Wheelchair rugby, niente palla ovale e un cuore grande così

Carmen Morrone per Corriere.it

Il wheelchair rugby nasce alla fine degli anni ’70 in Canada. Nel 2000 a Sydney esordisce come disciplina paralimpica e gli Stati Uniti d’America vincono la medaglia d’oro. Il wheelchair rugby, oggi, è giocato in 25 Paesi e in una decina di nazioni si sta sviluppando. Fra queste l’Italia, promosso dalla neonata Federazione sport sperimentali che il Comitato italiano paralimpico ha creato per diffondere attività sportive ancora di nicchia.

GLI ATTACCANTI – Tre sportivi scesi in campo per fare meta, vale a dire per far conoscere questo sport: Alvise De Vidi, Beppe Vella, Allegra Roccato, che hanno cominciato a organizzare eventi sportivi. «Da tempo c’è interesse per questo sport e in collaborazione con la Federazione e alcune società sportive di Veneto e Friuli Venezia Giulia abbiamo organizzato il primo raduno di appassionati a Lignano Sabbiadoro. Nostra ospite la nazionale austriaca che per tre giorni ha giocato diverse partite, anche con i dilettanti che hanno voluto provare. Ci siamo divertiti e soprattutto abbiamo riscosso molto interesse da parte di persone che non facevano sport», racconta il maratoneta, pluricampione, Alvise De Vidi.

I PLAYER – «È l’unico sport di squadra adatto ai paraplegici e agli amputati a più arti. Spesso queste persone non riescono a giocare a basket dove è richiesta una certa capacità muscolare. Anche il rugby è uno sport fisico e di contatto, ma è sufficiente una buona forza nella parte alta del corpo – spiega Alvise De Vidi -. È uno sport che unisce, non solo la squadra ma tutti i giocatori. Anche noi giochiamo il quarto tempo».

LA PALLA NON È OVALE – Il giocatore è seduto in carrozzina che guida con la forza delle braccia. La sedia è simile a quella del basket, con piccoli adattamenti che permettono di affrontare gli impatti. Ogni squadra è formata da quattro giocatori. La palla non è ovale, è una palla da pallavolo. Il giocatore la fa rotolare e la porta a meta. Si conquista il punto attraversando una porta che è larga 8 metri che sta sulla linea di fondo. Si gioca al coperto su un campo 28m x 15m, come quello da basket. Le regole di gioco sono un mix fra quelle del basket e quelle del rugby.

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