Prosegue a distanza il dibattito Flaminio-Franchi

Paolo Mugnai per La Nazione

FIRENZE al posto di Roma per il prossimo Sei Nazioni? Lo aveva già detto ad ottobre il sindaco Renzi nella Sala di Clemente VII di Palazzo Vecchio durante l’incontro con il ct azzurro del rugby Nick Mallett: «La prima scelta della Federazione è logicamente il Flaminio ma se la Fir e la città di Roma dovessero litigare, Firenze sarebbe prontissima ad ospitare le gare del Sei Nazioni». Ora Stefano Di Puccio, consigliere e Capogruppo del Gruppo Misto in Comune ma soprattutto autentico rugbista, rilancia la candidatura del Franchi ad ospitare grandi eventi internazionali di rugby. Lo fa con una mozione, approvata
all’unanimità dalla commissione sport, che invita sindaco e giunta a “promuovere la candidatura di Firenze per il Sei Nazioni 2012 di rugby”. Come sede “quanto meno provvisoria” – spiega Di Puccio – considerata l’indisponibilità dello Stadio Flaminio che dovrebbe essere pronto soltanto verso la fine del 2012. Giocano, a favore di Firenze, i numeri del test match del 20 novembre in cui la Nazionale Italiana ha affrontato gli Wallabies dell’Australia nel secondo dei tre test autunnali. Lo stadio Franchi gremito
da circa 33000 spettatori è un dato eloquente del successo di pubblico in quello che fu il vero e proprio ‘battesimo’ del grande rugby a Firenze. Nonostante la sconfitta, messa in preventivo contro i due volte campioni del mondo, fu una giornata di festa. Dalla mattina ci fu una serie di iniziative che coinvolsero la cittadinanza. Un lungo Terzo Tempo in anticipo sulla partita, proseguito sugli spalti con cori, striscioni ed ola e dopo il fischio finale con
birra e balli. Il «Franchi», che ne ha viste tante nella sua lunga storia, si prestò volentieri ai rugbisti, dimostrandosi perfetto per un evento di tale importanza.
DA CONSIDERARE, poi, come a Firenze il rugby sia uno sport in costante crescita per praticanti e, di conseguenza con l’incremento delle squadre giovanili, per spettatori.
Soggetto interessato a questa ‘apertura’ del Comune di Firenze è, oltre naturalmente alla F.I.R. (Federazione Italiana Rugby) con il presidente federale Giancarlo Dondi, la Fiorentina per ottenere la disponibilità dello stadio Franchi.
Motivi culturali e logistici farebbero, inoltre, di Firenze una sede ideale in alternativa a Roma. Gli appassionati aspettano buone notizie. In un momento in cui il calcio non richiama più gli spettatori di una volta sarebbe bello vederlo ancora, il Franchi, pieno e festoso come nello scorso novembre.
Dopo un’amichevole, una partita del Sei Nazioni richiamerebbe ancora più entusiasmo. E,
come la Firenze del rugby, anche la Nazionale Italiana di Mallett è in crescita, sconfitta soltanto nel finale dall’Irlanda. La nostra città ha voglia di misurarsi con un appuntamento così prestigioso ed è pronta. Quale sarà la risposta?

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