Aironi, Rowland Phillips indica la via

I risultati forse sono difficili da ignorare, ma gli Aironi stanno sicuramente migliorando. Un incredibile trionfo sul Biarritz finalista di Heineken Cup della scorsa stagione verso la fine del 2010 ha dimostrato di cosa sono capaci i nuovi arrivati e l’allenatore Rowland Phillips è convinto che la sua squadra continuerà a migliorare.

Gli italiani devono ancora registrare la prima vittoria in Magners League nella loro stagione del debutto, ma una sconfitta di misura con i Cardiff Blues nell’ultima partita di campionato prova ulteriormente che la prima agoniata vittoria si sta avvicinando.Buone notizie per gli Aironi e per il rugby italiano in generale.

“Penso che abbiamo fatto passi avanti contro i Blues,” ha detto Phillips, ex flanker del Galles che ha preso le redini della squadra italiana in novembre. Le emozioni sono difficili. Sono deluso che non abbiamo ottenuto nulla in quella partita – una grande delusione – ma sono contento del fatto che stiamo facendo esperienza importante in questa lega.Abbiamo confidenza in noi stessi ad ogni partita; confidiamo nella nostra preparazione e affrontiamo le partite per giocarcela e per vincerle. Detto questo, come si nota dai risultati siamo ancora senza vittorie e fuoricasa non abbiamo giocato molto bene.Come minimo, sono contento del fatto che siamo stati competitivi e abbiamo dominato sul possesso territoriale per larghi tratti e fino all’ultimo calcio contro i Blues, avendo anche l’opportunità di vincere la gara.E’ stato un grande passo avanti per noi come gruppo. Lasciare la casa di una grande squadra come i Cardiff Blues credendoci un po’ di più è sicuramente positivo.”

Gli Aironi si stanno adattando alla vita della Magners League

Gli Aironi hanno affrontato due grandi difficoltà nella loro prima stagione e Phillips crede che la squadra le stia lasciando entrambe alle spalle.La prima viene dal fatto che gli Aironi sono una franchigia totalmente nuova. Formata nell’estate con otto club di due diverse regioni gli italiani si sono trovati già in svantaggio nella fase di preparazione pre-campionato.

Mentre i rivali di Magners League erano impegnati a rinforzare le rose con nuovi contratti gli Aironi iniziavano ad affacciarsi sul nuovo palcoscenico.

Anziché poter costruire e rinforzare un gruppo già esistente gli Aironi hanno dovuto creare tutto dal nulla e formare un’identità ancor prima che tutto il resto potesse essere considerato.

“Chiunque sa che è difficile mettere insieme così tanti giocatori da così tante squadre diverse,”

ha aggiunto un fiducioso, ma realistico Phillips il quale sembra convinto che gli Aironi inizieranno a creare molto ora che ci sono le fondamenta.

“Io posso solo gestire le nostre aspettative come giocatori e come squadra…e certamente penso che stiamo sicuramente iniziando a sviluppare un’identità nostra. All’inizio del campionato eravamo ancora alla ricerca del nostro gioco. Tornando indietro nel tempo, quando Warren Gatland è arrivato ad allenare il Galles e ha selezionato mezza squadra degli Ospreys per giocare contro l’Inghilterra, lo fece sulla base di una solida struttura difensiva. Essere forti in difesa ti da sempre un’opportunità di competere per vincere. Se non concedi molti punti e ne segni qualcuno ti metti nella posizione di poter vincere le partite. Noi stiamo costruendo fiducia nella nostra difesa.Le nostre giocate sono buone, solo credo che dobbiamo essere più precisi. Non usiamo moltissimo il gioco al largo al momento, ma è qualcosa su cui stiamo lavorando.”

Gli Aironi stanno sviluppando una forte identità dentro e fuori dal campo

Sommate il fatto che la maggior parte dei giocatori degli Aironi ha fatto un grande salto dal livello del Super 10 ad un torneo molto più intenso come la Magners League e non sarete sorpresi del fatto che i nuovi arrivati ci abbiano messo un po’ ad ambientarsi.

“Tutte le altre squadre della Magners League sono allenate per fare una settimana di preparazione, giocare una partita ad alta intensità, poi un’altra settimana di preparazione e un’altra partita intensa e non c’è tregua. Abbiamo dovuto preparare i nostri ragazzi anche mentalmente a questo processo.E’ stato uno dei punti chiave per noi – far sì che si rendessero conto delle richieste che pone una competizione come la Magners League. Non si può mai colare a picco, arrivare allo zero assoluto e recuperare a pieno per il weekend dopo. E’ una sfida per me come allenatore e lo è anche per i giocatori. Come staff, possiamo essere contenti e orgogliosi perché abbiamo un gruppo di giocatori che vuole imparare e migliorare. Se diamo loro l’ambiente per crescere avremo questo entusiasmo nonostante i risultati. Stanno guadagnando e crescendo come uomini oltre che come giocatori. Tutti conoscono quanto sia alto il livello di questa competizione. Per gli Aironi come club e per la nazionale italiana tutto questo porterà grandi benefici a lungo andare.”

Articolo tratto dal sito web della Magners Celtic League (CLICCA QUI ) tradotto da Emmanuele Fantoni per Aironi Rugby facebook page)

 

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