Flaminio e Sei Nazioni, qualche dettaglio in più sul neo-matrimonio

“Il Sei Nazioni resta a Roma”. Parole e musica di Giancarlo Dondi, presidente della federazione italiana rugby. Parole e musica pronunciate dal numero uno FIR dopo l’incontro con il sindaco Gianni di Roma Alemanno e la Fondazione Nervi, rappresentata da Marco Nervi. I termini dell’accordo si conosceranno solo dopo la comunicazione ufficiale che la federazione si appresta a fare al board internazionale. Al tavolo c’era anche l’architetto Eloi Suarez, l’uomo che ha disegnato il “nuovo” catino da 40mila posti. I primi lavori dovrebbero riguardare l’area hospitality della struttura capitolina, mentre l’ampliamento vero e proprio con la rimozione delle attuali strutture mobili dovrebbe iniziare solo dopo le due gare interne del torneo 2012, per essere finito entro il 2013.
Dondi poi non esclude che in caso di necessità qualche partita possa venire ospitata dallo Stadio Olimpico,  ma come tiene a precisare “l’ipotesi per il momento non è in programma, ma non lo escludiamo”.

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