Daniela Tiraboschi per Il Corriere della Sera – Bergamo
Tempi duri per i portoghesi. Da Modena, dove è in vigore il sistema «chi non paga
ferma il bus» (il mezzo non parte proprio finché tutti i biglietti non vengono convalidati), a Trento, dove i passeggeri sono costretti a salire dalle porte anteriori così da sottoporsi allo sguardo indagatore dell’autista, è tutto un fiorire di iniziative contro l’evasione tariffaria di chi ha il vizio di viaggiare a scrocco.
Anche l’Atb ha deciso di incrementare la lotta contro chi utilizza i mezzi (pullman e tram) senza il relativo titolo (abbonamento, biglietto, tessera a scalare), promuovendo
una campagna pubblicitaria in stile «Agenzia delle Entrate» per mettere all’indice l’evasore viaggiante. Il messaggio, molto semplice e diretto, è affidato ai tostissimi e fisicatissimi giocatori del Rugby Bergamo 1950. «Noi giochiamo pulito, senza biglietto sei tu che giochi sporco», due concetti rielaborati in modo contrastante rispetto al visual promozionale dove i rugbisti orobici, tutti infangati (loro sono puliti dentro anche se sporchi fuori) sfoderano uno sguardo molto severo, che dovrebbe scatenare un sussulto etico in chi li guarda. (…)

Magari bastasse una foto con dei minacciosi rugbysti!!! qui a Perugia non esagero se dico che gli autisti del pullman rischiano la vita se chiedono a certi viaggiatori di timbrare il biglietto!
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