Christchurch e un terremoto “visto” da un aquilano

Christian Marchetti, aquilano, di Solorugby ha scritto

Sono trascorse poco più di dieci ore dal terremoto che ha sconvolto Christchurch e la Nuova Zelanda intera. Dieci ore dal sisma che ha distrutto la città dei Crusaders, la squadra di McCaw, Carter, di Sonny Bill Williams; la città che al prossimo Mondiale ospiterà anche la nazionale azzurra. Dieci ore dalla scossa di magnitudo 6.3 – ma assai meno profonda rispetto a quella di 7.0 registrata in settembre – e da quella di assestamento di 5.6. Finora si contano 65 morti, impossibile quantificare feriti e dispersi sotto le macerie.
Sì, riportiamo la notizia dieci ore dopo l’accaduto e mai ritardo fu più voluto. Ritardo dovuto soprattutto stanchezza. Alla fatica di dover parlare di nuovo di terremoti su questo sito. Di città del rugby distrutte, di vittime, di feriti, di macerie.
Perché Christchurch è lontana ma vicina a L’Aquila. Lì non lo chiamano nemmeno più “terremoto”, qualcuno semplicemente “Sant’Emidio”, il santo a cui votarsi “quanno la terra scetteca”. Quando la terra trema. Ed è tornata a farlo da poco meno di una settimana. Scossette di avvertimento,…

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