Tv: Sei Nazioni anche sul digitale terrestre

La Federazione Italiana Rugby e Rai Sport sono liete di annunciare che è stato rinnovato, su base biennale, l’accordo di media partnership che porterà su Rai Sport 2, canale sportivo digitale terrestre e satellitare della rete di Stato, le dirette degli incontri interni della Nazionale Italiana Under 20 nell’RBS 6 Nazioni di categoria per il 2011 ed il 2012.

Nell’edizione 2011, gli Azzurrini di Andrea Cavinato esordiranno venerdì 4 febbraio al “XXV Aprile” di Parma, affrontando l’Irlanda alle ore 19.00, per poi sfidare il Galles il 25 febbraio a Cosenza (ore 19.00) e la Francia l’11 marzo al “San Michele” di Calvisano (ore 19.00).

Relativamente agli incontri esterni contro Inghilterra (Bath, 12 febbraio) e Scozia (Stirling, 18 marzo), la messa in onda rimane soggetta alla disponibilità del segnale internazionale.

Tutti gli incontri saranno disponibili anche in diretta streaming sul portale www.raisport.rai.it

Continuare il nostro rapporto con Rai Sport per offrire ai nostri tifosi la possibilità di assistere in diretta ali incontri della Nazionale U20 in un Torneo importante e di alto livello come l’RBS 6 Nazioni di categoria – ha dichiarato il Presidente della FIR Giancarlo Dondi – è per noi motivo di grande soddisfazione. Il Campionato d’Eccellenza trasmesso da Rai Sport 2 sta offrendo importanti riscontri di pubblico e non ho dubbi che anche la trasmissione del 6 Nazioni giovanile potrà raggiungere risultati confortanti ed offrire una vetrina prestigiosa”.

Stasera ritorna “Quelli che… il rugby”

Da Solorugby

Prima trasmissione dell’anno, questa sera, per la squadra di “Quelli che… il rugby”, la trasmissione radiofonica in onda tutti i giovedì alle 23 su Centro Suono Sport (clicca qui per ascoltare la radio via internet).
Il derby di Roma che vale la finale del primo Trofeo Eccellenza, lo stato del rugby italiano, le condizioni del movimento anche in relazione alla questione diritti tv saranno i temi al centro del programma. Ospiti al solito di prestigio. Nella prima parte il tecnico della Mantovani Lazio Alfredo De Angelis, colui che a ben diritto si è guadagnato il soprannome di “uomo derby” per aver militato da giocatore nel Rieti, nell’Aquila e nei tre principali club della Capitale: Roma, Capitolina e la stessa Lazio. Nella seconda sarà invece il turno di Antonio Raimondi, la celeberrima voce del rugby su Sky. Appassionato dirigente del Grande Milano, uno dei massimi esperti italiani della pallovale nostrana e internazionale, Raimondi inaugurerà ufficialmente la marcia di avvicinamento verso il prossimo Sei Nazioni. Tra speranze azzurre, vecchi e nuovi problemi del gruppo Mallett e impatto mediatico di Parisse e soci in un Paese da sempre “pallone-centrico”.

“Quelli che… il rugby” potrà essere seguita sulle frequenze di Centro Suono Sport a Roma (101.500), Frosinone (101.200), Latina (96.00) e Subiaco (102.00) oppure in webstreaming sul sito http://www.centrosuonosport.com.

Montpellier, Tolone e quella firma di troppo di Gorgodze

Da Rugbymercato.it

Con un comunicato stampa il Montpellier Hérault Rugby ha annunciato di aver prolungato i contratti con diversi giocatori: Mamuka Gorgodze (3 anni), Fulgence Ouedraogo (3 anni), Julien Tomas (3 anni), Giorgi Jgenti (3 anni), Martin Bustos Moyano (2 anni), Santiago Fernandez (2 anni) e Juan Figallo (2 anni).
Per quanto concerne il mediano di mischia Benoît Paillaugue l’ufficializzazione del rinnovo potrebbe arrivare nelle prossime ore, mentre quella dell’apertura François Trinh-Duc potrebbe essere finalizzata la prossima settimana.

// //

Tuttavia, la notizia del rinnovo da parte della terza linea Mamuka Gorgodze ha scatenato l’ira del Presidente del Tolone, Mourad Boudjellal, poiché il giocatore georgiano aveva firmato un pre-contratto con l’RCT.
Dopo aver appreso la notizia del rinnovo di Gorgodze, Boudjellal ha dichiarato che i diritti del club saranno fatti valere per vie legali ed in virtù di una clausola presente nell’accordo è intenzionato a chiedere un risarcimento danni compreso tra i 500.000 e il milione di euro!
Per Mamuka Gorgodze non sarebbe il primo caso del genere: già nel 2008 aveva firmato un pre-contratto con il Brive e poi aveva rinnovato con il Montpellier.

Il relitto di Dahlia nel Mar degli Squali

Da Milano Finanza, la firma è quella di Andrea Montanari

Il crack di Dahlia Tv, schiacciata da una perdita complessiva di 80 milioni e affossata dalla decisione dell’azionista di riferimento (68,1%), la svedese Air Plus Tv che ha bocciato la ricapitalizzazione da 150 milioni, si è abbattuto su Telecom Italia Media. Il titolo del gruppo tv guidato dall’amministratore delegato Giovanni Stella, secondo azionista di Dahlia Tv con il 24%, nonché fornitore della banda per i 15 canali di proprietà della tv finita in liquidazione, è crollato a Piazza Affari a 0,19 euro lasciando sul terreno l’11,83% sulla scia delle valutazioni dei principali broker di mercato che stimano pesanti incidenze in termini di minori ricavi (si oscilla tra 35 e 37 milioni) dallo spegnimento del segnale della tv guidata dall’ad Fabrizio Grassi che non ha rescisso il contratto d’affitto con TiMedia.

A questa cifra, calcolata dagli analisti di Akros, Equita sim, Banca Leonardo e Mediobanca, si vanno ad aggiungere gli oltre 10 milioni persi con l’interruzione del contratto per l’affitto degli spazi sui multiplex ai tre canali di Sportitalia passati al gruppo Screen Service. Per cercare di arginare la caduta, ieri sera lo stesso Stella ha dichiarato all’Ansa «di essere fiducioso di rimpiazzare i clienti persi in un tempo abbastanza rapido» e ha precisato che «Dahlia Tv incide per 24 milioni sui ricavi del 2010».

Una cifra «importante ma non stratosferica» lontana dalle stime dagli analisti che invece sono state prese a riferimento dalla borsa. L’ad di TiMedia ha aggiunto che «qualche giorno fa è stato chiuso un contratto con un grosso operatore internazionale per circa un quinto della banda occupata da Dahlia». L’indiziato è la branch italiana della tedesca Home Shopping Europe, pronta a sfidare Mediashopping (Mediaset) e l’americana Qvc da metà 2011.

Il futuro dell’offerta di Dahlia. E mentre la Lega Calcio si interroga sul futuro dei contratti per la trasmissione delle partite di Cagliari, Catania, Cesena, Chievo, Lecce, Parma, Sampdoria e Udinese (il pacchetto vale 30 milioni e fa gola a Mediaset), il mercato inizia a riflettere su quale operatore televisivo possa occupare lo spazio che la tv affidata al liquidatore Mauro Paoloni lascerà libero nei prossimi mesi.

«Non è ipotizzabile che il mercato del digitale terrestre appena decollato perda l’altro unico operatore a pagamento alternativo a Mediaset», dice uno dei principali player nazionali che si espone con MF-Milano Finanza a patto di restare anonimo. «Il fallimento di Dahlia fa male a tutti noi, a TiMedia e anche al Biscione perché restringe il raggio d’azione degli operatori e li costringe a ripensare alla politica industriale da adottare per potere restare sul mercato».

Per questo, secondo gli esperti, non è pensabile che dopo l’uscita di Air Plus Tv (che in agosto aveva partecipato all’aumento da 51,4 milioni e ottenuto da Unicredit un finanziamento da 30 milioni comunicando al contempo ai dipendenti di Dahlia Tv la volontà di tagliare fino al 50% le retribuzioni), si assisterà realmente al black out informativo di 15 canali. Una delle prime ipotesi porta all’apertura della procedura di concordato preventivo per l’azienda che occupava in totale 150 dipendenti. In questo modo, il liquidatore potrebbe decidere di separare le attività creando una bad company nella quale far confluire la gestione finanziaria e una good company nella quale collocare gli asset televisivi.

Del resto, si sostiene da più fonti, Dahlia Tv ha un suo appeal commerciale avendo attivato 800 mila tessere pay (300 mila delle quali sotto forma di abbonamento). In questo contesto, potrebbe tornare in azione TiMedia che aveva venduto ad Air Plus la maggioranza dell’emittente e che passano dalla procedura acquisirebbe le attività editoriali a costo zero. Al boccone mirano gli americani del fondo Constellation, azionisti della stessa Air Plus, e persino Sky Italia che si era avvicinata alla tv in liquidazione già in autunno. Più improbabile l’irruzione sulla scena di Mediaset che comunque era stata a un passo dalla definizione di un accordo commerciale per portare sull’offerta Premium i canali Dahlia.

 

L’Italia, il rugby e il web

Michele Mikke Borin parla (anche) del Grillotalpa nel suo blog. E fa un’analisi dello stato dell’arte delle pagine web dedicate al rugby in Italia.
Siamo appena entrati nel nuovo anno ed è una consuetudine tirare dei bilanci ed avere dei propositi.
Ho verificato che ogni società di Rugby ha un proprio sito web, se non ce l’hanno proprio tutte diciamo che la maggior parte è presente nel web, quindi di contenuti sull’ovale se ne trovano in rete.
Se proverete a ricercare la parola “rugby” il caro vecchio google vi proporrà la bellezza di oltre 70 milioni di risultati, potremmo essere portati a credere che nel web si scriva molto sul rugby.
Illusi!… che non siamo altro.
Di rugby non se ne parla affatto.
Lo dimostra l’attuale classifica WIKIOnews che nella Top100 dei Blog sportivi annovera solamente 5 blog che parlano di Rugby, dal più noto rugby1823 curato dal giornalista Duccio Fumero al neo entrato Ilgrillotalpa anche questo fortunatamente curato da un’altro noto giornalista Paolo Wilhelm; che riportiamo in ordine di classifica:

Classifica TOP100 Blog Sport – fonte WIKIO
5^ posizione
Rugby1823 – il mondo della palla ovale
28^ posizione
Rugby Union Times – 100% Rugby
47^ posizione
RugbyCS il rugby scritto da chi lo vive sul campo
57^ posizione
Il Grillotalpa – tutto quello che gira attorno al pianeta rugby

per finire con il nostro Blog
96^ posizione
RugbyBadia 1981

questi come detto sono gli unici 5 blog di Rugby presenti nella classifica TOP100 di Wikio.

Ma cos’è WIKIO?
Wikio é un motore di ricerca di news. Wikio sorveglia decine di migliaia di fonti d’informazione per proporvi una rassegna stampa su misura. Dei documentalisti sorvegliano e aggiornano giornalmente il database per fornirvi un servizio semplice ed intuitivo.

Wikio estrae in tempo reale le agenzie e le classifica tematicamente per poi archiviarle in un database di milioni di documenti.

Ma allora mi son chiesto,
chi saranno mai questi 5 che son riusciti ad entrare nei primi 100 posti della classifica?

… Indubbie le capacità di chi cura i Blog citati, ma non pensiate abbiano raggiunto questa visibilità esclusivamente per merito. Mi permetto di sottolineare che la presenza del nostro Blog ne è la dimostrazione.
L’idea che mi sono fatto è che di Rugby nel web siamo davvero in pochi a parlarne e per tornare al dato inizale dei 70 milioni di risultati, se cercate “calcio” in tutte le sue accezioni linguistiche (football, soccer….) vi renderete conto che 70 milioni non sono poi così tanti.

Nonostante ciò rinnovo i miei complimenti a Duccio, Paolo ed anche agli altri che non conosco personalmente.

A voi che leggete il rugby nel web vi invito a continuare a seguire questi blog e a chi dovrebbe investire nel web per il Rugby dico di non perdere altro tempo, solo 5 blog in classifica sono pochi ma con la partecipazione di tutti non si sa mai diventino i primi cinque e Duccio ne è l’esempio.