Doping, il fenomeno cresce anche a Ovalia

Lancio ANSA delle ore 11.26

Il 3% degli sportivi amatoriali italiani fa uso di doping, una cifra che sale a uno su dieci fra i frequentatori delle palestre, mentre più di metà abusa di sostanze ‘regolari’ ma comunque pericolose. Lo si deduce dalle cifre dei controlli per il 2011 della Commissione Vigilanza e Controllo del Doping (Cvd) del Ministero della Salute, presentati oggi a Roma durante un convegno ospitato dall’Istituto Superiore di Sanità.
L’attività di controllo ha riguardato 1676 atleti durante 386 eventi dilettantistici, giovanili e nelle serie minori, la maggior parte dei quali (il 40%) legati al ciclismo. I positivi sono stati 52, circa il 3,1%, di cui il 71% maschi, l’età media è risultata di 29 anni, con diuretici e agenti mascheranti tra le sostanze più usate.
Le percentuali di positività più elevate si sono trovate nella pesistica e cultura fisica (9,7%), ma valori sopra la media sono stati visti anche nel rugby (5%) e nel ciclismo (4,4%).

One thought on “Doping, il fenomeno cresce anche a Ovalia”

  1. Secondo me, più che crescere il fenomeno, è cresciuta la capacità di intercettare il fenomeno, soprattutto nelle serie amatoriali, dove, chiaramente, l’apporto della chimica è minore e molto più “fatto in casa”. Mi stupisce quanto sia bassa l’incidenza, al contrario.

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