11 irlandesi in più per Kidney

Ieri avevamo riferito delle nove convocazioni “aggiuntive” fatte dalla Scozia dopo la partita con la Francia e in vista di quella con il Galles.
Oggi tocca all’Irlanda, che dopo il match del Flaminio attende domenica a Dublino la Francia.
Declan Kidney ha chiamato ben 11 giocatori che raggiungono il gruppo dai quali sceglierà i 23 per i bleus. Ecco chi sono i nuovo arrivi: Brett Wilkinson, Mick O’Driscoll, Donnacha Ryan, Stephen Ferris, Mike McCarthy, Jamie Heaslip,Nevin Spence, Johne Murphy, Denis Hurley, Andrew Trimble and Gavin Duffy.
Trimble, Ferris ed Heaslip non erano a Roma perché infortunati

O’Driscoll scommette: “Vinciamo noi 3 a 0”

Nicola Melillo per La Gazzetta dello Sport

Hotel Westin Excelsior, Via Veneto, trenta metri dall’ambasciata americana. L’Irlanda ha scelto una tana di lusso per il soggiorno a Roma. Tutto intorno cominciano a pascolare rappresentanti dei 4000 tifosi irlandesi annunciati. Ma gli occhi di staff e giocatori tradiscono una tensione prepartita mai vista finora. La stella Capitan O’Driscoll scherza: «Come finisce? Vinciamo noi. Quanto? 3-0». Come 3-0? Nessuna meta? «Beh, l’Italia prima o poi una partita la deve vincere, dopo 14 anni. Speriamo non sia questa la loro volta. Il Flaminio è uno stadio fantastico per giocare, col pubblico raccolto che ti spinge a due passi. A Roma abbiamo sempre dovuto soffrire per venire a capo delle partite. L’Italia è cresciuta ogni anno di più e per noi sarà la solita faticaccia. Qui abbiamo offerto, anche per merito dell’Italia, alcune prove assai deludenti, ma abbiamo sempre vinto. Abbiamo visto il loro match con l’Australia a novembre: gli hanno messo una pressione incredibile». infortuni La sensazione è che l’Irlanda tema soprattutto di non poter offrire il meglio del suo formidabile potenziale. Il et. Declan Kidney ha impiegato buona parte della conferenza stampa a spiegare alla decina di giornalisti irlandesi le difficoltà di questi giorni: «Siamo parecchio sfortunati. Abbiamo impiegato il 90% del nostro tempo a fare in modo che le nostre cose andassero a posto, fra infortuni e acciacchi vari. Certo al Flaminio non sarà un happening. Oltretutto un ulteriore salto di qualità l’hanno fatto giocando in CelticLeague. Hanno una grande prima linea con un Castrogiovanni che ogni allenatore vorrebbe avere come pilone». Forza ragazzi O’Driscoll, che ha appena rinnovato l’accordo con la nazionale fino al 2013 e che in questo Sei Nazioni punta a diventare il capitano di più lungo corso della storia (è a 72 caps, il sudafricano John Smit è a 75), fa il suo lavoro da leader: «Vediamo di vincere questo match. Gli infortuni? Può essere una grande opportunità per i giovani di mettersi in mostra e far vedere cosa sanno fare. Penso a McFadden, o a Ross, che debuttano nel Torneo. Faranno bene. Loro stanchi per l’impegno coi club in Celtic League a cui non erano abituati? Non ci credo: sono professionisti e sanno come gestirsi. I loro infortuni? Pensiamo ai nostri e a offrire una prestazione di qualità per partire col piede giusto».

Verso Italia-Irlanda: anche Ferris ko

Da BBC Sports

Stephen Ferris looks certain to join Ireland’s list of absentees for next weekend’s Six Nations opener against Italy in Rome.

The Ulster player told BBC Sport on Friday that he was resigned to missing the match because of a knee injury.

“It’s now looking as though I’m going to miss the Italy game,” said Ferris.

Already out for the injury-hit Irish are Tommy Bowe, Shane Horgan, John Hayes, Jamie Heaslip, Andrew Trimble, Rob Kearney and Geordan Murphy.

Ferris, 25, added: “I basically aggravated an old injury in my left knee in last week’s game against Aironi.

“It was during a pushover scrum near the end of the game and I felt my knee go and a pile of bodies then ended up on top of me.

“It’s very disappointing but I’m hoping to be back for the second game against France.”

The injury to Ferris further reduces Declan Kidney’s back-row options and Denis Leamy, David Wallace and Sean O’Brien now look the obvious choices for the Rome contest, with Shane Jennings also in contention.

Bowe is sidelined with a knee injury and is also a doubt for the clash with France a week later.

Hayes and Horgan are also expected to miss the encounter with France.

Leinster number eight Heaslip had his ankle injury reviewed by a specialist on Wednesday and it was confirmed that he will not be available for the Italy fixture, but could make a return against the French.

Heaslip’s injury has kept him out of Leinster’s Heineken Cup campaign since Christmas.

Horgan (knee) and Hayes (groin) were ruled out of the Italy game on Tuesday.

Leinster wing Horgan and Munster prop Hayes were both replaced at half-time in Heineken Cup matches last weekend.

Ulster wing Trimble misses out after breaking a bone in his right hand in the Heineken Cup win over Aironi.

 

Sei Nazioni: l’Irlanda e quel maledetto “fattore H”

Articolo che ho scritto per le pagine dedicate al rugby del sito di radio R101

Hayes, Heaslip, Horan. In rigoroso ordine alfabetico. Una specie di mantra scandito dalla lettera “H”. Un manra che sicuramente non felici i tifosi irlandesi e men che meno il ct della nazionale in maglia verde, Declan Kidney. Perché quel mantra sta a indicare gli ultimi infortuni tra i giocatori irlandesi in vista del debutto al Sei Nazioni 2011, atteso a Roma il 5 di febbraio, ovviamente contro l’Italia. Nomi ai quali vanno aggiunti quelli del sicuro assente Andrew Trimble (per l’ala frattura alla mano) e – notizia dell’ultima ora – di Tommy Bowe. Incerto anche Stephen Ferris, che difficilmente potrà scendere in campo al Flaminio, ma per lui c’è ancora un briciolo di speranza.

Giocare a Roma? Dura, ma non impossibile. Parola di O’Driscoll

Rugby Union Times ha ripreso questa intervista che O’Driscoll ha rilasciato a Planet Rugby

Quando giochiamo in Itaila spesso troviamo ottime condizioni meteo. Ai giocatori giova il sole e la “frescura” che c’è a Roma in Febbraio” , ha dichiarato Brian O’Driscoll, capitano dell’Irlanda prossima avversaria dell’Italia nel turno inaugurale del 6 Nazioni il 5 Febbraio al Flaminio.

bod

Ai giocatori – continua BOD –  piace giocare li: c’è una bella atmosfera nello stadio. E  se ci si complica la vita come due anni fa, può essere davvero un posto difficile da cui tornare a casa vincitori. Comunque ci sono posti peggiori in cui giocare rugby.

Aver due team in Celtic League sta aiutando molto il rugby italiano, sopratttutto a livello di tenuta fisica. Ci sono poi anche giocatori che giocano in club inglesi e francesi, per cui credo che sarà una partita difficile. E’ sempre la stessa cosa quando vai a Roma: è dura, è una partita fisica tanto che il giorno dopo la senti tutto addosso che hai giocato un Test Match”.

Appunto, attento caro BOD.