Sportweek in edicola oggi dedica il suo servizio di copertina allo sport praticato in condizioni climatiche difficili o estreme: freddo, neve, pioggia, ghiaccio e fango. Per il rugby la testimonianza è “firmata” da Marco Bortolami. Eccola
(Con il maltempo, ndr) Le difficoltà nascono soprattutto col freddo e il vento. Il primo diminuisce la sensibilità delle mani e la precisione dei passaggi. Il secondo incide sulle
traiettorie dell ovale. Quando giocavo in Inghilterra, ventosa molto più che l’Italia, non esistevano specifici allenamenti anti-vento; lo si combatteva raffinando la tattica; quando il vento era a favore si usavano più il piede e i lanci. Avendolo contro si preferivano i calcetti
rasoterra. Comunque, anche con la neve non mi faccio certo problemi a giocare. La trovammo 5 anni fa Monza, contro le Figi. Uno di loro, mio compagno del Gloueester, mi svelò che loro, invece, all’intervallo, si fecero un bagno bollente…».
