Alessandro Fusco per Il Tempo
Lavori in corso in casa bianconera. La Rugby Roma Olimpic 1930 – questa la nuova denominazione – si muove a fari spenti, pur tra mille difficoltà. Dopo la decisione dell’ex presidente Abbondanza di lasciare il rugby – anche se alcuni rumors cittadini riferiscono dell’intenzione dell’ingegnere di continuare a sostenere la società dietro le quinte il gruppo che ha rilevato il titolo sportivo sta lottando contro il tempo per uscire dalla crisi. Intorno al presidente protempore Missori i vari Montella, Rossi e Bernabei hanno stabilito una tabella di marcia che deve portare la Roma al termine per l’iscrizione ai campionati del 10 luglio in perfetta regola.
Una delle priorità è la concessione dello storico centro del Tre Fontane, da decenni casa dei bianconeri. Il delegato alle Sport Alessandro Cochi incontrerà domani i rappresentanti della società che sperano di vedersi assegnata la gestione dell’impianto, fondamentale per lo sviluppo dei nuovi progetti. Intanto i nuovi dirigenti continuano nella difficile ricerca di sponsor che possano garantire la serenità necessaria all’attività, mentre i giocatori più in vista continuano a trovare altre sistemazioni, il tallonatore D’Apice, in ritiro premondiale con l’Italrugby di Mallett, giocherà negli Aironi, il Petrarca Padova tratta con Persico, Cicchinelli e Boscolo. Altri giocatori cercheranno fortuna altrove, perfino all’estero. Tutti devono ancora avere soldi dall’ultima stagione mentre la nuova realtà ha già annunciato un forte ridimensionamento economico. Intanto si susseguono i contatti con l’associazione Nuova Rugby Roma che raccoglie i 400 ragazzi e i genitori del settore giovanile attorno agli allenatori guidati da Roberto Barilari. Auspicabile una riunione di tutte le realtà bianconere.
