Fatta l’Italia anti-Pumas: un solo esordiente. La rivoluzione, se l’aspettavate, è rimandata

dall’ufficio stampa FIR

Jacques Brunel, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby, ha annunciato la formazione che sabato (ore 15.40 locali, 20.40 in Italia) affronterà l’Argentina all’Estadio Bicentenario di San Juan nella prima tappa del tour estivo nelle Americhe.

Un solo esordiente in campo dal primo minuto, il pilone sinistro Alberto De Marchi, ma tante novità nel XV titolare il cui capitanato, con Sergio Parisse ancora in fase di recupero, viene affidato da Brunel al seconda linea Marco Bortolami, che guida l’Italia per la trentottesima volta in carriera.

La linea arretrata è inedita e con un’età media di ventitrè anni: Luke McLean parte nella posizione di estremo e con i suoi 37 caps all’attivo è ampiamente il più esperto dei trequarti Azzurri per la partita di San Juan. Ad affiancarlo nel triangolo allargato Brunel conferma Venditti, metaman italiano nell’ultimo RBS 6 Nazioni, che fa coppia all’ala con Tommaso Benvenuti, visto a secondo centro nel Torneo.

Conferma a primo centro per Alberto Sgarbi, già titolare della maglia numero dodici in tre incontri del Sei Nazioni, mentre a secondo centro Roberto Quartaroli conquista il suo quarto cap internazionale a tre anni esatti di distanza dalla sua ultima apparizione con la maglia dell’Italia.

In regia il CT azzurro si affida alla coppia che ha guidato l’Italia in febbraio e marzo con Kristopher Burton mediano d’apertura ed Edoardo Gori in maglia numero nove a coordinare la mischia.

Ed anche nel pack proposto da Brunel non mancano le novità, con Robert Barbieri che rileva dall’indisponibile Parisse la maglia numero otto – posizione in cui ha giocato spesso in stagione con la Benetton Treviso – e divide il reparto con i due flanker veterani Mauro Bergamasco (alla novantesima apparizione) ed Alessandro Zanni.

A gestire la rimessa laterale Brunel schiera, insieme al capitano di giornata Marco Bortolami, un altro specialista come Antonio Pavanello, alla sua seconda volta da titolare in Nazionale mentre in prima linea, insieme all’esordiente De Marchi sul lato sinistro, partono dall’inizio Martin Castrogiovanni come pilone destro e Carlo Festuccia tallonatore. Per il numero due abruzzese il cap numero cinquantadue arriva ad oltre un anno dall’ultima uscita internazionale, a marzo 2011, in occasione della vittoria del Flaminio contro la Francia.

Due gli esordienti in panchina, il tallonatore della Femi-CZ Rovigo Davide Giazzon ed il pilone Lorenzo Romano, mentre completano la lista dei ventidue il seconda linea Joshua Furno, il flanker Simone Favaro, il mediano di mischia Tito Tebaldi – anche lui assente in azzurro da quasi due anni – l’apertura Riccardo Bocchino e l’utility back Giulio Toniolatti.

A San Juan i Pumas e gli Azzurri si sfidano per la diciottesima volta. Il bilancio è di cinque vittorie italiane, undici dei sudamericani ed un pareggio. L’ultima vittoria azzurra è datata 2008, 12-13 a Cordoba, mentre nell’ultimo scontro diretto nel novembre 2010 al Bentegodi di Verona la vittoria era andata all’Argentina per 16-22.

Direzione di gara affidata al francese Garces, che ha arbitrato l’Italia una sola volta in carriera,  lo scorso febbraio all’Olimpico di Roma contro l’Inghilterra.

Questa la formazione dell’Italia:

15 Luke MCLEAN (Benetton Treviso, 37 caps)

14 Giovanbattista VENDITTI (Aironi Rugby, 4 caps)*

13 Roberto QUARTAROLI (Aironi Rugby, 3 caps)*

12 Alberto SGARBI (Benetton Treviso, 17 caps)

11 Tommaso BENVENUTI (Benetton Treviso, 17 caps)*

10 Kristopher BURTON (Benetton Treviso, 14 caps)

9 Edoardo GORI (Benetton Treviso, 13 caps)*

8 Robert BARBIERI (Benetton Treviso, 21 caps)

7 Mauro BERGAMASCO (Aironi Rugby, 89 caps)

6 Alessandro ZANNI (Benetton Treviso, 63 caps)

5 Marco BORTOLAMI (Aironi Rugby, 93 caps) – capitano

4 Antonio PAVANELLO (Benetton Treviso, 7 caps)

3 Martin CASTROGIOVANNI (Leicester Tigers, 85 caps)

2 Carlo FESTUCCIA (Banca Monte Parma Crociati, 51 caps)

1 Alberto DE MARCHI (Aironi Rugby, esordiente)

a disposizione

16 Davide GIAZZON (Femi-CZ Vea Rovigo, esordiente)

17 Lorenzo ROMANO (Aironi Rugby, esordiente)

18 Joshua FURNO (Aironi Rugby, 2 caps)

19 Simone FAVARO (Aironi Rugby, 10 caps)*

20 Tito TEBALDI (Aironi Rugby, 14 caps)

21 Riccardo BOCCHINO (Estra I Cavalieri Prato, 12 caps)*

22 Giulio TONIOLATTI (Aironi Rugby, 10 caps)

*è/è stato membro dell’Accademia FIR “Ivan Francescato”

18 pensieri su “Fatta l’Italia anti-Pumas: un solo esordiente. La rivoluzione, se l’aspettavate, è rimandata”

  1. Non è una rivoluzione ma titolari sono in 3 con meno di 5 caps mentre 3 in paca com meno di 5 caps non mi sembrano così pochi da dire che non sperimenta poi contate anche il grande Pavanello e Barbieri a 8 (daccordo che non c’è Parisse), insomma non è la rivoluzione ma nemmeno un immobilismo anche perchè l’esperienza serve

  2. mah… per me bisogna mettersi un attimo d’accordo sui contenuti! è meglio una rivoluzione per effettivamente testare una squadra nuova fregandosene del risultato o cercare di mantenere più o meno l’equilibrio trovato nel sei nazioni per cercar di portarsi a casa la partita? Perchè secondo me se l’obbiettivo è il primo allora tanto vale adesso far gli esperimenti

  3. Paolo, ultimamente ti sento un po’ polemico su tutto. Sta storia di zebre e aironi vedo che ti ha fatto molto arrabbiare. Figurati che io sono di parma e mi ero appena comprato una maglia degli aironi. Soldi spesi bene. Non so….ma che rivoluzione vuoi che faccia uno che ha un gruppo di giocatori ristretto come Brunel? Se uno guarda alla squadra e alla panca si vede un bel po’ di roba nuova rispetto all’ultimo Mallett e anche rispetto al 6 nazioni (tebaldi, bocchino, furno, quartaroli, giazzon, romano, de marchi). Non basta? A me pare che ci sia una linea di rinnovamento forte e che si vede. Brunel punta a allargare la rosa potenziale e la sua mano si vede anche nella A e nell’under20. Bergamauro e Parisse in questo tour gli servono per tenere alto il morale dei nuovi e non avere una tournee demoralizzante per brutti risultati. Che poi non dicano che i nuovi son bidoni. Partir bene e’ fondamentale e con i pumas non si scherza.

      1. Per la cronaca io non vivo a Parma ma a Managua, per cui le beghe da pollaio di Dondi le vedo da mooooooolto lontano

  4. Però Festuccia, Bergamauro e Bortolami vorrei riuscire a vederli in pensione (ho 22 anni). Tebaldi spero che non replichi le ultime performance in azzurro…
    Comunque, massima fiducia, vediamo cos’ha messo su Brunel!

      1. mah…io di natura sarò anche iper critico…ma non sono neanche uno che si mette il paraocchi…e qui chiudo

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