Domani, lunedì 10 gennaio, sarà deciso il destino di Dahlia Tv e con esso quello di almeno 150 lavoratori. “Una sorte che vorremmo non fosse già segnata da ciò che appare come una incontrovertibile certezza: lunghissimi silenzi e inspiegabili interrogativi dal giorno in cui il palinsesto ha subìto un drastico ridimensionamento”, si legge in un comunicato della redazione di Dahlia. “Una riduzione (decisa da Filmmaster Television, l’azienda che in outsourcing produce e manda in onda l’intera offerta sportiva di Dahlia Tv e che lamenta il mancato pagamento degli emolumenti necessari per il proseguo della produzione) che ha innescato conseguenze drammatiche come il mancato rinnovo di tutti i contratti in scadenza alla fine del 2010, il taglio di alcuni rami produttivi e la prospettiva di un futuro che ad oggi appare nerissimo”.Domani è in programma un decisivo Cda. “Che potrebbe porre fine ad un’avventura iniziata, sotto ogni buon auspicio, meno di due anni fa”, si legge. “Una storia di lavoro animata prevalentemente dalla passione di ciascuno dei dipendenti dell’indotto, gli stessi che il 17 dicembre scorso avevano lanciato un appello che non ha avuto alcuna risposta. Nonostante la grave situazione i giornalisti e l’intero corpo produttivo hanno preferito non tradire i propri telespettatori abbonati garantendo comunque i servizi essenziali e non ricorrendo al diritto di ogni lavoratore allo sciopero che avrebbe penalizzato ulteriormente quanti hanno scelto di sottoscrivere un abbonamento a Dahlia Tv”.E domani “i dipendenti di Filmmaster Television, le loro famiglie, seguiranno l’evolversi di una vicenda che potrebbe implementare la lunghissima lista di disoccupati nel settore dell’editoria radiotelevisiva. Lo faranno in silenzio, garantendo la copertura del servizio, auspicando però che almeno qualcuno raccolga questo appello”. In occasione del cda una delegazione dei dipendenti chiederà di essere ricevuta.
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Rugby e tv, tra Dahlia e Gavin Henson
Right Rugby mette assieme due argomenti lontani tra loro: la crisi di Dahlia Tv e il “ritorno” di Gavin Henson (sarà ancora un giocatore di rugby o solo un fenomeno mediatico?). Ma sono poi così lontani?
La notizia ormai ha fatto il giro della sfera ovalizzata italiana: Dahlia Tv rischia di chiudere, mentre le situazione dell’emittente digitale peggiora di ora non ora. E’ giunto anche un comunicato che riguarda da vicino il rugby – la Magners League, dunque, esclusiva italiana del canale -: “I giornalisti che prestano servizio per Dahlia Sport comunicano agli abbonati che, a causa della situazione in cui versa Dahlia Tv, la programmazione e la produzione di tutto il palinsesto andranno in onda in forma ridotta“. Butta davvero male, a pochi giorni dallo scontro italiano in Keltia tra Benetton Treviso e Aironi Viadana. Fino al prossimo 10 gennaio non si riunirà l’assemblea degli azionisti per valutare il piano di rilancio dell’emittente.
Cose che capitano da queste parti, mentre Oltremanica – per rimanere in tema televisione -, Gavin Henson ha calcato il campo dello stadio di Wembley, posano per i fotografi intento a palleggiare. Il gallese, reduce dalla partecipazione allo show “Strictly Come Dacing”, è atteso al debutto con la maglia dei Saracens nel Boxing Day, il 26 dicembre, giorno che in UK è dedicato alle famiglie tra eventi sportivi e il via ai saldi.
I Sarries aggiungono così un po’ di pepe alla loro strategia mediatica della quale abbiamo scritto nei giorni scorsi. Il trequarti, ai box da tempo per scelte personali e per infortuni che di fatto lo hanno relegato ai margini degli Ospreys, vuole la maglia delle nazionale del Galles, la stessa che gli fu fatta indossare per il lancio sul mercato della nuova versione, con tanto di poster giganti fuori dal Millennium Stadium di Cardiff. Un segno? Lui vuole esserci al Six Nations e alla World Cup e sa che se desidera un biglietto prenotato deve “fare bene con i Saracens“. “Mi è mancato giocare con il Galles ed è per questo che sono tornato“, ha dichiarato. “Non ho idea di dove mi trovi – ha aggiunto riferendosi al suo stato fisico – ma mi sento abbastanza bene. Spero solo di fare bene“.
Domenica pomeriggio ne sapremo certamente di più.
Dahlia Tv a rischio crac: e la Celtic League?
Dal sito de Il Giornale
Non è bastato l’aumento di capitale effettuato durante l’estate per sistemare la posizione finanziaria di Dahlia Tv. La società che fa capo agli svedesi di Air Plus (famiglia Wallemberg) che nella primavera 2009 ha comperato da Telecom Italia i canali pay di Ti Media è oggi a un bivio. Come del resto ben sanno i dipendenti di Filmaster, la società entrata anche nel capitale, che gestisce tutte le produzioni di Dahlia tv. Ieri i giornalisti del gruppo, 25 su 150, che si occupano di Dahlia Sport hanno comunicato agli abbonati, circa 850 mila utenti sopratutto delle squadre di calcio di cui Dahlia dispone dei diritti nonchè del canale a luci rosse, che la programmazione e la produzione di tutto il palisesto andrà in onda in forma ridotta fino a data da destinarsi. Filmmaster infatti, pur pagando fino ad ora regolarmente gli stipendi, non incassa da Air Plus quanto pattuito per il contratto di oursourcing della produzione delle trasmissioni e quindi non riesce più a garantire una normale programmazione. A metà gennaio ci dovrebbero essere novità: o gli attuali soci decideranno di ricapitalizzare oppure arriverà un nuovo socio. Ti Media, che ha ancora il 10% di Dahlia, a potrabbe anche decidere di ricomperare i suoi canali pay.
