Chiara Zanirato su La Gazzetta di Parma di oggi
Una colornese in maglia azzurra. Per giocare in una manifestazione come il Sei Nazioni di rugby, che anche a livello femminile possiede indiscutibilmente un suo fascino.
Chiara Castellarin è una giovane parmigiana innamorata del rugby. Lavora in un’azienda
chimica, vive con il suo ragazzo a San Polo di Tortile e si allena quotidianamente. Ha iniziato la sua carriera sportiva praticando atletica. Poi si è innamorata della palla ovale. Ora è titolare nella Termoblok, la squadra femminile di Colorno; e soprattutto fa parte della
nazionale italiana femminile che domenica a Rovigo ha iniziato il suo cammino nel Sei Nazioni perdendo per 26-5 contro l’Irlanda. Lei però non ha giocato in questo match inaugurale. La sua «prima volta» al Sei Nazioni comincerà quindi oggi, quando partirà con tutto lo staff della nazionale alla volta di Londra: la prima tappa di un cammino verso la gara in programma sabato, alle 14.30, contro l’Inghilterra.
Lei conta le ore. «So già che sarà indimenticabile. So già che sarà una grandissima emozione
giocare a Londra, contro l’Inghilterra, in un torneo di altissimo livello come appunto il Sei
Nazioni». E per di più contro le inglesi, che sono le vice campionesse mondiali. Non è la prima volta che indossa la maglia azzurra. La sua avventura con la nazionale è iniziata tre anni fa: «La prima volta che mi hanno convocato è stato per gli europei del 2008 – racconta -. Poi per qualche partita di rugby seven».
Ma giocare al Sei Nazioni è ben diverso. La partita di sabato a Londra avrà un altro sapore.
«Mi aspettavo la chiamata, ma finché non hai in mano la lettera di convocazione non ci credi. E’ servita fortuna, visto che erano scoperti nel ruolo di ala, e tanto impegno».
L’azzurro «è un’esperienza che ho sempre sognato». Fin da quando ha iniziato a giocare.
Una carriera cominciata alle superiori, quando Chiara frequentava l’Ipsia di Parma e, dopo
aver praticato per alcuni anni l’atletica, «mi sono avvicinata al rugby. All’inizio giocavo in una buona squadra, che poi è sparita. Così ho dovuto aspettare di essere tesserata nel Colorno per iniziare a giocare seriamente». Ora è sei anni che pratica il rugby e sono felicissima», dice Chiara, che aspetta il momento del debutto. «Spero di non aver troppa paura quando mi ritroverò le inglesi davanti». Ma al di là di come finirà sul campo,
lei punta «a migliorare, per giocare al meglio possibile con le mie compagne azzurre».
E soprattutto spera «che vengano le mie compagne di squadra del Colorno e i miei allenatori». Già, perchè lei è davvero affezionata al Colorno rugby: «voglio tornare da questa esperienza con tante lezioni di gioco in più da sfruttare nella mia squadra. Giochiamo per la prima volta nella serie A a quindici, siamo seconde in classifica. E puntiamo a vincere in campionato».
Specialmente se dal Sei Nazioni dovesse ritornare una Chiara Castellarin nelle vesti di trascinatrice.
