Xavier Rush è una terza linea neozelandese dei cardiff Blues. Nel fine settimana la squadra gallese ha giocato in Heineken Cup contro i Northampton Saints (23 a 19 per questi ultimi). Ecco come il buon Rush ci è “guadagnato” un meritatissimo cartellino rosso.
Categoria: Champions Cup
Riassuntone Heineken Cup: seconda parte
Ieri ho pubblicato il racconto fatto da Right Rugby (leggete questo blog, è davvero bello) sulle partite di Heineken giocate sabato. Oggi si prosegue con le gare di ieri
Bòn, ultime dai campi dell’Heineken Cup perché comunque ne sono successe delle belle e di interessanti. E sono volati spintoni, pugni minacciati e placcaggi alti veri e propri. Cardiff Blues-Northampton Saints è stata anche questo, con gli inglesi che espugnano il Cardiff City Stadium (ma perché i Blues non tornano all’Arms Park?) con il risultato di 23-19 e i gallesi danno definitivamente l’addio all’Europa. Partita molto tesa, un bel rugby comunque mostrato da entrambe le parti e soprattutto grandi difese. Il primo tempo si chiude sul 9-9, con gli ospiti avanti, ma danneggiati dal cartellino giallo al 30′ al centro James Downey, colpevole di uno sgambetto durante un assalto dei Blues alla linea di meta avversaria. Dan Parks da una parte e Steven Myler dall’altra timbrano i punti della prima frazione, con gli animi già piuttosto accesi e parecchi faccia a faccia e mani al collo, giusto per scaldarsi. Nella ripresa, verrebbe da dire si fa sul serio. I padroni di casa accelerano all’inizio e vanno in meta con il giovanissimo (classe ’92) Richard Mustoe: l’ala si rialza dopo un mezzo placcaggio, evita l’intervento del tallonatore Saints Dylan Hartley e si allunga per schiacciare l’ovale a terra. Ma si rovinano la vita poco più tardi, quando la seconda linea Bradley Davies si becca un giallo al 48′ per un fallo professionale, concedendo agli inglesi di tornare in partita. Dà una grossa mano il Numero 8 Xavier Rush che si fa espellere addirittura al 53′, quando decide che il modo migliore per arrestare l’attacco nemico è quello di placcare al collo un ottimo Courtney Lawes: la seconda linea della nazionale di Martin Johnson prende un gran colpo, ma rimane in campo, Rush guarda il resto della partita dalla panchina. Northampton alza la testa e si prende il campo, si riporta avanti (18-16) al 59′ con Cardiff ancora in 13. Ma è Parks a riaccendere le speranze gallesi con un drop 63′. Alla lunga, però, i Saints con una serie di raggruppamenti e con il gioco chiuso che fa leva sui portatori di palla e sulle combinazioni tra l’estremo Ben Foden e l’ala Chris Ashton arrivano a marcare la meta che vale la partita con il neoentrato Calum Clark: meta che in realtà non c’è perché il pallone non tocca terra. Lo stesso Clark al 77′ si fa ammonire, ma con la mischia dominante gli inglesi mettono al sicuro il risultato.
Pareggio nel big match della Pool 5 (quella del Treviso) tra Leicester Tigers-Perpignan: 22-22 il risultato al termine degli ottanta minuti. Equilibrio nella prima mezz’ora, con i piedi delle aperture Billy Twelvetrees e Nicola Laharrague che sospingono le due squadre sul 6-6. Poi arriva l’ala Alesana Tuilagi: al 32′ l’estremo irlandese Geordan Murphy va vicinissimo alla marcatura, il bandolo della matassa è a ridosso dell’area di meta catalana. L’ala dei Tigers sugli sviluppo gioca veloce un penalty e trova il varco giusto. Twelvetrees converte, Laharrague accorcia allo scadere e si va negli spogliatoi sul 13-9. Al rientro, il mediano transalpino David Mele risponde pesantemente: la mischia giallorossa fissa l’accampamento, Mele arriva nell’angolo, prima che l’ala di Welford Road Scott Hamilton possa intervenire. Momentaneo vantaggio ospite (16-13), Twelvetrees pareggia al 45′ e da allora è un continuo inseguirsi, con il Perpignan che agguanta il punticino al 79′ grazie sempre a Laharrague.Erano solo in 1.236 all’Adams Park di Wycombe per London Wasps-Newport Dragons: fino alle 10 non si sapeva se il match si potesse giocare o meno per la neve caduta su Londra. Alla fine le due formazioni sono scese in campo, con un primo tempo molto blando e chiuso sul 3-3 (Dave Walder per le vespette, Matthew Jones per i gallesi). Nella ripresa, i padroni di casa si scaldano definitivamente e dilagano con quattro mete alla fine: lo stesso Ward al 48′, l’intramontabile estremo Mark van Gisbergen (64′), Tom Varndell (70′) e Nic Berry (72′) per volare fino al 37-3. La meta della bandiera dei Dragons arriva al 78′ con l’ala Aled Brew.
Riassuntone Heineken Cup: prima parte
Right Rugby ci racconta cosa è successo ieri
In attesa che questa domenica ospiti la conclusione del quarto turno di Heineken Cup, quello che apre la fase di ritorno dei gironi e tiri la volata finale, come si direbbe in gergo ciclistico, cominciamo a dare un’occhiata a quello che è accaduto nelle scorse ore, al di là di quello che abbiamo già scritto in merito alle due italiane, Benetton Treviso e Aironi Viadana.
Partiamo dal Lansdowne Road di Dublino, dove nella Pool 2 il Leinster ha superato il Clermont per 24-8, prendendosi la rivincita dei quarti di finale della scorsa edizione più che della sconfitta di sette giorni fa per 20-13. Bella partita, partiamo da qui: bel ritmo, bei gesti tecnici, bel pubblico, gran battaglia di placcaggi. Si vedeva che le due volevano l’una lo scalpo dell’altra e alla fine hanno avuto la meglio i padroni di casa, lesti a premere sull’acceleratore nei primi dieci minuti del primo e del secondo tempo, schiacciando i francesi nei propri 22 e azionando i tagli dei trequarti (Brian O’Driscoll in gran spolvero, nonostante l’età che ormai avanza anche per lui e gli acciacchi che ogni tanto lo obbligano a dare forfait) e il peso dei suoi avanti, uno su tutti il pilone Cian Healy che marca due delle tre mete del Leinster, entrambe alla fine dell’assalto alla diligenza con continui raggruppamenti che arrivano a ridosso dell’area di meta: la prima al 7′, la seconda al 43′ dopo una mischia sotto i pali perché l’arbitro gallese Nigel Owens ingiustamente giudica tenuto alto un ovale che la seconda linea Nathan Hines invece schiaccia a terra. La terza meta, manco a farlo apposta, è del terza linea Sean O’Brien, a testimoniare come il XV di Dublino abbia spostato il baricentro dell’incontro sugli avanti. Al resto ci pensa il piede di Jonathan Sexton, mentre quello del mediano transalpino Morgan Parra è meno preciso e lascia sul terreno di gioco nove punti che sarebbero stati preziosi, visto che il Clermont non fa da comparsa, ma tiene il campo e arriva in un paio di occasioni ad un soffio dalla marcatura pesante, con un David Zirakashvili che da buon pilone suona la carica nei raggruppamenti: sembrano fatti di gomma questi qua, sembrano usciti direttamente dagli stabilimenti Michelin. La meta francese è di Napolioni Nalaga, al 68′, quando ormai è troppo tardi per raddrizzare una sconfitta che può costare caro ai campioni in carica d’Oltralpe. Nalaga al quale l’estremo Isa Nacewa nega una meta già fatta intercettando all’ultimo un cross kick dell’apertura Brock James millimetrica. Ottanta minuti di pure divertimento.
Altro incontro al cardiopalma tra Ospreys-Munster dopo i noti fatti di domenica scorsa. Anche qui la vendetta è servita: finisce 19-15 per i gallesi che vanno in meta una sola volta contro le due degli irlandesi e che chiudono il primo tempo in vantaggio per 13-10. Munster parta a razzo, trova un break prezioso con il centro Sam Tuitupou che apre la strada, poi l’ovale dal raggruppamento nei pressi dell’area che scotta arriva al pilone Tony Buckley ed è touchdown. Gli irlandesi si portano sul 10-3, Dan Biggar smuove il risultato per i suoi e al 25′ arriva il pareggio firmato dal mediano Mike Phillips e della conversione di Biggar, con Ronan O’Gara che rimane tagliato fuori da una ostruzione durante l’azione. Al 35′ e al 54′ ancora Biggar allunga per il momentaneo +6, che si riduce quando il secondo centro tuttorosso Keith Earls timbra la seconda meta dei suoi, dopo che l’ala neozelandeseDoug Howlett bussa alla porta degli Ospreys e trova aperto, seminando il panico. Non arriva la conversione di O’Gara, arrivano invece tre punti dal piede di Biggar per il 19-15 decisivo al minuto 67′.
Nella Pool 3 il Tolone se la vede molto brutta in casa contro i London Irish: avanti 17-0 alla fine della prima frazione, i francesi vengono recuperati e poi riaccelerano per chiudere 38-17. Evidentemente se non si complicano la vita non si divertono. C’è Felipe Contepomi all’apertura per i padroni di casa e l’argentino contribuisce al break iniziale con un piazzato e due conversioni per le mete del flanker Olivier Missoup e del tallonatore Mickael Ivaldi: questa giornata è il trionfo degli avanti, a quanto pare. Gli Exiles nel primo tempo rimangono anche in 14 per il giallo all’ala Sailosi Tagicakibau che si fa definitivamente espellere al 44′. Ma è proprio una volta rientrati dagli spogliatoi che gli inglesi si svegliano a vanno a marcare con l’apertura Chris Malone al 53′ e il neoentrato in prima linea Alex Corbisiero al 64′. E’ il pareggio, ma l’uomo in meno si sente e Contepomi sfrutta al meglio l’occasione per marcare meta e fissare la conversione. Poi è il turno del centro Tom May al 71′ per la meta del bonus e la quinta ha la firma del mediano Christian Loamanu al 75′, due minuti dopo aver sostituito il titolare Pierre Mignoni.
Per quanto riguarda la Pool 4, quella degli Aironi, il Bath si autoinfligge una dura lezione che le costerà cara, perdendo 22-26 dall’Ulster. I nordirlandesi nel primo tempo non mollano l’osso rimanendo addosso agli inglesi grazie al piede dell’apertura Ian Humphreys, ma soprattutto alla meta dell’estremo Adam D’Arcy al 10′. Ma è il Bath a partire meglio, con l’ala Matt Carraro che marca pesante già al primo giro di orologio e con il piede di Olly Barkley. Nella ripresa, come spesso accade, Bath molla la presa, concede qualche calcio di punizione di troppo e si ritrova sotto. Nevine Spence, secondo centro ospite, va in meta al 55′, poi Humphreys porta lontanino i suoi fino al momentaneo 23-14, al quale pone rimedio Matt Banahan: l’ala al 68′ accorcia chiudendo al meglio un’azione di gruppo e ricevendo l’assist dal Numero 8 Simon Taylor, andando a schiacciare alla bandierina. Ma non c’è la preziosissima conversione. Ci sono al contrario i definitivi punti di Humphreys dalla piazzola al 71′.
C’è gloria per i tormentati Saracens che sbancano una Parigi innevata nel venerdì sera, vincendo sul Racing Metro per 19-15 nella Pool 2. I Sarries lasciano a secco i padroni di casa nei primi 40 minuti. L’apertura Owen Farrell va a segno al 3′ e al 6′ prima dalla piazzola, poi di drop. Al 34′ c’è la meta del centro Brad Barritt che punta i piedi e va oltre il duplice placcaggio portato dall’ala Benjamin Fall e dal pilone Juan Pablo Orlandi. Il primo tempo si chiude sul 16-0, c’è lo spazio anche per un altro piazzato di Farrell. Al 47′ c’è il primo sussulto dei parigini, con il nostro Mirco Bergamasco (schierato secondo centro) che sfrutta un erroraccio di David Strettle che perde palla mentre batte un calcio di punizione veloce nei propri 22: il medianoNeil de Kock prova a rimediare, ma l’avvoltoio azzurro è il più lesto di tutti. Cinque minuti dopo, il numero 9 del Racing Nicolas Durand imita Strettle, ma al meglio: mischia sui 5 metri, punizione indiretta a favore dei parigini, Durand batte e va a segnare. Il piede di Jonathan Wisniewski mette a segno le due conversioni per il 14-16, ma allo scadere tutti gli sforzi cedono al calcio di Farrell per il 19-14 finale.
Benetton-Scarlets: la fotogallery
Sul sito del Benetton Treviso, a questo indirizzo, trovate le immagini che raccontano la gara di ieri pomeriggio al “Monigo”, dove i gallesi si sono imposti 38 a 15
Benetton ancora un giusto ko con gli Scarlets: 15-38
Il mio articolo per il sito di Radio R101
Benetton Treviso-Scarlets: 15-38
I gallesi bissano il successo di una settimana fa e ottengono al “Monigo” una meritata vittoria. I veneti non giocano male ma sprecano troppo e in difesa non sono attenti come al solito. Male De Waal all’apertura, mentre il debutto di Gori con il numero 9 è più che positivo. Da incorniciare le due mete dei padroni di casa, quasi in fotocopia, con una maul inarrestabile. Soprattutto la prima segnatura arriva al termine di un carrettino andato avanti per oltre 20 metri. E ne avrebbe fatti altrettanti.
Dopo pochi minuti è subito 3 a 3 con i calci di De Waal e Priestland, ma il gallese al 18′ – con un altro piazzato – porta avanti la squadra in maglia rossa. Al 28′ la prima meta della gara è la segna il seconda linea gallese Day dopo un’azione di sfondamento degli Scarlets. La partita non è bellissima, tanti errori e imprecisioni, e il XV di casa non sembra particolarmente ispirato. A fine primo tempo, però, i trevigiani si rialzano, con un bel driving maul che porta in meta Robert Barbieri. La trasformazione di De Waal porta a 10-18 il risultato dopo i primi quaranta minuti di gioco.
La ripresa si apre con un facile calcio piazzato per gli Scarlets realizzato dall’estremo Newton, ma al 14′ nuova meta trevigiana con Filippucci che sfrutta un’altra maul. Ma 4 minuti dopo sono i gallesi ad andare in meta con Maule. Passano, purtroppo tuttavia, solo quattro minuti e nuovamente un placcaggio mancato costa la terza meta gallese, con Maule che si allunga quel giusto, nonostante l’opposizione di Pedro Di Santo. Al 31′ un piazzato di Priestland porta sul 15-31 il risultato. La partita è finita da un pezzo quando nei minuti finali Fa’amatuainu, trova la meta del bonus – per i gallesi – che porta il risultato sul definitivo 15-38. Benetton ancora a 0 punti in Heineken Cup
Tabellino
MARCATORI: pt 2′ De Waal p.; 10′ e 18′ Priestland p.; 29′ Day meta tr. Priestland; 38′ Newton meta; 40′ Barbieri meta tr. De Waal; st 5′ Newton p.; 14′ Filippucci meta; 18′ Maule meta tr. Priestland; 31′ Priestland p.; 37′ Fa’amatuainu meta tr. Priestland.
BENETTON TREVISO: McLean (pt 29′ Williams); Maddock, Benvenuti, Sgarbi, Vilk; De Waal, Gori (st 38′ Semenzato); Vosawai (st 10′ Filippucci), Zanni (st 38′ Bernabò), Barbieri; Van Zyl, A. Pavanello; Cittadini (st 10′ Di Santo), Ceccato (pt 32′ Sbaraglini), Fernandez Rouyet (st 38′ Muccignat). A disp.: Burton. All. Smith.
SCARLETS: Newton; Stoddart, Maule (st 38′ L. Williams), King, Lamont; Priestland (st 38′ S. Williams), Knoyle (st 13′ Roberts); Morgan, Edwards, Turnbull; Day, Cooper (st 23′ Fa’amatuainu); Gardiner (st 13′ John), Owens (st 13′ Phillips), Thomas (st 25′ Jones). A disp.: McCusker. All. Davies.
ARBITRO: Doyle della Federazione Inglese.
NOTE: pt 10-18; spettatori: 3500 circa; Heineken man of the match: Morgan (Scarlets); cartellino giallo a Cooper (st 13′) ; calciatori: Benetton Treviso (De Waal 2/3), Scarlets (Priestland 6/7, Newton 1/1); punti in classifica: Benetton Treviso: 0, Scarlets: 5.
