All Blacks: una maglia e un logo che mette fine a 100 anni di storia?

Una maglia nera, nerissima, senza niente altro che non fosse la felce simbolo della Nuova Zelanda (e il logo dello sponsor tecnico, of course). Questa è sempre stata la maglia con cui gli All Blacks si sono presentati in campo (tranne in una occasione, con il marchio Steinlager).
Ma ora le cose potrebbero cambiare: la NZRU avrebbe siglato un accordo con la compagnia assicurativa statunitense AIG. L’accordo durerà fino al 2019 e prevederebbe anche la presenza del logo dell’azienda sulle maniche… La fine di un’epoca?

11 pensieri su “All Blacks: una maglia e un logo che mette fine a 100 anni di storia?”

  1. sò che i soldi chiamano soldi ma se permettete fa tristezza con questa storia hanno macchiato l’alone di magia che si portavano dietro 😦 se proprio volevano mettere uno sponsor potevano fare come il barça (con fondazioni benefiche e no profit) via tutti gli sponsor dalle divise

    1. infatti il Barça ha stipulato un accordo mega con uno sponsor che ora mi sfugge, in barba al no profit. L’ultima squadra professionistica senza sponsor sulla maglia erano rimasti praticamente gli Aironi (e questo dice tutto)

      1. and è la qatar foundation che versa 30 mil di euro nelle casse del barca, ma mi dispiace contraddirti è anch’essa una societa no-profit che si occupa di educazione ricerca etc. e affianca da questa stagione il marchio storico dell’unicef..quanto agli all blacks spero tanto non sia vero e non almeno sulla divisa da gara

  2. Nulla di nuovo!
    La maglia Canterbury (che ho qui davanti a me) con in bella evidenza rossa e bianca la scritta Steinlager era bellissima.
    Ciao Paolo

  3. ma è la stessa AIG che era quasi fallita e che stava facendo fallire il manchester united di cui era main sponsor fino all’anno scorso?

  4. @and la quatar foundations è un organizzazione no profit di uno sceiccoche ha pagato una barça di soldi (ahahahaha che simpatico) ma è pur sempre una no profit

  5. Ma sapete quanti soldi ci vogliono per far andare avanti il movimento del rugby in Nuova Zelanda? Dal Mondiale dell’anno scorso la NZRU ne e’ uscita con una perdita e già’ l’anno prima avevano chiuso l’anno in perdita. In conti fatti la NZRU in cassa non ha moltissimi soldi. In più ci dovete mettere i contratti dei giocatori che continuano a crescere. la NZRU non gestisce solo le nazionali ma manda soldi anche alle provincie e le provincie alle squadre di club.

    Gli sponsor sulle maglie hanno fatto diventare lo sport da amatoriale a professionistico, ci sono pro e contro.

    Se non ci fossero gli sponsor sicuramente non ci sarebbe molto rugby in tv e gli All Blacks non farebbero un tour europeo ogni anno.

    Capisco la storia, ma il carrozzone per farlo girare ha bisogno di soldi, altrimenti il giocattolo si ferma.

    Si parla di 100 Milioni di dollari (spero US e non NZ dollars) per 5 anni (ne parlavano ieri sera in TV).

    1. infatti vogliono privatizzare le franchigie..ma mettere lo sponsor sulla maglia sarebbe l’ultimo colpo del professionismo esasperato contro le vere tradizioni rugbystiche che hanno fatto di quella maglia un mito!

  6. senza benzina il motore non gira….e la NZ è un piccolissimo paese…stessi abitanti di Roma….o poco più

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