Caso-Piacenza, tutti i dettagli

Le ultime sul caso-Piacenza

Ha portato complessivamente a 37 arresti (19 ordinanze di custodia cautelare e 18 arresti in flagranza di reato) e 33 denunce, alla segnalazione di numerosi consumatori di droga e al sequestro di circa 10 kg di sostanze ”di alto grado di qualità e purezza” un’operazione condotta dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Piacenza in Emilia e Lombardia, che ha inflitto un duro colpo ai traffici di droga nelle province di Piacenza, Parma, Varese, Pavia, Lodi e Milano.
Le indagini, cominciate nel settembre 2010, sono partite dal monitoraggio di un gruppo di trafficanti albanesi e hanno portato alla scoperta di un vasto giro di cocaina legato al mondo del rugby. Gli investigatori hanno documentato a Rivergaro i nascondigli di partite di cocaina destinate perlopiù a ristoratori di Piacenza e di Niviano, oltre che al canale rugbystico, legato in particolare ad una squadra piacentina.

I personaggi chiave sono ritenuti dagli investigatori il flanker Nereo Filippo Maserati, 40 anni, detto Pippo braccio, e la sua compagna Maria Chiara ‘Mara’ Borella, 25 anni, campionessa di body building, accusati di spaccio di cocaina, hascisc e marijuana nel mondo del rugby e di noti locali pubblici del Piacentino. Maserati come seconda attività svolgeva la mansione di buttafuori in alcuni locali assieme ad altri rugbisti che militano in squadre del Piacentino e del Parmense, molti dei quali acquirenti di cocaina e alcuni dei quali a loro volta spacciatori in locali pubblici e circoli sportivi. Cessioni di droga sono state documentate dai Cc durante gli allenamenti o poco prima dell’inizio di alcuni incontri della compagine piacentina, in un caso – il 10 aprile 2011 nel corso del derby cittadino fra le due principali squadre – anche sugli spalti e negli spogliatoi.
Punto nevralgico dell’attività era un locale di Fiorenzuola d’Arda, i cui gestori sono stati arrestati. Inoltre il gruppo di rugbisti-buttafuori ha ‘riversato’ lo scorso anno, all’oscuro degli artisti impegnati nei concerti, ingenti quantità di droga in occasione di noti eventi musicali (Heineken Jammin’ Festival a Mestre, Sonisphere a Imola, I-Day Festival a Bologna, i concerti di Vasco Rossi e dei Take That allo stadio San Siro di Milano) dove svolgevano mansioni di security. La droga veniva occultata e trasportata su un camper usato dal gruppo per gli spostamenti in occasione dei concerti. Altri ambienti di spaccio erano quelli dei bikers, in locali frequentati dai motociclisti e in occasione di motoraduni, e la tifoseria della principale squadra di calcio piacentina.
Su quest’ultimo filone era molto attiva per i Cc una barista 40enne, Patrizia Alberici (raggiunta da misura cautelare), che si occupava di spacciare ad appartenenti della curva nord e a giocatori di squadre dilettantistiche o di categorie minori della provincia. I maggiori rifornimenti ai tifosi sono stati rilevati in occasione di quattro incontri (19 marzo 2011 Atalanta-Piacenza, 11 giugno Albinoleffe-Piacenza, 25 settembre Piacenza-Cremonese, 27 novembre Piacenza-Triestina); nelle trasferte le cessioni di droga avvenivano soprattutto direttamente sui pullman dei tifosi. Misura cautelare anche per un’avvocatessa piacentina di 44 anni, ritenuta spalleggiatrice dell’attività illecita degli spacciatori.

16 pensieri riguardo “Caso-Piacenza, tutti i dettagli”

  1. questo paese non ci stupisce più….dopo la crisi,la Concordia ora la coca-rugby !!!!!
    Decisamente le misure prese contro trafficanti ed usuari non servono abbastanza…
    In certi paesi como l’ Olanda han detto ” non possiamo combattere il fenomeno” quindi che ognuno pasteggi a coca…( non proprio così ma quasi)
    Si dovrebbe combattere il problema alla radice…ossia nei campi della Colombia e company, ma è stato tentato ed è fallito
    Chi ha misure migliori da proporre ???? a parte evirazione,atomiche ecc. si faccia avanti…
    A me non interessa se in gran parte del mondo succedono le stesse cose……a me interessa che non debbano succedere qui, perchè uno si stufa anche di essere discendente di tanti geni dell’ arte e della musica…
    Preghiamo fratelli…preghiamo…

  2. possiamo per favore nn sparare a zero sul mondo del rugby così.
    maserati nn gioca piu da un anno nel pc rugby ha 41 e secondo generalizzando cosi si rischia di buttare merda su realta piacentino come i lyons che nn centrano nulla.
    nn confondiamo un gruppo di albanesi con il mondo del rugby…

  3. Si ma poi basta,son stufo di sentir parlare del mio sport solo quando c’e’ di questi problemi,mi piacerebbe tanto leggere sulla gazzetta piu notizie sportive e meno scandalistiche

  4. I destinatari delle misure cautelari

    1. UKU Syrja detto “Suri”, nato a in Albania classe 1983, residente a Rivergaro (PC), operaio;
    2. UKU Dorjan detto “Tano”, nato a in Albania classe 1987, residente a Piacenza (PC) e già residente a Rivergaro (PC) giardiniere;
    3. MASERATI Nereo Filippo detto “PIPPO-BRACCIO”, nato a Piacenza classe1971, residente a Piacenza, di fatto domiciliato a Quarto di Gossolengo (PC), giocatore di rugby;
    4. BORELLA Mariachiara detta “Mara”, nata a Ponte dell’Olio (PC) classe 1986, residente a Piacenza, campionessa di body building e barista;
    5. PROSHKA Agim, nato in Albania classe 1986, residente a Parma e già residente a Busto Arsizio (VA), muratore;
    6. XEKA Edmond detto “Edi”, nato in Albania classe 1984, residente a Medesano (PR), operaio;
    7. ALBERICI Patrizia, nata a Piacenza classe 1972, residente a Piacenza, barista;
    8. CORNELLI Gabriele, nato a Ponte dell’Olio (PC) classe 1974, ivi residente, impiegato;
    9. GHITTONI Barbara, nata a Piacenza classe 1966, residente a Piacenza, commessa;
    10. GANDINI Giuseppe, nato a Piacenza classe 1968, ivi residente;
    11. AMBROGGI Cristiano, nato a Piacenza classe 1976, ivi residente, operaio;
    12. HIRATE Fouad, nato in Marocco classe 1987, ivi residente, domiciliato in Piacenza, addetto alla security;
    13. FATIH Fouad, nato in Marocco classe 1983, residente in Piacenza, operaio; 14, CONIGLIO Nicola, nato ad Isnello (PA) classe 1964, residente a Piacenza, albergatore;
    15. SCHENARDI Luciano, nato a Carpaneto P.no (PC) classe 1953, ivi residente, di fatto domiciliato in Fiorenzuola d’Arda (PC), esercente;
    16. BRUZZI Matteo, nato a Ponte dell’Olio (PC) classe 1968, residente a Bettola (PC), di fatto domiciliato in Fiorenzuola d’Arda (PC), esercente;
    17. CONCAROTTI Maria Elena, nata a Piacenza classe 1967, residente a Piacenza

    contando che degli albanesi in questione nessuno gioca e gli altri sono troppo vecchi i nomi che sn usciti fanno capire come di rugby nel piacentino in questo articolo centri poco se nn per maserati.
    Di parma nn posso parlare ma questo è quello che è emerso dalla conferenza stampa dei carabinieri di piacenza.

  5. Al di la di strumentalizzazioni e imprecisioni, non si è rugbisti solo perchè si calca un campo dove si gioca con una palla ovale o si ha il tesserino di una federazione…

  6. Che tristezza… io ricordo che i Lyons erano il servizio d’ordine del Gruppo Gramsci nelle
    manifestazioni antifasciste nel ’69 ora cosa fanno spacciano?
    Anche nel Rugby?? Si sta ormai rotolando sempre più in basso….
    Tom Blutarsky

  7. Se da una parte fa male leggere notizie di persone che hanno praticato un sport che poggia su basi morali be definite, dall’altra fa più male sapere che quelle basi non sono entrate nella testa e nel cuore di quelle persone. Una volta appeso le scarpe o fprse ache prima é bastato l’odore dei soldi e tutto si é disfatto.
    E’ una brutta immagine per il movimento tutto ed é anche un campanello d’allarme per le generazioni nuonve che si stanno affacciando alla palla ovale.
    Spero che nessuno cada nella facile equazione rugbista = buttafuori, tontolone, fatto di birraesalcicce e all’occorrenza anche di un po’ di coca.
    Qualcuno c’é e le indagini lo dimostrano, ma é solo un episodio e tale deve rimanere.
    Credo che le società si muoveranno per sensibilizzare ancor tutti quelli che per un motivo o per l’altro vertono intorno all’ovale. Giocatori, genitori, supporter.
    Non é quella la via giusta per diventare uomini.

  8. MA TU CHI SEI ?

    Ma tu chi sei, spesso mi sono chiesto di me stesso !
    Lo sfogo di una risata incompiuta o il postumo di una abbondante bevuta?
    Una foglia agitata dal vento o il saio steso ad asciugare in un convento?
    Una primavera abortita dal soffio del vento della vita ?
    Il lascito di un padre avaro o il balbettio stupido dell’ignaro?
    Il suono stonato di un vecchio pianoforte le cui note evocano la morte?
    La speranza uccisa dal terrore o colui che ha sperato invano nell’amore?
    L’incedere di un passo timoroso o il goffo imbarazzo di un novello sposo?
    La confusione che ha trovato un ordine confuso o lo scarto drammatico
    di un refuso?
    L’alba che si tinge di colori stinti o lo spirito domo dei vinti?
    Sei l’opera che non è stata mai raccontata o il mancato colpo di bacchetta di una fata?
    Una blasfema alchimia abbandonata dal suo stregone od il sogno svanito nella visione?
    E’ facile dire tutto ciò che non sono stato rispetto a quello che avrei voluto essere diventato.
    Un uomo è certo, questo lo sono ! ed è già di per se stesso un grande dono.
    L’essere ed il divenire sono in continua guerra, ma non importa purchè io calchi la terra !
    Sono un uomo e questo mi basta, un uomo che non chinerà mai la testa di fronte alla stupidità ed alla ipocrisia.
    E’ questa la natura mia !

    Favignana li 26.08.2011
    Copyright
    Vittorio Banda

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