Jonah Lomu sta meglio, ma lui si chiede quanto durerà

Sta meglio, e questa è sicuramente la notizia più importante. Jonah Lomu dalle pagine di Le Figaro fa sapere che “le cose vanno meglio, piano piano sto riprendendo il normale corso della mia vita sapendo però che un peggioramento improvviso è sempre possibile. La dialisi continua, tre volte a settimana”.
Lomu, che da anni soffre di una nefrite per la quale ha già subìto un trapianto del rene, lo scorso settembre – in piena RWC – era stato ricoverato d’urgenza: il rene “nuovo” ha infatti smesso di funzionare e ora è in attesa di un nuovo trapianto.
“E’ come se il mio rene stesse dormendo – dice Lomu – I trattamenti che sto facendo stanno cercando di risvegliarlo, ma per ora senza risultato”.

 

Tonni saluta Viadana, una storia durata 33 anni

Alberto Fortunati da La Gazzetta di Mantova

La notizia circolava già da un paio di mesi ed in questi giorni sta assumendo i contorni
dell’ufficialità: dopo 33 anni Franco Tonni lascia il rugby Viadana e va in vacanza, o per
dir meglio in aspettativa visto che i bene informati parlano dell’ex general manager giallonero come uno dei promotori della candidatura di Amerino Zatta, presidente di Treviso, alla massima carica federale. Di sicuro c’è che Tonni non sarà più allo Zaffanella,
nella club house e nell’adorato continente australe a caccia di talenti. La sua estate,
contrariamente al solito, verrà dedicata al relax, come in questi giorni in Danimarca.
Franco Tonni lascia il Viadana, pare una bestemmia…
«E’ la realtà, è una scelta che avevo maturato all’indomani dell’ipotesi di fare una squadra di Eccellenza a Viadana. Si è chiuso un ciclo, quel tipo di rugby che avevamo creato non può essere fatto ora a Viadana ed è giusto che il mio compito venga svolto da alcuni fra i tanti giovani che in questi anni abbiamo allevato a delicati compiti societari. Io mi faccio da parte, anche se è chiaro che per respirare la mia aria dev’essere di forma ovale…».
Chi prenderà il suo posto?
«La prossima settimana, una volta che la Federazione avrà accolto l’iscrizione al torneo di Eccellenza, ci incontreremo con Antonio Zanichelli e sarà lui a sostituirmi. Io per il momento resto a disposizione per nuovi progetti».
Addio a Viadana, allora?
«Non sia mai, ho ancora una marea di rapporti e di contatti con il mondo del rugby e vedremo che cosa potrà essere fatto nei prossimi mesi. Al Viadana in Eccellenza avevo già detto di non pensare di rimanere, del resto mio figlio Dimitri e Zanichelli stanno facendo molto e bene. Esco di scena, convinto di avere avuto tantissimo e di avere dato tutto quello che potevo per fare grande il rugby a Viadana. Quanto creato qui in questi anni è una realtà, che qualcuno ci ha tolto in modo illegittimo ma che non per questo va accantonata. Ci sono molte persone che possono dare un aiuto fondamentale al Viadana, io ci sarò sempre e nel frattempo mi tengo aggiornato».
Nessun rimpianto?
«Assolutamente no, ci mancherebbe. Sto alla finestra, il rugby in questi anni è molto
cambiato e se mi fermo per un po’ di tempo potrò trovare la soluzione giusta. Non ho
fretta, sono sereno».

Winnie Pooh, figli, balsami e fiorentine di due chili: l’altro Castrogiovanni

Giorgio Michieletto per Diva e Donna

Capelli lunghi, barba incolta: per chi segue il rugby è il pilone, qualcuno lo conosce come l’orso. Molti lo hanno visto negli spot fenomeno del momento targati Edison. Il rugby non è ancora sport olimpico e lui, Martin Leandro Castrogiovanm, capitano della Nazionale italiana, si intrufola nelle altre discipline, dal volley alla pallanuoto, fino alla ginnastica ritmica, per essere comunque a Londra 2012. Il risultato è esilarante. Castrogiovanni, “castro”, italiano di origine argentina, 186 cm per 122 chili di peso, gioca nella squadra inglese dei Leicester Tigers. E per “Diva e donna” accetta per la prima volta di posare con la fidanzata Giulia Candiago, sciatrice trevigiana, ex campionessa della nazionale.
Ci sveli il suo lato più tenero, più romantico.
«Giulia, qual è la cosa più romantica che ho fatto? (ndr: pausa di silenzio) Ah sì… Una volta le ho regalalo un peluche gigante di Winnie the Pooh. Tutto sommato, mi considero abbastanza romantico: in questi sei anni insieme qualche regalino gliel’ho fatto».
Da un anno convivete in Inghilterra. Come vi trovate?
«Preferisco l’Italia. L’Inghilterra è dura: clima orrendo, non vedi il sole per lunghissimi periodi. Londra è bella, ma il resto del Paese bruttino. Poi non si mangia bene».
Castro a tavola. «Mi piacciono i dolci, ma mi devo controllare. Limito pasta e pane».
Una pazzia? «Un volta ho divorato una fiorentina di un chilo e sette. Ho fatto fatica ma ce l’ho fatta. Ecco, per Giulia mi piace cucinare: non usciamo spesso, al massimo andiamo al cinema. Sono un tipo molto tranquillo. E quando siamo a casa cucino io».
Piatto forte?
«Il barbecue. Sulla grigliata non mi batte nessuno».
Progetti di vita con Giulia?
«Per ora conviviamo. Forse un giorno arriveremo al matrimonio… Di certo vorrei un bambino, ma quando smetterò di giocare, perché non è facile farlo crescere adesso. Poi anche Giulia non vuole subito figli. Dall’altro lato, però, poi penso che non mi vedrà in campo e mi dispiace».
Si sente più italiano o argentino? Ha un nonno siciliano, di Enna, ma è nato a Paranà…
«Ho l’Argentina nel cuore, ma mi sento italiano: devo tutto all’Italia». (…)
Cosa pensa del calcio?
«Mi dispiace perché è lo sport più bello e ora si parla solo di calcioscommesse: di sicuro c’è chi ha sbagliato, ma a volle si fa un calderone. Mi sarebbe piaciuto giocare a calcio. Da piccoli tutti vogliono fare i calciatori, ma basta guardarmi. .. Non avrei potuto nemmeno stare in porta! Ho cominciato col basket; poi sono rimasto affascinato dal rugby, ma mia madre non voleva. Così ho iniziato a giocare tardi, a 18 anni. Finita una partita di basket ho spinto l’arbitro, mi sono fatto espellere: sospeso a vita!». (…)
Magari è anche vanitoso…
«No. Ogni tanto Giulia si arrabbia e mi dice: “Mettiti un po’ di balsamo!”. Ora sto perdendo i capelli, li devo curare di più».
Subisce il fascino del mondo dello spettacolo, della tv?
«No, non farei un reality insomma. Mi sono divertito con gli spot, ma in tv mi piacerebbe lavorare solo come commentatore sportivo. A fine carriera non penso di essere tagliato per rimanere nel rugby come allenatore».
Andrebbe a “Ballando”?
«No, non so ballare. Poi il mio amico Pozzecco (ndr: ex cestista) è andato a Baila! ma faceva schifo!».

Lomu fa visita all’Australia e dice al mondo che sta bene

Per qualche strano “rigurgito” della Rete nell’ultima settimana dalle nostre parti ha ricominciato a circolare un articolo di qualche mese fa, quando Jonah Lomu venne ricoverato d’urgenza. In molti ci sono cascati e non si sono accorti di quanto fosse datata la notizia. Per fortuna dall’Australia arriva la conferma che invece le condizioni dell’ex stella All Black sono quantomeno stabili, se non addirittura buone: Lomu infatti venerdì era a Sydney e ha incontrato un po’ di giocatori della nazionale australiana nel loro albergo prima della terza sfida al Galles. Grandi saluti, pacche sulle spalle ed un Sitaleki Timani particolarmente emozionato, visto che Lomu è da sempre il suo idolo. E la bella notizia è che sta – tutto sommato – bene.

Diego Dominguez allo Stade Francais, per insegnare a calciare

Diego Dominguez allo Stade Francais. No, ovviamente il buon Diego non torna a giocare, ma l’ex apertura azzurra avrà un ruolo come consulente per il club parigino, per il quale ha giocato per sette stagioni vincendo tre titoli di Francia.
Ora a Parigi darà una mano con i calciatori, ritrovando tra l’altro nello staff il suo ex compagno di squadra RichardPool-Jones.