Una vera Zebra per allenatore e Barcellona ko: il debutto della Nazionale… sarda!

Marco Bollesan ha allenato l’Amatori Milano, il Cus Genova, il Livorno e l’Alghero.  Sì, certo, anche la nazionale azzurra ai tempi del primo Mondiale (1987). Ora però Bollesan è tornato in panchina per guidare un’altra nazionale… quella sarda! E’ tutto vero, è successo nel fine settimana e gli isolani hanno battuto il Barcellona 24-12. Ecco uno stralcio del resoconto di BuongiornoAlghero.it

Storica prima volta della Nazionale Sarda di rugby, prima selezione seniores di sempre di uno sport di squadra che rappresenti l’intera Isola. Con atleti provenienti da ogni parte della Regione, da Alghero a Capoterra, da Olbia a Sinnai, da Sassari a Nuoro, è stata costruita una formazione di ottimo livello, che, senza aggiungere altro, figurerebbe splendidamente in serie A. Gli avversari costituivano un test vero, una forte selezione dei 6 club di Barcellona, il terreno di gioco il campo di Maria Pia ad Alghero, l’arbitro il numero uno in Italia: l’internazionale Carlo Damasco. E partita vera è stata: 80 minuti di grande intensità, combattuti e ben giocati da ambo le parti, nonostante i sardi avessero appena un allenamento insieme alle spalle. Ma l’orgoglio e la determinazione per l’importanza dell’evento hanno supplito alla mancanza di intesa, portando alla vittoria la Sardegna! (…)
Alla fine grandissima festa, tutti consapevoli della storicità dell’evento, che sicuramente avrà un seguito con altre partite internazionali negli anni a venire! E chissà che non sia il primo passo verso una franchigia sarda.

Formazione Nazionale Sarda: Daga; Baire, Garau, Ferrari (41’Cappai), Solinas (45’Sanciu); Salis, Ambus (55’Peana F.); Spanu (10’Usai), Sainas, Pinna; Paco (70’Coccolone), Ferrentino (75’Taras); Geraci (41’Micheletti), Spirito (70’Gabbi), Mele (41’Bonetti). All. Nurra e Bollesan
Selezione Barcellona: 15 Martínez, 14 Piza, 13 Ocampo, 12 Corominas, 11 Figueras, 10 Benet, 9 Cabonell, 8 Estrada, 7 Ramírez, 6 Brue, 5 Murciano, 4 Franco, 3 Moreno, 2 Vilaseca, 1 Vives; 16 Bohigas, 17 Jimémez, 18 Riera, 19 Graffi. Allenatore Gabriel Benet

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21 pensieri riguardo “Una vera Zebra per allenatore e Barcellona ko: il debutto della Nazionale… sarda!”

    1. Amico Hank, il termine nazione indica un gruppo di persone che condividono cultura, storia, tradizioni, territorio e lingua. I sardi costituiscono una nazione: la nazione sarda. Ergo, la squadra che li rappresenta è la squadra nazionale sarda.

      1. quoto andes..non avrei saputo dire di meglio!ed è tutto vero che piaccia o no..

  1. Bravo, Andes: la tua spiegazione è corretta. Molti confondono i termini nazione e stato e associano indebitamente all’uso del termine nazione connotazioni indipendentistiche, se usato in riferimento a gruppi alloglotti che vivono all’interno di uno stato. Non è necessariamente cosí.
    Grazie a Paolo per la notizia, molto interessante.
    Ciao a tutti.

    1. Sinceramente Hank non ha tutti i torti, ovvero, la definizione di “nazione” non è così univoca. Così come univoci non sono i rapporti tra lingua e dialetto. Si è giocato ad Alghero che, se non sbaglio, è un’isola linguistica catalana. Insomma, sono contento per l’iniziativa, ma il termine nazione poteva essere evitato. Cosa si sarebbe detto se fosse scesa in campo la Nazionale veneta? Si sarebbe parlato (a ragione per quanto mi riguarda) di un fenomeno para-leghista.

      1. Non credo che nessuno abbia qualcosa da obiettare, quando il Galles o la Scozia (Home Nations) scendono in campo con le loro rappresentative, al fatto di riferirsi a queste ultime come nazionali: si tratta delle rappresentative di nazioni, nel senso precisato da Andes, che fanno parte di uno Stato, il Regno Unito, e la cosa non suscita nessun turbamento negli inglesi (nel senso di abitanti dell’Inghilterra, cioè di quella “nazione” che ha storicamente creato il Regno Unito attraverso l’assimilazione di altre nazioni, in primis Galles e Scozia). Proprio il rugby al suo livello massimo mostra quale sia il significato dei due termini; il resto sono paranoie legate all’uso distorto del termine “nazione” nel dibattito politico italiano, dove la distinzione terminologica è ignorata, vuoi da chi rappresenta posizioni “centralistiche”, vuoi da chi brandisce un autonomismo inventato e privo di tradizione politica. Peccato, perché la differenziazione terminologica come pure quella culturale (di diverse “nazioni”, per esempio) è segno di ricchezza spirituale. Usare i termni “nazione” e “stato” in modo appropriato non significa essere para-leghisti, anche se temo che la maggior parte del pubblico italiano ignori nobili pensatori come Lussu o Spinelli, che hanno promosso un pensiero rispettoso delle identità, e associ il termine nazione a certi beceri personaggi che di autonomismo non sanno nulla.
        Comunque, sono contento per il significato che l’avvenimento ha per il rugby in Sardegna, che con Bollesan ha mosso i primi passi importanti ad Alghero e ora ha una seconda realtà importante a Capoterra. Un caro saluto da Monaco di Baviera.
        Statemi bene.

      2. non mi risulta, ma posso sbagliare, che il veneto abbia una lingua riconosciuta, non un dialetto..il sardo è una lingua..ma non ne farei tanto una questione di campanile..è solo la conferma della gran fame di rugby vero che c’è al centro e sud italia..e noi sardi, essendo un popolo orgoglioso, non possiamo che apprezzare chi lotta e vince e porta in alto il nostro nome e le nostre cause..

    2. bravo cossu..io ci avrei messo pure l’irlanda..che con le debite proporzioni, penso sia molto simile come storia e modo di intendere la vita alla sardegna..perlomeno ho vissuto nei pressi di dublino e a me ricordava tanto casa..

  2. sono estremamente contento per il rugby poi chi vuole può parlare o sparlare di nazioni o stati etc etc. basta che vinca il rugby

  3. Ma il micheletti in formazione per i sardi, che qualcuno sappia, e’ lo stesso che ha giocato a Livorno ed a sesto?

  4. IO SONO DI ALGHERO è gioco con la squadra che ha ospitato l’evento “amatori rugby alghero” fidatevi ho visto la partita è uno spettacolo magnifico come tutte dal tronde :9

  5. Se rimaniamo in ambito antropologico…molti di voi hanno scritto cose esatte. Laddove inseriamo concetti di politologia o politica in relazione a significati sociologici, etici ed etnici..formiamo un calderone di pensieri validi per un….blog:))

  6. Spero che una o più squadre (non rappresentative..squadre) sarde possano comporre in futuro la prima serie del campionato italiano. Sarebbe un grande volano sportivo, sociale ed economico.

    1. condivido in pieno, con una aggiunta: spero che questa squadra sarda (auspicabilmente più di una) salga in massima divisione per rimanerci e che salga con le sue forze (leggasi giocatori sardi) e non arruolando giocatori “esterni” per attingere a finanziamenti regionali come fecero sia il Grazia Deledda che il Kolaras

  7. mi ripeto: bella iniziativa, ma preferirei che i rugbysti sardi facessero parlare di loro per quanto ottenuto sul campo e non grazie a strilli giornalistici.
    mi spiego meglio: ho avuto il piacere di giocare da “avversario” a Capoterra anni addietro (C1 lombarda di fine anni ’90) e mi spiace constatare che il grosso potenziale sia rimasto pressoché inespresso in quasi tre lustri, così quanto mi spiace vedere un Alghero (squadra che mi è sempre stata simpatica) imbottita di giocatori “foresti” e non lavorare sul territorio per riempire il suo bel campo di giovani rugbysti “catalani” come amano definirsi.
    le chiacchere linguistico-nazionalistiche lasciamole perdere per piacere visto che per fortuna nulla hanno a che vedere con il Rugby e visto che l’Unità politica della nostra amata Italia è stata realizzata principalmente con il sangue di soldati sardi e lombardi (carne da cannone per i duchi di Savoia)

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