Mondiali Juniores: il XV azzurro che si gioca la permanenza ai piani alti

dall’ufficio stampa FIR

Craig Green, responsabile tecnico della Nazionale Italiana U20, ha annunciato oggi la formazione che venerdì 22 giugno alle ore 14.15 affronterà all’University of Western Cape di Cape Town i pari età delle Fiji nel play-out salvezza che conclude l’edizione 2012 del Junior World Championship, il mondiale di categoria organizzato dall’International Rugby Board.

L’incontro verrà trasmesso in diretta da Rai Sport 2.

Questa la formazione dell’Italia U20 per la sfida conclusiva del Junior World Championship:

15 Edoardo PADOVANI (Marchiol Mogliano)*

14 Alex MORSELLINO (Petrarca Padova)*

13 Giulio BISEGNI (Mantovani Lazio)

12 Andrea BETTIN (Rubano Rugby)*

11 David ODIETE (Rugby Reggio)*

10 John APPERLEY (Rugby Reggio)

9 Marcello VIOLI (Rugby Noceot)

8 Vittorio MARAZZI (Sertori Sondrio)*

7 Federico CONFORTI (Petrarca Padova)*

6 Jacopo SALVETTI (Sertori Sondrio)*

5 Alessio ZDRILICH (Ospitaletto Rugby)*

4 Matteo FERRO (Femi-CZ Vea Rovigo)

3 Pietro CECCARELLI (Stade Rochelais)

2 Luca CONTI (Udine Rugby)*

1 Giovanni MAISTRI (Cammi Calvisano)* – capitano

a disposizione

16 Giovanni SCALVI (Rugby Reggio)

17 Sami DRISSI-PANICO (UR Capitolina)*

18 Leonardo BORTOLETTI (Rubano Rugby)

19 Alfio MAMMANA (L’Aquila Rugby)*

20 Ruben RICCIOLI (Mantovani Lazio)

21 Guido CALABRESE (San Gregorio Catania)*

22 Giovanni BENVENUTI (Marchiol Mogliano)*

23 Alessandro TARTAGLIA (Mantovani Lazio)*

*è/è stato membro dell’Accademia FIR “Ivan Francescato” di Tirrenia

 

6 pensieri su “Mondiali Juniores: il XV azzurro che si gioca la permanenza ai piani alti”

  1. Scusasate ma Odiete non era l’ estremo piu forte d’Italia?? Se green lo mette ala vuol dire che magari estremo non e’ il suo ruolo….e non capisco perche calabrese in panchina che senza dubbio e’ il miglior 92 d’italia…

      1. a me vedendolo giocare ha dato l’impressione di essere molto crudo sulle decisioni da prendere, e soprattutto che si affida troppo alla sua velocità anche quando nn è il caso, più un’ala che un estremo, gioco al piede nn pervenuto. Poi magari è fuori forma per l’infortunio e le prestazioni ne risentono ma a me sembra che l’ala sia un ruolo più congeniale per il livello in cui gioca….

  2. Odiete mi pare un po’ acerbo sulla lettura del gioco e sul posizionamento. Va anche detto che non mi sembra abbia demeritato rispetto ad altri azzurrini e spesso si è trovato a tappare buchi “intappabili”. Il ragazzo cmq ha qualche buona qualità. Diamogli tempo.

  3. Seguendo Odiete da qualche anno credo che il posto all’ala sia attualmente la miglior siluzine per lui che ha sempre fatto della sua velocità esplosiva la sua arma,per quanto concerne il posizionamento da estremo per adesso lasciamo perdere.
    Per quando riguarda Calabrese bravo ma in tre partite ha fatto 5/6 placcaggi e per il rugby moderno sono un po poco

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