Lutto in casa Rovigo

Dall’ufficio stampa del Rovigo Rugby

Rovigo, 2 gennaio 2011, da oggi il Rovigo Rugby ha un nuovo tifoso in cielo. Ercole Ponzetti, avvocato rodigino, che aveva vinto da giocatore il primo scudetto nella storia rossoblu nel 1951 e che da presidente aveva guidato la Società alla conquista del nono scudetto del 1979 si è spento all’età di 84 anni. I funerali avranno luogo martedì 4 gennaio alle ore 10 e 30 nella chiesa della Commenda (Santuario della Madonna Pellegrina). Il Presidente Renzo Bullo, l’Amministratore Delegato Antonio Zambelli e i componenti il Consiglio di Amministrazione, a nome di tutta la Società Rugby Rovigo Delta esprimono il loro dolore e sono vicini alla famiglia in questa triste circostanza. Con Ercole Ponzetti è scomparso un grande tifoso dei colori rossoblu, un amico dei “suoi” giocatori e di tutti i collaboratori che lo aiutavano nella gestione della Società. Ora potrà riprendere con gli amici Doro e Guido i discorsi lasciati a metà nelle lunghe mattutine passeggiate sul Corso del Popolo. La Società chiederà alla Federazione l’autorizzazione a commemorarlo in occasione dell’incontro con i Crociati previsto per sabato prossimo.

Un’annata da Crociati

Dal sito della squadra di Parma pubblichiamo questa intervista-bilancio al coach Filippo Frati, che ricorderà il 2010 per un bel pezzo. E non solo per motivi sportivi.

Nel cuore dell’uomo, del marito e del padre – e anche negli occhi, che diventano quasi lucidi – ci sono due gemellini, Tommaso e Jacopo, nati a febbraio e che hanno segnato questo 2010 più di qualsiasi altra vittoria o primato in classifica.
Nella testa del coach, c’è il primo posto in un campionato tutto nuovo, che la sua squadra, nuova di “pacca” anche lei – una franchigia, come tanto va di moda almeno da queste parti – sta comandando e nel quale sabato prossimo, Rovigo permettendo, potrebbe laurearsi campione d’inverno.
Filippo Frati ne avrà da ricordare di cose in questo 2010 che per lui è iniziato, sportivamente parlando, con il primo posto nel campionato di A1 con il Noceto – scudetto di categoria perso in finalissima contro la Mantovani Lazio, asfaltata in Eccellenza a Parma lo scorso 30 ottobre – e che si sta concludendo con il primato della sua BancaMonte Crociati Rfc.
Ma nella testa, e nel cuore, dell’allenatore ci sono, subito, prima di qualsiasi altro pensiero, i suoi ragazzi: gli stessi a cui da anni va ripetendo che “Non esistono scorciatoie” e che quest’anno sembrano proprio aver fatto tesoro delle parole del loro coach, scendendo in campo sempre con la stessa grinta e determinazione, anche quando, com’è successo in Coppa, gli avversari dimostrano ancora tutta la distanza esistente tra il Rugby Made in Italy e quello inglese o francese.
“Tra le mie più grandi soddisfazioni – spiega Filippo Frati – c’è sicuramente la maturazione di molti giovani che sono cresciuti nel nostro vivaio e che hanno portato alla convocazione in nazionale maggiore di Majstorovic (oggi in forza al Prato) o alla consacrazione di Ferrarini tra le migliori terze linee del campionato così come alle ottime prestazioni di En Naour, Tobia, Singh, tutti provenienti dalle nostre giovanili: per non parlare di Del Nevo, Passera, Minari, Orlandi, Frati, Garulli, e Maestri, che stanno giocando in pianta stabile in Eccellenza e in Challenge Cup, o dell’ottimo inserimento dei nuovi arrivi, Iannone, Trevisan e Lovotti, giovanissimi e già protagonisti in Campionato ed in Coppa.
E sabato 8 gennaio i Crociati vanno a Rovigo per difendere il primo posto in Campionato…
“Personalmente dormo sonni tranquilli: li ho visti giocare e si affidano molto al gioco al piede… Rovigo rimane comunque uno dei campi più ostici e in casa hanno perso solo una partita, lo scorso campionato contro il Venezia… Sono una squadra pragmatica, poco spettacolare che comunque ha la miglior difesa del campionato… Noi abbiamo lavorato bene , soprattutto nell’ultimo turno di Coppa… È ovvio che un risutato positivo a Rovigo rappresenterebbe un passo decisivo verso il nostro obiettivo dichiarato ad inizio campionato e cioè i Play off…”.
A proposito di Coppa, il 15 arriva il Bucuresti e il 23 lo Stade Francais…
“Saranno due battaglie, come sempre. Anche perché con il Bucuresti abbiamo perso all’ultimo minuto e ci terremmo molto ad onorare questa nostra prima partecipazione all’Amlin Cup, almeno con una vittoria… Poi lo Stade Francais: un altro appuntamento con la storia, per il quale la società sta già organizzando una grande festa presso il Noceto Parma Ovest, aperta a tutti i tifosi…”.
Sabato 8 gennaio la BancaMonte Crociati Rfc sta organizzando un pullman di tifosi per Rovigo: il ritrovo è stato fissato per le 11.30 nel parcheggio del Nando Capra di Noceto o, in alternativa, alle 12.00 nel parcheggio ex UBA UBA, in prossimità del casello autostradale, a Parma. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare il 339.2913374 Il rientro è previsto per le 19.00.

Rovigo compra: arrivano Van Niekerk e Luigi Milani

Umberto Nalio ci racconta tutto dalle pagine de Il Resto del Carlino – Rovigo

LA FEMI-CZ Rugby ha messo a segno due colpi al mercato di riparazione. Da gennaio, salvo imprevisti dell’ultima ora, alla corte di Polla Roux saranno aggregati al gruppo il pilone Luigi Milani ed il centro Joe Van Niekerk. Del primo si sapeva già da tempo, mentre
il secondo è frutto di una trattativa degli ultimi giorni. “Gigi” Milani, pilone sinistro, arriva in prestito dagli Aironi ed oltre alle tante presenze in campionato, vanta anche 9 caps con
la Nazionale A. Classe ’84 è nato all’Aquila, società nella quale ha mosso i primi passi nei mondo della palla ovale, arrivando fino alla prima squadra; con la maglia nero verde ha esordito nel campionato 2004/05, collezionando sette presenze. L’anno successivo è stato
presente 13 volte, trasferendosi poi a Viadana dove già nella prima stagione scende in campo in 10 partite, migliorando con 15 caps nel campionato successivo, andando anche in meta per due volte. Nell’ultimo Super 10 le presenze sono state solo 6, con anche tanta
sfortuna, che non lo ha certo risparmiato neppure in questo primo scorcio di stagione.
Milani ha un contratto biennale con gli Aironi e da Viadana si dicono certi di un suo ritorno ai livelli che gli sono consoni: «E’ un giocatore — afferma Franco Tonni — molto forte
fisicamente e dotato di ottima tecnica. Purtroppo gli infortuni hanno condizionato l’inizio dell’avventura in Celtig League e va a Rovigo per recuperare a pieno, pronto a tornare per il prossimo campionato. Anche sotto il profilo umano è un ragazzo d’oro».
Pure Juan Cruz Legora, che ha giocato con lui all’Aquila per due stagioni, lo definisce forte e molto migliorato alla corte del Viadana.
L’altro acquisto viene dal Casinò di Venezia, società con la quale ha disputato anche due campionati giovanili, guadagnandosi la card di giocatore di formazione. Si tratta del 21enne
Van Niekerk, sudafricano di Bloemfontein, centro potente che punta sempre alla profondità. Nel Super 10 edizione 2009/10 ha giocato 10 partite, andando in meta una sola volta. Poi un infortunio al ginocchio lo ha tolto dal campo e rientrando solo in occasione dell’ultimo turno dell’Eccelenza.
Sicuramente due acquisti importanti, che vanno a coprire dei vuoti nello scacchiere rosso blu. Mancano ancora le firme ai contratti, ma dovrebbe essere solo questione di ore per l’ufficializzazione. Resta però aperto l’interrogativo sulle reali condizioni fisiche dei due giocatori, ambedue provenienti da lunghi periodi di fermo.

La corsa del gambero di Marcato. Un passo indietro per tornare in alto

Ivan Malfatto è uno dei giornalisti più attenti alle cose che riguardano il rugby. Per Il Gazzettino ha intervistato Andrea Marcato, giocatore-simbolo di alcune storture del nostro movimento. Ecco un estratto

Tre partite per decidere il proprio destino. Continuare la stagione in Eccellenza o provare a riacciuffare il grande rugby di Celtic League. Il tutto, ovviamente, in prospettiva azzurra.È la sfida raccolta da Andrea Marcato. Ex enfant prodige del rugby italiano ritrovatosi a quasi 28 anni, li compie in aprile, senza ruolo (apertura o estremo?) ma soprattutto senza minuti sulle gambe, a causa di una lunga serie di infortuni. Così ha accettato a inizio mese di passare dal Benetton Treviso al Petrarca Padova, il club dove si è formato. Con la possibilità di rientrare dal prestito entro il 31 gennaio, se dimostrerà miglioramento sufficiente per affrontare i più duri impegni di Celtic, rispetto all’Eccellenza. Un percorso tortuoso, ma obbligato, visto che l’Italia non prevede l’interscambio dei giocatori Magners-campionato come gli altri Paesi. Marcato, Petrarca fino a maggio o di nuovo Treviso a febbraio? «Sono un giocatore del Petrarca, non so nulla di questa possibilità di rientro». Soddisfatto del ritorno a Padova e in campionato? «Sì, ho potuto finalmente giocare 80′ contro il GranDucato, dopo aver fatto il rientro dalla lunga inattività a novembre in Italia A-Tonga. Il 9 e 30 gennaio, ultima d’andata e prima di ritorno, contro Roma e Lazio spero di disputare altri due match interi». Poche tre partite in due mesi. «Sempre meglio di nessuna. In tutta la stagione precedente causa infortuni alla spalla e alla schiena ho giocato solo sei volte fra marzo e maggio». Potevano essere sette partite, se Padova l’avesse inserita nella lista di Amlin Cup al posto del pilone Santiago Sodini. «Sapevo dell’esclusione e ho accettato lo stesso. Erano quattro partite in più (El Salvador 2, Brive, Sale), ma ho aspettato tanto e posso aspettare ancora. Il Petrarca con due piloni infortunati non aveva altra possibilità. Senza piloni non si può giocare, ne conquistare palloni per i trequarti». Ha accettato anche di ridursi del 60% l’ingaggio, la quota del contributo Celtic che la vo assolutamente dimostrare Fir ovviamente non versa al quanto valgo. Non posso farlo Petrarca. in panchina o tribuna».

Tallonatore o allenatore?

Il sito dei Crociati Parma ci fa sapere che ieri…

Una seduta di allenamento speciale ha colto di sopresa i ragazzi della mischia dell’Under20.
Ospite d’onore Fabio Ongaro tallonatore della nazionale in forza agli Aironi. Dal 2003 pedina fissa della Nazionale, al suo attivo vanta 4 mete in azzurro di cui una storica che ha siglato la vittoria dell’Italia sulla Scozia nel Sei Nazioni del 2004.
Ongaro si è presentato in campo quando i ragazzi stavano per apprestarsi ad un normale allenamento degli avanti diretto da Federico Maida suscitando reazioni di stupore e onore nei ragazzi, fra tutti il più emozionato Giuseppe Sciacca, tallonatore dell’Under20 gialloblu, che ha così reagito: “quando l’ho visto arrivare non ci potevo credere. Poi mi ha fatto vedere come entrare in mischia e si è legato con Domenico Grassotti e me”. Si aggiunge al coro l’allenatore Maida: “Fabio ci ha dato tutta la sua esperienza. Inoltre la sua presenza ha caricato moltissimo i ragazzi.
Per loro è sempre importante poter confrantarsi e prendere spunto dai consigli di un giocatore di altissimo livello. Dal mio canto spero di poter continuare a lavorare con lui. È stato un grande onore poterlo avere con noi.