Un caso chiamato Permit Players

Andrea Nalio su Il Resto del Carlino – Rovigo

NON HANNO LASCIATO indifferenti le ultime mosse di mercato compiute dagli Aironi nei giorni scorsi. La franchigia impegnata in Celtic League, infatti, ha ‘prelevato’ dai Petrarca il mediano di mischia Pietro Travagii e il pari ruolo Giorgio Bronzini dai Gran Ducato, oltre al tallonatore Tommaso D’Apice dalla Roma, per far fronte alle assenze dei nazionali impegnati con la maglia azzurra. Tutto legittimo, a termini di regolamento (si chiama permit players, secondo il regolamento delia Celtic League avvallato dalla Federazione), dove è previsto che le due franchigie partecipanti ai torneo celtico, possano utilizzare giocatori dei campionato di Eccellenza per tutto l’arco dei torneo del Sei Nazioni. Il procedimento è semplice. Alia chiamata di Aironi o Treviso, il giocatore è tenuto a rispondere trasferendosi nella realtà celtica. Questo passaggio può avvenire soltanto durante gii impegni delia Nazionale, in quanto è notevole il numero di giocatori di Aironi e Treviso convocati in maglia azzurra. I club di Eccellenza, allertati del possibile ‘prelievo’ già all’inizio della stagione, non possono far altro che attendere inermi gii sviluppi degli eventi, senza opporsi ad eventuali convocazioni. Anche i giocatori della Rugby Rovigo, pertanto, potrebbero essere destinatari di una chiamata celtica, qualora le due società impegnate oltremanica trovassero nel gruppo rossoblu obiettivi concreti per rafforzare le rispettive rose. Ad oggi, nessuno comunque delia società rodigina è stato contattato dalie due franchigie, anche se non può i certo dirsi scongiurata l’eventualità di uno ‘scippo’ in corsa. Fermo restando il piacere nei vedere un bersagliere impegnato ad alti livelli (che confermerebbe una volta ancora la bontà dei gruppo), i problemi nascerebbero in caso di infortunio delio stesso atleta capitato durante la Celtic. La Federazione, infatti, prevede che il club di Eccellenza, qualora privato per lungo tempo di un giocatore infortunato, venga indennizzato, ma non è chiara la modalità di risarcimento e neppure l’ammontare. Nell’ipotesi che un rossoblu vada in Celtic League e s’infortuni, chi pagherebbe io stipendio e le spese fino ai termine dei campionato? E chi sosterrebbe l’esborso economico per l’ingaggio di un potenziale sostituto? Interrogativi che le società dei campionato italiano continuano a porsi con insistenza e preoccupazione, senza tuttavia ottenere risposte concrete.

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