Massimo Calandri per Repubblica
L’indifferenza inglese brucia più del sarcasmo. E fotografa in maniera esemplare la decadenza dell’Italrugby, incapace di coniugare il successo mediatico con i risultati sul campo. Dopo le incertezze d’autunno e la beffa con l’Irlanda, èarrivata una delle più dure batoste nella storia del Sei Nazioni. Solo il giorno prima all’Under 20, espressione delle
sponsorizzatissime Accademie, era andata peggio: 75 a 3 compari età dellaRosa. Il nostro
movimento ovale è sull’orlo di una crisi di nervi, terrorizzato all’idea che il prezioso giocattolo possa rompersi da un momento all’altro. Il giorno dopo l’umiliazione di Twickenham, nessuna presa in giro dai giornali britannici. Che dedicano agli azzurri poche ma sentite parole. «Hanno difeso in maniera orribile». «Bella vittoria dell’Inghilterra. Ma davanti c’era l’Italia». Paul Ackford, ex British Lion, dalle colonne del Telegraph è ancora più chiaro: «Non hanno la minima idea di come attaccare». Chissà cosa ne pensa il nostro Nick Mallett, che alle perplessità della stampa italiana aveva risposto con un poco
rugbistico: «Chi critica questa squadra non capisce un c…» . Ackford gli ha dato 5 in pagella (2 ad Orquera e Ghiraldini), ed è stato generoso. Forse perché l’allenatore azzurro — inglese di nascita — conserva un feeling tutto particolare con i maestri di questo sport. Davanti ai giornalisti londinesi allargava le braccia per giustificare le scoppole tricolori: «Putroppo questi sono i giocatori che ho a disposizione». Frase che qui non è piaciuta
a nessuno. Di sicuro non a Giancarlo Dondi. Il presidente Fir prova a gettare acqua sul fuoco delle polemiche: «Speriamo sia stato solo un episodio. L’Inghilterra l’abbiamo fatta grande noi, dopo venti minuti non c’eravamo più con la testa». Tra due settimane arriva il Galles al Flaminio. Una nuova sconfitta significherebbe l’addio a Mallett subito dopo il Sei Nazioni, e l’arrivo di Jacques Brunel prima dei Mondiali di settembre. Da Treviso arriva intanto una notizia solo in apparenza controcorrente: il Benetton degli scarti azzurri ieri pomeriggio ha battuto (19-18) gli irlandesi del Munster in Celtic League. Forse non è tutto da buttare, il rugby italiano.

“Putroppo questi sono i giocatori che ho a disposizione” e meno male che, al termine della partita, aveva dichiarato di assumersi tutte le responsabilità della sconfitta! Eppoi, chi lo critica “non capisce un …”: adesso è diventato pure presuntuoso…faccio notare che Gatland viene crocefisso, negli ultimi mesi, dalla stampa gallese e anche Frank Hadden, ex-trainer della Scozia, ebbe vari problemi coi media.