Il tinello di Vittorio Munari: l’Italia è un paese per giovani? Celtiche, Eccellenza, Accademie e regole senza “papà”

L’accenno iniziale al Trofeo Topolino appena concluso regala a Vittorio (e al sottoscritto) la “scusa” per affrontare il problema-giovani alle nostre latitudini. E partendo dal caso-Gori si arriva alle Accademie, alle regole decise nelle ultime settimane che riguardano i giocatori di “interesse nazionale”, alla poca pazienza che si ha verso i ragazzi di 20 anni. Fino a regole che cambiano troppo spesso e che non hanno quasi mai un “genitore”.
E vedremo Campagnaro, Morisi, Esposito e gli altri in maglia biancoverde? Sì, probabilmente. Sempre che chi deve dare il via libera lo faccia al più presto… (e lo stesso dicasi per la conferma di Franco Smith)

21 pensieri su “Il tinello di Vittorio Munari: l’Italia è un paese per giovani? Celtiche, Eccellenza, Accademie e regole senza “papà””

  1. ancora una volta è mancanza di professionalità: nessuno in federazione sa come gestire queste accademie.. a cosa serve far giocare tirrenia in serie A? a cosa serve far giocare nelle nazionali giovanili sempre gli stessi, senza nessun tipo di rotazione? cerchiamo da anni un 10 buono, e l’apertura del viadana under 20, che è davvero bravo, ho saputo che la federazione non sa neanche chi sia.. conosco due ragazzi che hanno buone possibilità di andare a giocare al clermont, e la federazione non farà nulla per trattenerli perché non ha speranze di avere delle accademie di alto livello. e non sembra neanche particolarmente interessata, vedi caso blues.. se non cambia subito qualcosa siamo spacciati

    1. …..e meno male che non l’hanno visto il 10 della under 20 del Viadana!!!!!! almeno si puo’ ancora salvare…meglio che vada all’estero……….l’accademia crea solo un imbuto con una base che poi viene abbandonata………………

  2. Munari dice anche cose condivisibili tipo quella sul minutaggio o il fatto che i giocatori di pro12 possano giocare in Eccellenza, però ha una spocchia da “so-tutto-io” che me lo rende davvero insopportabile, come il fatto che sia tanto tanto bravo a parlare ma poi di concreto per il movimento non abbia provato a fare qualcosa…

    1. Munari può essere simpatico o antipatico, però dice cose sensatissime, “pratiche”. Mi pare che a Treviso stiano facendo crescere giocatori importanti per la nazionale. Molto meglio i parrucconi della FIR vero? Quelli fanno anche troppo, facessero un po’ meno sarebbe meglio per tutti…

    2. Beh, il “so tutto io”, il Sig. Vittorio Munari se lo può permettere eccome, vista soprattutto la pochezza delle controparti…

      1. @prb: ma l’hai letta solo la carriera di vittorio munari? Con quello che lui ha fatto, chiunque potrebbe essere “so-tutto-io”

    3. Molti che non conoscono il rugby si fermano davanti alla tv perchè Munari lo fa capire anche a loro , poi con leggerezza e chiarezza indica anche aspetti tecnici di alto livello. Solo questo porta tanto al movimento . Munari avvicina al rugby .

  3. non riesco a sentire la conversazione però sul fatto che i giocatori di pro12 debbano giocare e possano giocare in Ecellenza è fondamentale( magari entro limiti e regole ) perchè senò si creano situazioni di giocatori che si allenano bene e poi non crescono perchè non giocano mai , un esempio per tutti: Fazzari.

  4. Una persona può anche essere antipatica, ma io non ho trovato niente di sbagliato in quello che ha detto. Nemmeno una virgola.
    Su Fazzari è da inizio anno che dico. Aspettiamolo, ci darà soddisfazioni. Vedrete che il prossimo anno si ritaglierà dello spazio e l’anno dopo sarà difficile togliergli la maglia da titolare.

  5. Parola per parola, d’accordo anche sulle virgole. Solo che alla fine non ci resta che piangere per come siamo messi. Dalla rabbia, che c’è ancora qualcuno che fa finta di essere in buona fede. Spocchioso Munari o la manica di sciamannati presuntuosi e incompetenti che fanno e disfano ad minchiam? Anzi, disfano e basta.

  6. Voglio solo ringraziare Paolo e Vittorio per questi momenti di sano, intelligente, arguto rugby “parlato”. Anche se poi ogni volta che sentiamo il buon munari sale l’amarezza di vedere i politicanti che ci guidano e le migliori teste in posizione di “obbedienza”…

  7. interessanti i concetti di:
    MOTORE = testa e cuore ;
    LA FAMIGLIA di ragazzi di 20 anni;

    e una mia opinione….. le accademie dovrebbero essere fatte dalle due franchige di celtic…. così si puo’ lavorare SERIAMENTE per far crescere giocatori, su una programmazione di 3 -4 anni.

    Esempi sono: Matthew Morgan (ospreys), Ford etc…cresciuti nelle accademie della franchigia/provincia/club

  8. Spero solo in un cambio di presidenza e dei suoi vicini con giovani poco politici, poco interessati alle convenienze economiche, etc etc insomma dei rugbisti dentro.

  9. Oops, we can’t reach SoundCloud.

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    #
    Questo è il messaggio al posto della traccia audio, se si clicca torna uguale.
    Questo per tutte le 3 interviste precedenti.
    Come si risolve?
    Mi piacerebbe ascoltarlo

  10. chi discute vittorio munari non capisce un’acca di rugby..competenza, intelligenza, passione e risultati..basta guardare il suo curriculum per rendersene conto..per me in italia è il verbo!avercene…

  11. Condivido pienamente quello che dice Vittorio Munari e vorrei vedere coma fai a dargli torto….c’è pero un problema irrisolto, è ben vero che Benetton e anche Viadana hanno le caretteristiche e la qualità professionali per lavorare sulla formazione, e così pure alcuni altri club storici e blasonati che non nomino per non fare torto a nessuno, ma la stragrande maggioranza dei club medio-piccoli è strapiena di personaggi (questi sì, “so tutto io” , che in realtà non sanno un …..c….), che, con la scusa che è volontariato e dunque vale tutto, fanno dei danni irreparabili. Fare autocritica, formarsi , strutturarsi, etc.etc…sennò ha ragone la FIR a dire “faccio io”.

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